Arte Paleocristiana: Iconografia e Simbolismo nei Sarcofagi, Catacombe e Mosaici di Roma e Ravenna

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Sarcofagi Paleocristiani: Iconografia e Simbolismo

Sarcofago di Via Salaria, Roma, Museo Pio Cristiano (300 ca.)

Questo sarcofago, destinato all'uso pubblico, impiega simboli per identificarne il carattere interno. Prende immagini da antiche figure mitologiche, eliminandone il senso pagano, per collegarle a Cristo. I sarcofagi di questo periodo riconoscono passaggi del Vecchio e del Nuovo Testamento. Scene come il Buon Pastore sono allegorie di Cristo.

Sarcofago di Santa Maria Antiqua, Roma (ca. 350)

Si tratta di un sarcofago paleocristiano, realizzato intorno al IV secolo. L'iconografia serve ad affermare i principi (idee) che furono stabiliti nei concili. È un'opera che si distingue per il suo materiale: un pezzo promozionale imperiale, commissionato da Costantino e realizzato in porfido (rosso), decorato in stile classico con ghirlande vegetali, maschere e motivi floreali che contengono figure di angeli. Sono presenti anche pecore e pavoni.

Sarcofago dei Due Fratelli (ca. 325-350)

Cronologicamente si colloca nel IV secolo, diversi anni dopo l'Editto di Milano (313 d.C.), che sancì la tolleranza del culto cristiano e la pace dopo il disordine. Il sarcofago dei Due Fratelli presenta decorazioni su due registri. Al centro si trova il ritratto dei defunti, inserito in una conchiglia (motivo classico), che accoglie i due fratelli. Ai lati appaiono scene come:

  • Registro superiore: Una scena mostra Abramo con il figlio Isacco.
  • Registro inferiore: Daniele nella fossa dei leoni.

Queste sculture in pietra riflettono immagini attraverso il dogma della Chiesa. È presente un doppio fregio con un'immagine iconica. L'immagine idealizzata dei due fratelli è molto simile; le mani, in particolare, sono ben scolpite. Sono vestiti con abiti tipici dell'epoca e pettinature "all'imperatore". L'intero sarcofago rappresenta la consegna dei Dieci Comandamenti a Mosè, come premonizione della redenzione attraverso Cristo.

Sarcofago Dogmatico, Roma, Museo Pio Cristiano (325-350 ca.)

È posteriore all'Editto di Milano (313 d.C.), che diede il via libera al Cristianesimo e alla pace nel governo successivo. Si può notare come la fede, prima non rappresentata, ora mescoli diversi passi della Genesi. Si tratta di un sarcofago a due registri:

  • Registro superiore: Al centro, in alto, è rappresentato Dio con Adamo ed Eva. Un'altra immagine è un paradiso con il serpente, l'albero, Adamo ed Eva. È una caratteristica dell'arte paleocristiana la rappresentazione del peccato originale. Vi è anche il Pastore con il gregge di pecore (che rappresenta anche il lavoro per vivere). Altre rappresentazioni includono Le Nozze di Cana.
  • Registro inferiore: Sono raffigurati la Vergine e i Tre Re Magi, Daniele nella fossa dei leoni, il miracolo del cieco di Gerico e le due colonne della Chiesa (Pietro e Paolo).

Sarcofago di Adelfia, Roma (340)

Questo sarcofago è un esempio significativo dell'arte paleocristiana, con iconografia e simbolismo tipici del periodo.

Sarcofago di Giunio Basso, Roma, Grotte Vaticane (359 ca.)

Cronologicamente si colloca dopo l'Editto di Milano e la Pace di Galerio. È il sarcofago paleocristiano con la più ricca iconografia. Le prime tombe cristiane di questo tipo mescolano scene dal Vecchio e Nuovo Testamento, a significare che il Nuovo Testamento è prefigurato nel Vecchio e l'Antico si compie nel Nuovo. Lungo il bordo del coperchio del sarcofago si trova l'iscrizione. Le scene sono separate da colonne, evitando la contaminazione tra i soggetti. Questa tipologia architettonica è tipica delle porte di città. Il sarcofago presenta due registri:

  • Registro superiore (da sinistra a destra): Sacrificio di Isacco, l'arresto di Pietro, Cristo tra Pietro e Paolo, l'arresto di Gesù e il Giudizio di Pilato.
  • Registro inferiore (da sinistra a destra): Giobbe, Adamo ed Eva, l'ingresso di Gesù a Gerusalemme, Daniele tra i leoni e l'arresto di Paolo.

In posizione centrale del registro inferiore è rappresentato Cristo.

Sarcofago di Sant'Ambrogio, Milano (380-390 ca.)

Uno dei sarcofagi più rappresentativi, presenta una nuova iconografia. Si tratta di un'opera di pregio, con copertura a doppio spiovente, maschere sui bordi e decorazione geometrica. L'iconografia trionfale del sarcofago, che evoca la porta della città, è coperta da figure monumentali e non da immagini disparate. Le figure mostrano: Cristo filosofo, Cristo giudice che cerca l'apostolo.

Nella parte inferiore si trova una base; l'agnello simboleggia la figura mistica di Cristo. Gli apostoli sono distribuiti attorno al sarcofago come pecore. La prospettiva è che il fondo del sarcofago rappresenti la Gerusalemme Celeste (il paradiso). Su un lato si vede un Crismon con iconografia imperiale. È scolpito su tutti i lati. Sul lato opposto il sarcofago mostra immagini del Vecchio Testamento: Adamo ed Eva, il serpente, il peccato originale. Sul frontone (in alto) è raffigurata la nascita di Gesù nella mangiatoia.

Catacombe Romane: Affreschi e Simbolismo

Catacombe di Priscilla, Roma (III secolo)

Cubicolo del Buon Pastore e della Donna Velata

Cubicolo (camera nelle catacombe) con l'immagine del Buon Pastore e, a volte, della donna velata. La più antica raffigurazione della Vergine proviene dalla seconda metà del III secolo e si trova nella "Cappella Greca" all'interno delle Catacombe di Priscilla.

Catacomba di Priscilla, III secolo, Cappella dei Sacramenti

La Cappella dei Sacramenti è uno dei luoghi catacombali dove si trovano più affreschi. Iniziò a essere utilizzata verso la metà del II secolo e fa parte di un complesso che si estende su un'area di 15 ettari, con una rete di gallerie di circa 20 km su diversi piani, raggiungendo una profondità di oltre 20 metri. Vi furono sepolti decine di martiri, 16 pontefici e molti cristiani. Si tratta di dipinti molto lineari. Possono essere datati all'inizio del III secolo e simboleggiano i sacramenti del Battesimo e dell'Eucaristia. In essi è raffigurato il profeta Giona, simbolo di resurrezione. Appaiono sette personaggi seduti attorno a un tavolo a forma di semicerchio, che partecipano allo spezzare del pane. La gamma cromatica è essenziale, con prevalenza di rosso e blu. Gli sfondi non sono decorati.

Catacomba di Via Latina (235 ca.)

Ercole nel Giardino delle Esperidi

Questa rappresentazione di Ercole nel Giardino delle Esperidi combina elementi cristiani con quelli pagani. L'iconografia mescola immaginario cristiano e pagano. È una delle prime rappresentazioni di questo tipo. Sfondi neutri, con particolari anatomici. Ercole appare come un personaggio giovane, senza barba, idealizzato. Sulla sinistra la rappresentazione di un albero, simbolo del peccato originale.

Altare a forma prismatica con il Sacrificio di Isacco (III-IV secolo)

L'idea è di raggiungere la salvezza. Sansone che respinge i Filistei: questa scena decora una sepoltura. Sansone è raffigurato in piedi, in grado di fuggire. La barba rappresenta dignità. Si tratta di un'architettura palatina (palazzo). Sfondo neutro di colore rosso. L'affresco è di epoca tardo-romana.

Catacombe dei Santi Pietro e Marcellino, Roma (IV secolo)

  • Orfeo Citaredo: La figura è vestita in modo tradizionale, in un contesto militare, e appare con una citazione.
  • Adamo ed Eva (340-350): L'immagine del peccato originale, detta anche "la caduta". Nudi, coperti da una foglia; l'anatomia, in questo caso, non è perfetta perché sono in imbarazzo. Appare appena dipinta; non vi è quasi il paradiso. Fino all'VIII secolo Adamo ed Eva non appariranno diversamente da marito e moglie. A volte dipinti con la barba.
  • Morte di Noè e il ciclo di Noè: La colomba appare con un ramoscello d'ulivo, tornando all'arca, simbolo della vittoria. Noè ha le mani in preghiera e lode a Dio. Nella parte inferiore appare la rappresentazione dell'acqua. Lo sfondo è scarsamente decorato.
  • Cristo tra Pietro e Paolo: Si trova nel soffitto ribassato. Cristo è al centro tra Pietro e Paolo, seduto su un trono, con la barba e una corona sulla testa, vestito di una toga e con un colore diverso da quello dei personaggi nell'immagine. La distribuzione è simmetrica. Sullo sfondo l'Agnello Mistico è rappresentato in un nimbo sulla testa e quattro discepoli. Sullo sfondo si distinguono elementi vegetali.
  • Storia di Santa Susanna: Immagine del Vecchio Testamento. Susanna è una persona virtuosa e di virtù. Mani in atteggiamento di preghiera.
  • Resurrezione di San Lazzaro: Questa è rappresentata su una delle pareti interne delle Catacombe dei Santi Pietro e Marcellino. Pittura molto schematica, con la figura di Lazzaro nella tomba e Cristo che indica con un bastone. L'architettura evoca lo sfondo, cornici decorate. Sopra San Pietro, tre personaggi sono raffigurati in un clipeo: Cristo, la Vergine e San Giovanni.

Mosaici e Mausolei Paleocristiani

Monastero di Sant'Apollinare, Egitto (550-600 d.C.)

Incorniciato in un bordo circolare, con pietre preziose, i piedi appoggiati su uno sgabello. Sono presenti simboli del Tetramorfo (i quattro evangelisti trasfigurati): San Luca (il toro), San Marco (il leone), San Giovanni (l'aquila), San Matteo (l'angelo). Immagine dell'Ascensione, nella zona della chiesa, circondata da angeli. Nella parte inferiore si vede la Vergine con il bambino in braccio (Vergine Theotokos), circondata dai 12 apostoli. Sulla parte dell'arco, fili decorati con medaglioni sacri. Appare Cristo in Maestà, inciso su un trono e sostenuto da due angeli. Cristo ha tratti egiziani, con naso molto forte e pelle scura.

Mausoleo di Costantina, Roma (IV secolo)

Il Mausoleo di Costantina presenta una decorazione a mosaico che mescola temi pagani e cristiani. Questo mausoleo è datato al IV secolo. L'edificio è noto per un acquerello del XVI secolo che riproduce i mosaici originali. I mosaici rimasti si trovano in due zone:

  • L'apertura della volta del deambulatorio (con temi pagani che furono poi cancellati).
  • Le cappelle absidali, disposte ai lati della cappella, che sono a volta.

Tema Religioso: Cristo offre la Legge ai Santi Pietro e Paolo

Situato nella volta dell'abside (sala arancione), Cristo è raffigurato in piedi, vestito in maniera tradizionale, mentre porge ai Santi un filatterio (un rotolo di pergamena ripiegato) con un monogramma di Cristo in alto a destra. Cristo appare con il viso molto bello e giovane. Lo sfondo è un paesaggio con pecore, nuvole, uccelli. Il tutto è incorniciato da delicate foglie e frutti (come il melograno, simbolico).

Chiesa di Santa Pudenziana, Roma (401-417), Promotore Innocenzo I

Situato nella volta dell'altare, a forma di quarto di sfera. L'iconografia è molto completa e complessa. È divisa in due scene:

  • In alto: Su uno sfondo blu, si trova una croce d'oro latina su una collina, alla base della quale è raffigurato Cristo. Ai lati della croce appaiono le immagini del Tetramorfo.
  • In basso: Simulando lo spazio terrestre e in un contesto architettonico molto dettagliato, troviamo la figura di Cristo. Vi è un edificio con doppia navata laterale e templi posteriori che evocano la Gerusalemme Celeste. Architetture alternate a reticoli. Ai lati di Cristo, che è in trono, si trovano un gruppo di apostoli e donne, tra cui San Pietro e San Paolo. Simboleggia la vocazione universale del Cristianesimo dopo il Concilio di Gerusalemme.

Basilica di Santa Maria Maggiore, Roma (432-440), Promotore Sisto I

I mosaici, promossi da Sisto I, si trovano nel fregio della navata. Le figure sono ben strutturate, ma mantengono i loro cicli narrativi. Ogni scena necessita della precedente e della successiva per essere contestualizzata.

  • Passaggio del Mar Rosso: Questo mosaico è situato nella navata centrale della Basilica di Santa Maria Maggiore. Lo sfondo è giallo, rosso e blu. Mosè si trova in basso a sinistra, circondato da personaggi con le teste disposte simmetricamente. Nel mare emergono scudi, guerrieri con lance, cavalli... c'è una chiara volontà di esprimere l'angoscia di quel momento. È una scena molto monumentale.
  • San Pietro, il Tetramorfo, San Paolo e gli Evangelisti: Questo mosaico è situato nell'arco trionfale, che è sormontato da un rilievo. Rappresenta un trono dorato con Pietro e il Tetramorfo.
  • L'Annunciazione. L'Adorazione dei Magi: Cristo, sebbene bambino, appare come un imperatore romano.
  • L'Uccisione degli Innocenti: Architettura ideale che evoca la Gerusalemme Celeste, con un gregge di pecore.
  • La Vita di Cristo: Immagini della vita di Cristo, con sfondi oro, con la rappresentazione di un gregge di agnelli.

Mausoleo di Galla Placidia, Ravenna (V secolo)

I mosaici di questo mausoleo hanno un significato simbolico. In uno dei timpani semicircolari di un braccio del mausoleo è rappresentato San Lorenzo bruciato sulla graticola. Inoltre vi è una rappresentazione di una biblioteca, un armadio con le porte aperte che mostra il libro della verità. Nei timpani del mausoleo, ci sono coppie di apostoli e al centro una fontana. Purificazione dell'anima con due colombe che vengono a bere (allegoria della redenzione). Le volte del mausoleo sono decorate con stelle blu e oro, che evocano la volta celeste.

La Croce d'Oro e il Buon Pastore

La Croce d'Oro è nella cupola del mausoleo. Stelle d'oro su sfondo blu e al centro una croce anacronistica, non agganciata ad ogni angolo, e una figura del Tetramorfo. Il Buon Pastore: Questa scena è raffigurata in un braccio del mausoleo. Cristo sta dando cibo agli agnelli. Abbigliamento e sfondo in foglia d'oro.

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