Antonio Machado e Ramón del Valle-Inclán: Profili Essenziali della Letteratura Spagnola del XX Secolo
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Antonio Machado (1875-1939)
Nacque a Siviglia, in una famiglia della borghesia liberale e progressista. Studiò presso l'Institución Libre de Enseñanza. Viaggiò a Parigi, dove conobbe figure come Oscar Wilde e Rubén Darío. Ottenne la cattedra di francese presso l'Istituto di Soria. Sposò la giovane Leonor Izquierdo, che morì prematuramente e il cui ricordo rimase indelebile nella sua vita e nella sua opera. Visse a Baeza (Jaén), Segovia e Madrid. Incontrò Pilar Valderrama, la "Guiomar" delle sue poesie, il suo amore tardivo. Nel 1927 fu eletto membro della Real Academia Española. Leale e impegnato a favore della Repubblica, andò in esilio poco prima della fine della Guerra Civile. Morì a Collioure, un villaggio nel sud della Francia, vicino al confine, dove è sepolto.
Antonio Machado è considerato il poeta più rappresentativo della Generazione del '98 e una delle figure di spicco della poesia spagnola. La sua poesia è caratterizzata da un profondo umanesimo e da un senso di fraternità, con una netta prevalenza della vita sull'arte. I suoi temi principali includono:
- l'identità personale e il destino
- il tempo
- il sogno
- l'amore
- il paesaggio (soprattutto quello castigliano)
- il declino della Spagna
- la speranza in un futuro migliore
La Sua Carriera Poetica
La sua carriera poetica si articola in tre fasi principali, rappresentate dai suoi tre libri più importanti:
Soledades, Galerías y Otros Poemas (Solitudini, Gallerie e Altre Poesie)
Poesia d'influenza modernista, in cui l'autore scava nelle "gallerie" della sua anima per comprendere gli enigmi dell'esistenza e il proprio mondo interiore. Il poeta stabilisce corrispondenze tra gli elementi della natura e il suo stato d'animo attraverso simboli ricorrenti:
- l'acqua (simbolo del tempo che scorre, della vita)
- il sentiero/cammino (la vita come percorso, ricerca esistenziale)
- l'aria (libertà)
- la terra (realtà, a volte solitudine)
- il fuoco (amore, passione)
- il pomeriggio/crepuscolo (malinconia, nostalgia, declino)
- lo specchio (introspezione, ricordi, sogni)
Campos de Castilla (Campi di Castiglia)
In questa raccolta, alterna poesie dedicate alla memoria di Leonor con l'evocazione della terra di Castiglia, riflettendo sulla realtà e la storia spagnola.
Nuevas Canciones (Nuove Canzoni)
In queste poesie domina un lirismo riflessivo e sentenzioso. Si tratta di brevi componimenti e aforismi in cui Machado esprime i suoi pensieri filosofici ed esistenziali in forma poetica.
Prosa
Nella sua opera in prosa spicca il libro Juan de Mairena, riflessioni di un apocrifo professore dietro il quale si cela lo stesso scrittore, esponendo le proprie idee su svariati argomenti (cultura, società, politica, filosofia).
Ramón María del Valle-Inclán (1866-1936)
Nacque a Villanueva de Arosa (Pontevedra). Nel 1892 si trasferì in Messico, e tornò l'anno successivo. A Madrid frequentò i circoli letterari e divenne noto per il suo aspetto stravagante e la sua arguzia. Fuse vita e letteratura: gli aneddoti sulla sua vita contribuirono a trasformarlo egli stesso in un personaggio letterario. Preoccupato per la realtà sociale e politica spagnola, manifestò un'ideologia antiborghese e di sinistra. Morì a Santiago de Compostela.
Opera Letteraria
I generi letterari in cui Valle-Inclán eccelse furono la poesia, il romanzo e, soprattutto, il teatro. È considerato uno dei maggiori drammaturghi spagnoli e uno dei grandi innovatori del teatro contemporaneo.
La caratteristica principale della sua opera è la continua stilizzazione della realtà, talvolta idealizzandola attraverso il modernismo, talvolta degradandola e deformandola grottescamente attraverso l'esperpento.
Evoluzione Artistica
Si distinguono due fasi principali nella sua evoluzione artistica:
Fase Modernista
Le sue opere più rappresentative di questo periodo sono le Sonatas, una serie di quattro libri che narrano le avventure amorose del protagonista, il Marchese di Bradomín, in diversi ambienti decadenti e raffinati. Queste opere sono caratterizzate da una prosa ricca di valori sensoriali e ritmici, con descrizioni suggestive.
Fase dell'Esperpento
L'autore crea personaggi caricaturali, mostrandone l'immagine ridicola, assurda o crudele, spesso "disumanizzati". L'esperpento è una tecnica letteraria che utilizza la deformazione sistematica della realtà e l'assurdo come mezzo per denunciare, con intenti satirici, i vizi e i difetti della società spagnola dell'epoca: la corruzione, l'ingiustizia, il dispotismo, l'ipocrisia. Le opere di questa fase possiedono, pertanto, una forte valenza estetica ma anche una profonda dimensione critica e sociale.
Periodo di Transizione
Tra la fase modernista e quella dell'esperpento si colloca un periodo di transizione, durante il quale pubblica opere che mescolano elementi mitici ed epici, con personaggi che agiscono in un ambiente rurale e arcaico, dominato dalla violenza, dalla brutalità e dalla lussuria.