L'Arte Paleocristiana e l'Inizio del Medioevo: Simbolismo e Architetture a Roma

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L'Arte Paleocristiana

Il Medioevo e l'Arte

Se il 476, anno della caduta dell’Impero Romano d’Occidente, è considerato dalla storiografia l’inizio del Medioevo, nella storia dell’arte questo passaggio era già avvenuto oltre centocinquant'anni prima. La fine dell’età classica, termine che al di fuori della periodizzazione greca va intesa come insieme dell’arte greca e romana, arriva infatti con l’Editto di Milano (o Editto di Tolleranza). Con questo provvedimento, promulgato da Costantino nell’anno 313, vengono concesse ai Cristiani la libertà di culto e la possibilità di realizzare edifici sacri. Nasce l’arte paleocristiana, un linguaggio artistico inizialmente classicheggiante che presto troverà una sua identità sempre più lontana dallo spirito latino, grazie alle influenze provenienti dall’Oriente. Con queste architetture ha inizio anche il Medioevo nell’arte.

Un periodo lungo circa mille anni caratterizzato dalla produzione di opere a carattere religioso che avrà termine nei primi anni del 1400 con l’inizio del Rinascimento. Per tradizione il Medioevo viene diviso in:

  • Alto Medioevo (fino all’anno Mille)
  • Basso Medioevo (dal 1000 alla fine del 1300)

Se la basilica cristiana e il mausoleo ricalcano le forme della basilica civile romana e del ninfeo, successivamente vengono elaborate nuove strutture come la cupola su pennacchi bizantina. La scultura assume proporzioni più tozze, sia nelle statue a tutto tondo che nei bassorilievi, perdendo di naturalismo e di dettagli. Dal mosaico romano, dinamico e realistico, si passa a quello bizantino, ieratico, a carattere religioso e con fondo oro.

Le Origini dell'Arte Paleocristiana

Prima dell’Editto di Milano (313 d.C.) con il quale Costantino concedeva la libertà di culto, i cristiani si riunivano clandestinamente in alcune case (le domus ecclesiae) per celebrare i loro riti. I defunti, invece, erano seppelliti in cimiteri sotterranei, scavati nel tufo, chiamati catacombe. Lungo le pareti degli ambulacri sono ricavati loculi o arcosoli (nicchie con copertura ad arco) per le salme. Dai corridoi si dipartono ambienti quadrangolari con tombe lungo le pareti (cubicoli) per le sepolture familiari. Le catacombe sono frequenti in tantissime città italiane, anche in Sicilia. Ve ne sono a Palermo (sia paleocristiane che di epoca più recente) e a Siracusa (molto interessanti quelle di San Giovanni).

Catacombe di San Giovanni (Siracusa)

Risalenti al 315-360 d.C., si sviluppano in gallerie, con migliaia di loculi, che si diramano da un percorso principale: una grande galleria detta il “decumanus maximus”, che i cristiani ottennero scavando ed ampliando un acquedotto greco, le cui tracce sono visibili nella volta. Innumerevoli sono i loculi piccoli e grandi sparsi lungo le pareti e sul pavimento. Dalle gallerie si accede a spazi più grandi a forma quadrata e circolare dedicate a martiri. La decorazione delle catacombe ha caratteri fortemente simbolici. Ogni immagine allude a dei precisi concetti legati al Cristianesimo non riconoscibili se non dai cristiani stessi.

Simbolismo Paleocristiano nelle Catacombe

  • XP (Monogramma di Gesù): È composto dalle iniziali del nome greco di Cristo (Xristòs), le lettere X (chi) e P (ro) intrecciate insieme. Spesso al monogramma si affiancano Alfa ed Omega, cioè la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto greco. Indicano Cristo principio e fine di ogni cosa, come scritto nell’Apocalisse.
  • Pavone: Secondo la credenza, il pavone perde le penne in autunno e le rimette in primavera, simboleggiando la rinascita spirituale. Gli “occhi” nelle penne della coda simbolizzano l'onniscienza di Dio che vede e sa tutto.
  • Pesce (Ichthys): Le lettere del suo nome greco (ichtys) sono le iniziali della frase Iesous Christòs Theou Yiòs Sotér, cioè Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore.
  • Colomba: È citata nel Vangelo di Matteo e simboleggia lo Spirito Santo, l’anima e la pace.
  • Ancora: Con un taglio trasversale rappresenta la croce. I due pesci rappresentano i cristiani “catturati” dalla fede in Cristo.
  • Nave: Simboleggia la Chiesa che Cristo guida verso un porto sicuro.
  • Buon Pastore: Rimanda al Vangelo di Giovanni. Simboleggia Cristo che accudisce i suoi fedeli come un pastore fa con le sue pecore.
  • Predicatore: Raffigura Cristo nell’atto di predicare.
  • Uomo nella Barca: L’uomo che esce da un’imbarcazione di forma cubica rappresenta Noè e simboleggia la salvezza che Dio offre all’uomo.
  • Vite e Grappoli d’Uva: La vite è citata nel Vangelo di Giovanni ed è simbolo di Cristo e della fede. I tralci simboleggiano la chiesa, mentre l’immagine dell’uva e del vino rimandano alla passione di Cristo e all’episodio dell’Ultima Cena.
  • Pane e Pesci: La cesta di pane tra due pesci simboleggia il miracolo di Gesù quando ha moltiplicato i pani e i pesci per sfamare la folla.
  • Uccelli e Vaso: Gli uccelli che si dissetano presso un vaso pieno d’acqua simboleggiano i Cristiani che si abbeverano in Cristo.

L'Architettura Paleocristiana: Dalla Basilica al Mausoleo

Dopo il 313 si cominciano a realizzare anche mosaici e appaiono le figure di Cristo e della Madonna, personaggi che non era possibile rappresentare in precedenza. Nel momento in cui Costantino concede la libertà di culto, egli stesso costruisce le prime chiese: fiorisce così l’arte paleocristiana. Stilisticamente legata all’arte romana, riprende le tipologie costruttive della basilica (pianta longitudinale) e del ninfeo (pianta centrale), due edifici civili tipici dell’architettura romana, convertendone gli spazi per le nuove funzionalità liturgiche.

La basilica di Santa Maria Maggiore e la chiesa di Santo Stefano Rotondo (IV sec. d.C.), entrambe site a Roma, mostrano le chiare influenze dell’arte romana nella spazialità degli interni e negli elementi architettonici impiegati. La prima è a pianta longitudinale (o basilicale) mentre la seconda mostra una pianta centrale.

La Basilica a Pianta Longitudinale

Per la basilica a pianta longitudinale viene ripreso lo schema di quella romana (utilizzata come tribunale e luogo di scambi) costituito da una lunga aula coperta da soffitto ligneo e divisa in 3 o 5 navate con i lati corti semicircolari. La basilica cristiana, a differenza di quella romana, ha un solo lato corto semicircolare (abside) coperto da un quarto di sfera (catino), poiché l’ingresso avviene sul lato opposto e non sul lato lungo, in modo che si crei un percorso da ovest ad est, in direzione del sole che nasce. Tutte le basiliche paleocristiane presentano proprio questo orientamento. Verrà successivamente introdotto anche un braccio trasversale (transetto) che conferisce alla pianta l’aspetto simbolico di una croce e il quadriportico per i non-battezzati, con il fonte battesimale posto al centro.

Parti della Basilica
  • Quadriportico
  • Nartece
  • Navata laterale o navatella
  • Navata centrale
  • Transetto
  • Presbiterio
  • Abside
  • Altare
  • Arco trionfale
  • Catino absidale
  • Ciborio
  • Iconostasi
  • Ambone
Tipologie di Pianta

Le piante riprendono la forma della croce corrispondente:

  • Pianta a croce commissa (Tau o di S. Antonio)
  • Pianta a croce immissa (croce latina)
  • Pianta a croce greca

Basilica di San Pietro a Roma (Antica)

La costruzione viene avviata nel 319 da Costantino sul luogo dove la tradizione voleva la sepoltura dell’apostolo Pietro, nell’area dell’antico circo di Nerone. I lavori terminarono nel 350, dopo la morte dell’imperatore. Aveva 5 navate, un lungo transetto e un ampio quadriportico. Di quella basilica non esiste più nulla perché venne demolita nel XVI secolo per lasciare il posto all’attuale basilica di San Pietro.

  • Navata centrale fiancheggiata da colonne architravate
  • Due navatelle per lato separate da archeggiature
  • Lungo transetto trasversale

Mausoleo di Santa Costanza a Roma

In epoca paleocristiana vengono ripresi anche gli schemi del tempio a “pianta centrale” per la costruzione di battisteri e mausolei di forma ottagonale con un percorso anulare (il deambulatorio) separato con un giro di colonne dal vano centrale, talvolta coperto da cupola. Al centro di questo vano sta la vasca per il battesimo (battistero) o il sarcofago del defunto (mausoleo).

Uno degli esempi più interessanti è il Mausoleo di Santa Costanza (350), a Roma. L’edificio è preceduto da un ambiente che funge da ingresso (il nartece). L’aula è coperta da una cupola semisferica in calcestruzzo del diametro di 22,5 metri. Dodici coppie di colonne binate radiali sorreggono gli spessi archi in mattoni e separano l’aula dal deambulatorio. Questo, di forma perfettamente circolare, è chiuso in alto da una volta a botte anulare ricoperta ancora dai mosaici originari.

Le decorazioni nel deambulatorio del mausoleo di Santa Costanza sono gli esempi più antichi di mosaico paleocristiano giunti fino a noi. In alcuni di questi mosaici è evidente il doppio significato tipico delle immagini simboliche usate nei primi secoli del Cristianesimo. La vendemmia, ad esempio, è una perfetta rappresentazione delle varie fasi di raccolta, trasporto e pigiatura dell’uva ma è anche un richiamo alle parole di Cristo: “Io sono la vite e voi i tralci”. Il vino ottenuto dalla vendemmia, inoltre, simboleggia il sangue di Cristo. Altri mosaici, invece, mantengono un tono semplicemente decorativo, con animali, piante e figure danzanti.

Voci correlate: