Alessandro Manzoni e I Promessi Sposi: Vita, Opere e Temi

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Alessandro Manzoni: Vita e Pensiero

Alessandro Manzoni nasce nel 1785 a Milano, centro di diffusione illuminista. Sua madre è Giulia Beccaria. Probabilmente è figlio naturale. La sua prima educazione e i primi studi si svolgono nei collegi di ordini religiosi.

Manzoni subisce mutamenti nella sua vita e nel suo pensiero politico. Il Neoclassicismo passerà alla poetica romantica. Per Manzoni la poesia deve essere per il miglioramento della società.

Si sposta a Parigi ed entra in contatto con gli ideologues (storici, intellettuali che continuano a sostenere idee repubblicane). Entra in contatto con gruppi giansenisti (movimento religioso cattolico). Pascal affermava che poteva dimostrare l'esistenza di Dio. I giansenisti credevano che l'uomo fosse destinato o no alla salvezza secondo la volontà di Dio; per sapere se Dio vuole, si deve vivere una vita moralmente corretta.

La Poetica Manzoniana

Differenza rispetto ad altri romantici: la poesia non è sinonimo di invenzione, perché per raggiungere il miglioramento della società ho bisogno della riflessione e deve rappresentare il vero.

Il Romanzo storico ci dà rappresentazione del vero e miglioramento della società.

La produzione artistica (la poesia) deve avere l'utile come scopo, il vero come soggetto, l'interessante come mezzo (nella storia).

Il romanzo storico non è un'invenzione di Manzoni, ma è esploso in quegli anni. Il primo autore è Walter Scott, che insegna una forma di scrivere diversa.

I Promessi Sposi

I Promessi Sposi è un romanzo moderno. L'obiettivo deve piacere, il lettore deve essere partecipe del testo.

Genesi e Pubblicazione

Manzoni pubblica differenti versioni. Comincia nel 1821 e conclude nel 1823. Pubblicato con il nome "Fermo e Lucia" (dopo questo Manzoni lo ripensa). Dopo passa a I Promessi Sposi. Fermo cambia il nome in Renzo.

Manzoni vuole che il testo sia capito da tutti. I personaggi parlano toscano ma sono della Lombardia. Ogni personaggio è caratterizzato dal suo linguaggio.

La versione definitiva è del 1842 ed esce con il titolo I Promessi Sposi. Novità: il testo è accompagnato da immagini. È aggiunto in appendice un piccolo testo, la "Storia della colonna infame" (mette in discussione tutto quello che succede in I Promessi Sposi), che appare alla fine.

Personaggi Principali e Trama

Due giovani si vogliono sposare e il prete rifiuta di sposarli (era stato minacciato da un potente).

  • Prete: Don Abbondio
  • Potente della zona: Don Rodrigo

I personaggi sono parte di un'epopea (vicenda tormentata) degli uomini.

Protagonisti: Lorenzo Tramaglino (Renzo) e Lucia Mondella.

Trama: Il giorno delle loro nozze (che devono essere celebrate da un prete/curato), Don Abbondio viene minacciato dai bravi di Don Rodrigo (lui fa una scommessa con il suo cugino, il Conte Attilio). Rodrigo voleva Lucia (la vede uscendo dal lavoro e gli pare bella).

Don Abbondio mette delle scuse per non sposarli. Lucia e Renzo si allontanano dalla città e si separano. Renzo va a Milano (verrà accusato di tradimento, viene incarcerato e dopo esce).

Fra Cristoforo (prete che non nasce prete) fa un omicidio e prende il nome della persona che ha ucciso. È in opposizione a Don Abbondio. Fra Cristoforo convince Lucia ad andare al convento di Monza.

La monaca Gertrude (ha un amorazzo con un giovane conosciuto da Rodrigo). Così Rodrigo rapisce Lucia. La nasconde in un castello dell'Innominato (un malvagio). Questo si converte e libera Lucia.

Renzo cerca Lucia a Milano. Renzo e Lucia si ammalano di peste ma guariscono. Fra Cristoforo muore di peste.

Renzo si sposa con Lucia e hanno dei figli.

Struttura e Stile

Introduzione: utilizza un italiano antico (il manoscritto dell'anonimo secentesco).

Struttura 'a cornice':

  • I: Autore anonimo secentesco
  • II: Narratore moderno (Manzoni che finge di trascrivere)
  • III: Alessandro Manzoni (che interviene con commenti)

Capitolo 1

Il Capitolo 1 comincia con una lunga descrizione. Il narratore è onnisciente (sembra Dio). Il lago pare restringersi dall'alto e sembrare un fiume. È una descrizione naturalistica (paesaggio).

Novità: dalla poesia si scopre la descrizione del paesaggio come se fosse di un quadro.

L'ingresso della storia nel territorio è già come soprusso (epoca d'ingiustizia). Si descrive una stradina. C'è l'introduzione e la descrizione dei bravi. Ci spiega i tentativi del governo di rimuovere la specie dei bravi.

Le reazioni di Don Abbondio sono ironiche. Don Abbondio non può scappare dai bravi. Il suo primo pensiero è: se ha fatto qualcosa a un potente? Gli dicono: "Questo matrimonio non s'ha da fare". Si mostra nervoso, sottomesso, manipolabile.

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