Analisi dettagliata del quadro degli Arnolfini
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Questo specchio è un notevole saggio di bravura e di maestria
Oltre alla rappresentazione dello spazio attraverso una superficie convessa, contiene anche dieci piccoli medaglioni che raffigurano altrettante scene della passione di Cristo. Piccolissimi quadretti che evidenziano l'estrema bravura e precisione dell'artista anche nei dettagli più minuti. A sinistra dell'ospecchio trovavamo un rosario. La grandezza di questo quadro è da cercarsi anche soprattutto nella qualità della luce.
Lo spazio è illuminato dalle finestre collocate sulla sinistra
che danno alla stanza un'illuminazione radamante (una luce dura, che non colpisce direttamente una superficie, ma la sfiora). Questa luce, avendo una direzione ben precisa, illumina in modo differenziato anche la superficie piana, ed infatti per la prima volta, vediamo un pittore che tratta con il chiaroscuro anche una superficie piena come la parete di fondo.
Questa luce riesce anche a dare qualità è giusto senso tattile ad ogni superficie che compare nel quadro
Le superfici metalliche, quelle delle stoffe, quelle del legno e così via, hanno l'aspetto reale e convincente che noi avvertiamo proprio dal diverso modo di riflettere la luce.
La stanza è stracolma di oggetti costosi
Il lampadario in ottone realizzato tenendo conto di tutti i dettagli, ha anche un meccanismo che gli permette di abbassarsi per mezzo di alcune catene in questo modo si possono mettere e togliere le candele durante le pulizie. Le arance che stanno vicino alla finestra, al tempo in Borgogna questi frutti, costavano tantissimo e probabilmente erano tra le materie trattate nel commercio di Giovanni Arnolfini;
Il tappeto scendiletto orientale steso a terra accanto al letto
che si intravede a malapena dietro Giovanna, è lavorato alla perfezione ed era sicuramente costosissimo. La stanza degli Arnolfi è un tripudio di oggetti simbolici e costosi.