L'Arbitrato Internazionale: Risoluzione delle Controversie tra Stati

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L'Arbitrato Internazionale

L'arbitrato internazionale è il meccanismo per risolvere le controversie tra Stati tramite giudici da loro eletti, basandosi sul rispetto della legge. L'accordo di arbitrato implica l'impegno a sottomettersi in buona fede alla regola generale arbitrale. Gli Stati, tramite consenso, determinano le norme sostanziali e procedurali applicabili in arbitrato. Ciascuno Stato designa un organismo o persone come arbitri, definisce i loro poteri e fonda il lavoro del Tribunale Arbitrale: la procedura, il linguaggio, il diritto applicabile, la natura della sentenza e l'eventuale possibilità di ricorso.

Appello di Interpretazione (Art. 82 della Convenzione dell'Aja del 1907)

Le controversie sull'interpretazione e l'esecuzione del lodo arbitrale, salvo diverso accordo, sono sottoposte alla decisione della Corte che lo ha emesso.

Revisione

È possibile richiamare un "fatto nuovo" con influenza decisiva sulla decisione, se ignoto al Tribunale e alla parte richiedente, e se tale ignoranza non deriva da negligenza (art. 39 Regolamento Modello di convenzione di diritto internazionale).

Regole di Diritto Internazionale Consuetudinario in Arbitrato

  1. Impegno: accordo che costituisce l'arbitrato, preesistente o successivo alla controversia, tramite strumento multilaterale, trattato o accordo bilaterale. In questo caso si nomina l'arbitro e le norme applicabili.
  2. Tribunale Arbitrale: di solito formato da giuristi qualificati nominati dai governi.
  3. Scritto: documento con argomentazioni in fatto e diritto, corredato da prove.
  4. Fase Orale: presentazione di prove e argomentazioni da parte dei rappresentanti degli Stati e dei loro avvocati.
  5. Sentenza o Lodo Arbitrale: documento scritto e motivato (Convenzione dell'Aja del 1907 e Modello di Arbitrato del 1958).

Obbligo della Sentenza

Deriva dalle regole dell'Aja del 1907. Indica l'obbligo derivante dall'impegno. Il Regolamento CSI Model 1958 prevede che il lodo sia giustificato su ogni punto deciso (art. 31).

Natura Obbligatoria della Sentenza

Il lodo arbitrale ha natura di cosa giudicata ed è vincolante per le parti dal momento dell'emissione. Deve essere eseguito in buona fede, a meno che la Corte non preveda limiti temporali (art. 32).

Esecutorietà della Sentenza

Aspetto controverso. L'impossibilità di esecuzione da parte di un organismo internazionale non implica mancanza di costrizione. Il rifiuto del lodo e del processo comporta responsabilità internazionale.

Impugnare la Decisione

La possibilità di impugnazione è dibattuta. Il Modello di Arbitrato ammette tale possibilità per giusta ragione (art. 35): strapotere della Corte, corruzione, mancanza di motivazione, violazione procedurale, invalidità della clausola di arbitrato o compromesso. Gli Stati generalmente rispettano le sentenze, anche sfavorevoli. L'inosservanza unilaterale mette in pericolo la pace e può portare a conflitti.

La Corte Permanente di Arbitrato

Non è un organo giurisdizionale né permanente, ma una lista di arbitri nominati dagli Stati contraenti della Convenzione (fino a quattro per Stato, con competenza in diritto internazionale e alta integrità). Ha sede a L'Aia. Nella seconda metà del XX secolo, la tendenza è stata quella di prescindere dalla Corte Permanente di Arbitrato. Maggiore importanza ora assumono i gruppi nazionali che propongono candidati al Nobel per la Pace e i giudici della Corte Internazionale di Giustizia.

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