I Sofisti e Socrate: Confronto tra Filosofie nell'Antica Atene
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I Sofisti
I sofisti sono un gruppo di pensatori (Protagora, Gorgia, Ippia) greci vissuti nel V secolo a.C. Originari di diverse poleis, erano attivi soprattutto ad Atene. I sofisti si occupavano principalmente del linguaggio ed erano uomini liberi che dedicavano il loro tempo a questo. Sono caratterizzati da:
- A) Scetticismo: Un atteggiamento scettico, per cui non esiste un obiettivo o una verità universale di conoscenza, ma questa varia a seconda delle circostanze, delle nostre sensazioni e sentimenti.
- B) Istruzione: Interesse per l'istruzione e, come professionisti, si impegnano nella produzione di conoscenza, in modo che gli Ateniesi, oltre al rispetto delle leggi, istituiscano l'ideale pedagogico di produrre esseri umani uguali, orientati alla preparazione per la vita pubblica.
- C) Retorica ed Eristica: Usano la retorica e l'eristica con l'obiettivo di trionfare nelle controversie pubbliche e negli interventi.
- D) Relativismo: Le istituzioni, le norme morali, politiche e giuridiche dipendono dagli esseri umani.
Socrate
Vita
Socrate nacque ad Atene nel 470 a.C. Partecipò a diverse battaglie tra Ateniesi e Spartani. Si rifiutò di arrestare un cittadino innocente e, condannato a morte, i suoi amici si prepararono a farlo fuggire, ma lui si rifiutò, coerente con l'atteggiamento che aveva dedicato all'insegnamento per tutta la vita.
Analogie e Differenze con i Sofisti
Analogie: Il suo interesse si concentra sulla politica e la filosofia morale; conoscenza di un interesse pratico; coinvolgimento in attività pedagogica.
Differenze: Socrate non si faceva pagare per insegnare, a differenza dei Sofisti. I Sofisti tenevano monologhi, mentre Socrate si esprimeva mediante dialoghi. I Sofisti perseguitavano la reazione emotiva, Socrate il rigore razionale. I Sofisti insegnavano per avere successo nella vita, Socrate consigliava onestà e morale. I Sofisti erano scettici e relativisti, Socrate si basava su definizioni universali.
Il Metodo Socratico
Procedura attraverso cui si accede alla conoscenza rigorosa degli universali, ha 2 fasi:
- La Confutazione (elenchos): Per vedere se le conoscenze che si credono tali non lo sono, facendo prendere coscienza della propria ignoranza. Solo chi riconosce la limitazione delle proprie conoscenze può aspirare alla verità.
- La Maieutica: Consisteva nel fatto che, dopo la rimozione delle false opinioni, si potesse trovare la verità. Socrate diceva di non insegnare, ma si limitava a fare da tramite ai suoi discepoli attraverso la maieutica. In questo modo veniva raggiunto il concetto universale, esaminando l'essenza della bellezza, l'essenza della giustizia. Ciò che veramente interessava a Socrate era l'essenza della morale.
L'Intellettualismo Morale
La dottrina che identifica la virtù con la conoscenza. Da questo punto di vista, il saggio è virtuoso, così come il cattivo è ignorante. Una conseguenza di questo pensiero è che nessuno pecca volontariamente, ma i fatti malvagi sono dovuti all'ignoranza. Il governo, quindi, non dovrebbe essere affidato a chiunque, ma solo a chi ha studiato nella scuola. Il daimon di Socrate era simile a una voce interiore che, come la coscienza, gli diceva ciò che non avrebbe dovuto fare. L'etica socratica contraddiceva gli insegnamenti religiosi.