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Proprietà Meccaniche e Fisiche delle Ghise: Una Panoramica Dettagliata

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PROPRIETA 'MECCANICHE DI FERRO. Proprietà meccaniche a temperature elevate. La resistenza alla trazione di questi ferri perlitica duttile diminuisce costantemente con l'aumento della temperatura e 400 ° C è di circa 2 / 3 della resistenza a temperatura ambiente. Per ferri da stiro ferritico declino è meno pronunciato a 400 ° C e il valore di resistenza è di circa% della temperatura ambiente. IS sigma 0,2% per entrambi i ferri ferritici e perlitica, è rimasta praticamente stabile fino a 350-400 ° C, al di sopra di questa temperatura non riesce rapidamente. La durezza a caldo viene mantenuto anche fino a 400 º C, che manca di sopra di questo valore. Per temperature fino a 300 º C, la tensione ammissibile in strutture statiche, come... Continua a leggere "Proprietà Meccaniche e Fisiche delle Ghise: Una Panoramica Dettagliata" »

Impianti Dentali: Principi di Posizionamento e Osteointegrazione

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Principi del Posizionamento degli Impianti Dentali: Limitazioni Anatomiche

Per massimizzare la probabilità di successo, l'impianto deve essere collocato interamente all'interno dell'osso e lontano da importanti strutture anatomiche. Idealmente, sono necessari 10 mm di dimensione verticale dell'osso e 6 mm di dimensione orizzontale per posizionare l'impianto; queste dimensioni impediscono l'invasione delle strutture anatomiche. Ci dovrebbe anche essere uno spazio adeguato tra gli impianti adiacenti; di solito 3 mm sono accettabili. Questo spazio è necessario per assicurare la vitalità ossea tra gli impianti e consentire una buona igiene orale. Le regioni anteriore e posteriore della mascella (mascellare) e della mandibola richiedono considerazioni... Continua a leggere "Impianti Dentali: Principi di Posizionamento e Osteointegrazione" »

Medicina del Lavoro: Obiettivi, Rischi e Linee Guida

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MEDICINA DEL LAVORO

Bernardino Ramazzini è considerato il padre fondatore della Medicina del Lavoro.

Sono specifiche competenze del settore: la clinica (diagnosi eziologica, terapia e riabilitazione) delle malattie causate, favorite o aggravate dal lavoro, l’igiene, l’epidemiologia, la tossicologia e l’ergonomia occupazionali.

PRINCIPALI OBIETTIVI DELLA MEDICINA DEL LAVORO

  • Il mantenimento e la promozione della salute e della capacità lavorativa.

  • Il miglioramento dell’ambiente di lavoro e del lavoro stesso per renderli compatibili ad esigenze di sicurezza e di salute.

  • Lo sviluppo di una organizzazione e di una cultura del lavoro che vada nella direzione della salute e della sicurezza.

RISCHI IN AMBITO PROFESSIONALE

  • Sicurezza (di natura infortunistica)

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Componenti interni e alimentatori di un PC desktop

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Case

Il case di un PC desktop contiene i componenti interni, tra cui l'alimentatore, la motherboard (o scheda madre), la CPU (Central Processing Unit, unità di elaborazione centrale), la memoria, le unità disco e diverse schede adattatore.

Il case può essere in plastica, acciaio o alluminio e costituisce la struttura che ha lo scopo di contenere, proteggere e raffreddare i componenti interni.

Quando si fa riferimento all'aspetto esteriore, si parla di "fattore di forma" dei dispositivi. I PC desktop sono disponibili in diversi fattori di forma, quali:

  • Case orizzontale: molto diffuso tra i primi sistemi informatici. Il case, da posizionare sulla scrivania, si sviluppava in senso orizzontale e su di esso veniva collocato il monitor. Oggi non è

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Dimensionamento della condotta di mandata di un impianto di sollevamento

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Dimensionamento della condotta di mandata di un impianto di sollevamento

Gli impianti di sollevamento sono costituiti dai seguenti elementi principali

  • vasca di carico, da cui attingono le pompe,
  • pompe
  • condotta di mandata.

Le condotte di manda possono essere brevi (più comuni) e si applica quando la fogna percorre una strada pressoché orizzontale o in contropendenza per impedire eccessivi approfondimenti dello scavo. La disposizione con lunga condotta di mandata può rendersi necessaria quando occorre superare una lunga salita.

Sulla condotta di mandata devono essere inserite una saracinesca e una valvola unidirezionale, quest'ultima per impedire il ritorno dell'acqua nel pozzo quando la pompa è ferma. Inoltre, sul gomito della condotta, all'uscita... Continua a leggere "Dimensionamento della condotta di mandata di un impianto di sollevamento" »

Motori tipologie

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funzione serbatoi; dimensionamento di un serbatoio (componenti del volume finale); tipologie

Funzione:

Compito dei serbatoi è quello di accumulare volumi d'acqua necessari per: assicurare l'alimentazione della rete anche in caso di guasti sull'adduttrice esterna; assicurare il rifornimento idrico necessario per periodi di emergenza conseguenti ad incendi; accumulare volumi d'acqua necessari a compensare, nel tempo, fluttuazioni dei consumi rispetto alla costanza della portata dell'acquedotto.

Criteri di dimensionamento (modalità costruttive):

La formula generale del volume totale (finale) del serbatoio dimensionato è: ???????? = ???????? + max[????????,????????]; in cui:

-Cc, capacità di compenso è pari a ???????? = ???? 24 ⁄ ∙ 86,4 ???... Continua a leggere "Motori tipologie" »

Scolmatori e modelli hortoniani per la gestione delle acque piovane

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Scolmatori reti separate

Gli scolmatori trovano impiego anche nelle fognature pluviali delle reti separate come derivatori di prima pioggia, che avviano al depuratore tutte le portate di pioggia che non superano un valore di base, allo scopo di depurare le cosiddette acque di prima pioggia, che sarebbero le più inquinate. L’efficacia di questi dispositivi è limitata, perché il fenomeno della prima cacciata inquinata si verifica prevalentemente in occasione di portate consistenti e non degli eventi più modesti.

Classificazione degli scolmatori

La separazione tra la portata addotta al depuratore e quella scaricata direttamente può avvenire:

a gravità e per pompaggio

gli scolmatori a gravità, s distinguono in:

  • scolmatori con forte perdita di
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Componenti e Metodi di Calcolo per Reti Idrauliche: Valvole, Sfiati, Dimensionamento e Verifica

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Valvole e Sfiati

Le valvole servono a regolare il flusso dei liquidi. Queste si distinguono in:

  • Valvole d’intercettazione: servono per isolare tratti, riducendo al minimo le utenze interessate dal disservizio. A questo scopo si impiegano saracinesche (a corpo piatto, a corpo ovale e a corpo cilindrico). Per grandi diametri è preferibile usare valvole a farfalla, che sono meno ingombranti.
  • Valvole regolatrici di carico: servono a regolare le portate e carichi, e si distinguono in valvole a stella e valvole a fuso.

Gli sfiati, ubicati sui punti di colmo del profilo dell’acquedotto, assolvono diverse funzioni:

  • evacuazione dell’aria durante il normale esercizio;
  • evacuazione dell’aria durante il riempimento dell’acquedotto;
  • rientro dell'aria
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Stramazzo Bazin e Moto Laminare e Turbolento

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Stramazzo Bazin

Lo stramazzo forse più diffuso e certo più studiato, soprattutto per via sperimentale, è il cosiddetto stramazzo Bazin, rettangolare, con contrazione completa alla base e contrazione soppressa sui fianchi, costituito generalmente da una soglia in muratura o calcestruzzo su cui è infisso un tagliente metallico per realizzare le condizioni di parete sottile.

Moto LAMINATE o TURBOLENTO

Nelle perdite di carico continue, la cadente J può essere espressa dalla legge di Darcy-Weiesbach: J = f * (v^2 / (2 * g * D))

In regime laminare l’indice di resistenza è funzione solo del numero di Reynolds e non risente della scabrezza della tubazione. J = 64 * (v / D)

Nel moto turbolento l’indice di resistenza J è in funzione del numero

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Materiali: Tipologie, Classi e Caratteristiche Essenziali

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Classificazione dei materiali

A) Materiali naturali: Quelli che si trovano in natura. Sono i materiali di base da cui si ottengono altri prodotti.
Esempi: legno, argilla, lana, oro, ...

B) Materiali artificiali: Prodotti partendo da materiali naturali, almeno in proporzione significativa.
Esempi: calcestruzzo (formato da acqua, cemento, sabbia e ghiaia)...

C) Materiali sintetici: Materiali ottenuti artificialmente. Realizzati con sostanze non presenti in natura.
Esempi: materie plastiche, formaldeide...

Classificazione dei materiali secondo il loro impiego

  1. Materiali lapidei:
    • a) Pietre naturali: rocce ignee, rocce sedimentarie, rocce metamorfiche.
    • b) Lapidei artificiali (o agglomerati):
      • Porosi: mattoni, piastrelle, tubi in argilla...
      • Compatti: ceramica,
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