Confronto Filosofico: Locke e Marx sulla Proprietà e lo Stato
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3) Rapporto del Soggetto con un'Altra Posizione Filosofica: John Locke e Karl Marx
La Visione Economico-Politica di Locke
John Locke è riconosciuto come uno dei primi rappresentanti del liberalismo politico. Nel suo sistema economico, egli difende la regola del minimo intervento nell'economia, la proprietà privata dei mezzi di produzione e un assetto politico di tipo parlamentare.
La Critica Marxista al Sistema Liberal-Capitalista
Il sistema capitalista, cristallizzazione delle idee del liberalismo e dell'economia politica classica, sarà oggetto di critica radicale da parte di Karl Marx. Di fronte a questa società, Marx propone la difesa della società comunista, una società senza classi dove non esiste la proprietà privata dei mezzi di produzione, ma la proprietà collettiva degli stessi.
Dallo Stato di Natura alla Proprietà: Locke vs. Marx
I Diritti Naturali e l'Accumulazione
Locke parte da un ipotetico stato di natura, nel quadro delle teorie del contratto sociale, per stabilire una serie di diritti naturali stabiliti da Dio, incluso il diritto alla proprietà privata. Sembra che Locke non contemplasse la possibilità di un'accumulazione illimitata di proprietà, pensando forse all'America del suo tempo, dove la terra era abbondante e poteva essere appropriata mescolandola con il proprio lavoro.
La Nascita dello Sfruttamento
Tuttavia, il capitalismo ha generato un grande divario tra i capitalisti proprietari dell'industria e i proletari che possiedono solo la propria forza lavoro da vendere. Il fatto fondamentale per Marx è che egli rifiuta l'esistenza della proprietà privata, considerandola il risultato dello sfruttamento attraverso la massimizzazione del plusvalore.
Visione Storica vs. Stato Astorico
Inoltre, contrariamente allo stato astorico ipotetico della natura di Locke e alla conseguente creazione dello Stato, Marx presenta una visione storica dell'uomo e della società. Egli crede di stabilire la scienza della storia, il materialismo storico, indicando le modalità di produzione – a partire dal comunismo primitivo – come fasi di sviluppo della produzione sociale della vita.
La Legge Naturale e l'Essenza Umana
La Concezione della Legge
Contro la concezione lockiana della legge naturale (una serie di diritti naturali prescritti da Dio, come la proprietà), per Marx l'essenza umana risiede nella produzione. Con la proprietà privata dei mezzi di produzione, si verifica l'alienazione economica:
- Rispetto al prodotto (reificazione dell'uomo).
- Rispetto all'attività produttiva.
- Rispetto agli altri uomini, poiché le relazioni si basano sui prodotti scambiati (feticismo delle merci).
Religione e Fondamento della Realtà
Se per Locke Dio è il fondamento della legge naturale e la causa primaria della realtà, per Marx, nel suo ateismo, la religione e la fede in Dio sono considerate l'oppio del popolo. Questo crea l'alienazione religiosa, estendendo l'idea che la felicità risieda in un aldilà o in un passato ideale, fungendo da forma ideologica che giustifica l'ingiustizia sociale e funge da barriera alla rivoluzione sociale.
La Funzione dello Stato
Lo Stato Liberale di Locke
Per quanto riguarda lo Stato, Locke ritiene che il suo obiettivo primario debba essere quello di garantire il godimento dei diritti naturali in un clima di sicurezza e libertà. Lo Stato perde legittimità se diventa oppressivo o impedisce il godimento di tali diritti.
Lo Stato Borghese e la Difesa del Capitale
Per Marx, al contrario, lo Stato è immerso nella stessa alienazione che pervade le altre istituzioni della vita sociale. Fin dall'inizio, lo Stato legalizza il diritto alla proprietà privata (il cui godimento Locke voleva salvaguardare), legittimando così lo sfruttamento. In sostanza, lo Stato, attraverso l'alienazione e la violenza legale, difende gli interessi legittimi del capitale.
La Rivoluzione e l'Estinzione dello Stato
Lo stato parlamentare difeso da Locke è identificato come lo Stato borghese, che Marx sostiene debba essere rovesciato dalla rivoluzione sociale. Questa rivoluzione istituisce inizialmente la dittatura del proletariato, per poi procedere verso una società senza classi, eliminando lo Stato borghese che legittima la proprietà privata.