Arte e Scrittura: Pittogrammi, Ideogrammi, Pittura Egizia e Ceramica Greca

Classified in Plastica e Educazione artistica

Written at on italiano with a size of 7,91 KB.

Funzione dell'Arte e Origini della Scrittura

L'arte ha una funzione pratica e comunicativa, o propiziatoria (augurare e manifestare qualcosa). Racconta la storia attraverso immagini comprensibili.

La scrittura è una sintesi dell'arte. È fonetica se composta da lettere (grafemi) e dai suoni ad esse associati (fonemi). Nasce con le immagini comunicative, non più solo propiziatorie, e si divide in:

  • Pittogramma (pittografica, immediato): Diffuso nella preistoria, nel Paleolitico Superiore, principalmente nelle grotte di Altamira (Spagna) e Lascaux (Francia). Composto da figure stilizzate ma riconoscibili, realizzate in maniera realistica e in équipe. I pittogrammi di animali avevano una funzione propiziatoria per la caccia.
  • Ideogramma (ideografica, concettuale): Simboli grafici, ma non ancora fonetici, che trasmettono l'idea attraverso il simbolo. Utilizzati principalmente da Sumeri, Egizi e ancora oggi nelle lingue orientali.

La Pittura: Definizione e Tecniche

La pittura coinvolge dipinti, sculture, rilievi ed elementi architettonici. È l'arte di raffigurare ciò che abbiamo in mente mediante linee e colori.

La Caccia nella Palude nella Tomba di Nebamun: Un Esempio di Pittura Egizia

Data: 1356 a.C. (Antico Egitto)
Tecnica: Pittura a secco
Dimensioni: 81 cm

Questa porzione di dipinto convenzionale, ordinato da funzionari e con didascalie per celebrare la società dell'epoca, rappresenta un momento di svago del sacerdote Nebamun, evidenziando le sue capacità di caccia e pesca. Gli Egizi non raffiguravano figure realistiche, ma figure che rappresentassero ciò che conoscevano (figure ieratiche inespressive per faraone, divinità e sacerdoti, più grandi perché più importanti). Dipingevano pareti stravaganti e anormali con una tendenza al colore.

Nel dipinto troviamo:

  • Bastone del comando in mano al sacerdote: indica la sua elevazione sociale.
  • Tre aironi in una mano, papera da richiamo e gatto di casa cacciatore: rappresentano la bravura nella caccia di Nebamun.
  • Figlia tra le gambe: forma a triangolo, simbolo di protezione.

Il Processo Creativo della Pittura Egizia

Un'équipe di artisti specializzati realizzava il progetto e chiedeva l'approvazione del faraone. Preparavano la superficie con un impasto di paglia e fango, ricoprendola di gesso (intonaco) per poi trasportare il progetto in scala, dividendosi i compiti:

  • Architetto: Presentava il progetto e lo attuava.
  • Disegnatore: Ridisegnava sulla parete il progetto in scala, incidendo in rilievo.
  • Pittore: Colorava in modo policromatico e a campiture (forme chiuse), utilizzando colori poco accesi (verde, bianco, marrone, giallo, blu pallido) per le divinità (che non avevano bisogno di colore per splendere). I colori erano realizzati macinando pigmenti colorati provenienti da terra o minerali, riducendoli in polvere e trasformandoli in una crema aggiungendo leganti come pece, resina, albume o acqua.
  • Scriba: Inseriva i geroglifici, didascalie utilizzate per celebrare.

La Pittura su Vaso nell'Antica Grecia

Il vaso veniva usato come tela ed era finalizzato alla produzione in serie, richiesta da un committente ad artigiani specializzati (ceramista e ceramografo, o uno specializzato in entrambi) con laboratori e botteghe in periferia e vicino alla necropoli (urne cinerarie). La realizzazione del vaso era divisa tra vasaio e pittore.

Il Ruolo del Vasaio

Il vasaio depurava l'argilla (malleabile, economica perché presente in natura, resistente) da detriti con il setaccio. Schiacciava le bolle di O2 degassandola per renderla compatta. La metteva sul tornio per lavorarla a mano, creando la forma, la bocca, le anse, e poi la faceva essiccare. Il vaso era pronto alla prima cottura (ma prima bisognava renderlo impermeabile ricoprendolo di H2O + argilla ferrosa). Si metteva in fornace (camera di combustione con legna e camera di cottura con vasi impilati su piano forato, non a diretto contatto col fuoco) per renderlo resistente e roseo, e poterlo sottoporre ad una seconda cottura finalizzata alla pittura.

Il Ruolo del Pittore e le Tecniche di Decorazione

Il pittore utilizzava la tecnica a figure nere e rosse, nata a Corinto (esisteva anche la tecnica policroma). Questa tecnica veniva realizzata durante la seconda cottura, che presentava tre fasi:

  1. Immissione di ossigeno: il vaso diventava rossastro.
  2. Sottrazione di ossigeno: il vaso diventava nero.
  3. Rimmissione di ossigeno: le figure dipinte con la vernice restavano nere.

I particolari si aggiungevano durante una pittura a freddo, incidendoli con un punzone. Il vaso era composto da orlo, collo, spalla, manici o anse, ventre e piede, e poteva essere di diversi tipi:

  • Olpe: Brocca allungata con bocca circolare e ventre espanso, di 20-30 cm, utilizzata per versare acqua o vino.
  • Anfora: Contenitore di liquidi e granaglie con due anse verticali, bocca medio-svasata, collo corto e ventre abbastanza espanso/largo, alta 30-70 cm, base quadrangolare e piede a doppio scalino.
  • Cratere: Vaso profondo, bocca molto larga, utilizzato per la miscela vino-acqua, di 40-60 cm. Tipologie: a volute (con lunghi manici dalle spalle alla bocca terminanti in volute) e a calice (anse nella parte inferiore e pareti decorate da grandi composizioni pittoriche).

Periodizzazione dell'Arte Greca

  • Età Geometrica: Motivi geometrici, monumentalità nella produzione della ceramica, piccole dimensioni.
  • Età Arcaica: Definizione degli ordini architettonici, influenza arabo-orientale, fissità e staticità.
  • Età Classica: Predominio culturale di Atene, ricerca di razionalità, sobrietà ed equilibrio, movimento nella scultura, calcolo delle proporzioni (canone).

Vasi Greci Famosi

  • Achille e Aiace che giocano a dadi: Anfora di argilla non essiccata (terracotta) con una composizione emotiva statica e simmetrica. Trasmette calma ed equilibrio. Rappresentazione figurativa di storie e miti. Realizzata dal più grande ceramista/ceramografo, che aggiunge la sua firma e piccole didascalie, attribuendole il titolo di primo fumetto della storia (lineare B - "tesara" o "tria").
    • Data e fase: 540-530 a.C., arcaica.
    • Tecnica/Dimensioni: 61 cm, figure nere.
    • Tema/Zona: Patrimonio del mito, antica Grecia.
  • Eracle e Anteo che combattono: Cratere a calice con anse in basso, realizzato da Eufronio come bicchiere. Risale al 515-510 a.C., si trova a Parigi ed è realizzato a figure rosse su fondo nero durante l'età classica.
  • Vaso François: Cratere a volute con orlo e pancia grande, utilizzato per la miscela durante i banchetti. Realizzato in ceramica a figure nere tra il 570 e il 560 a.C. Si trova al Museo Archeologico di Firenze, è alto 66 cm e fa parte dell'età arcaica.
  • Olpe Chigi: Brocca con orlo largo e labbro allungato, per versare liquidi durante i banchetti. Realizzata nel 640 a.C. durante l'età geometrica. Tecnica policroma su ceramica, 26,2 cm. Ritrovata in una tomba etrusca a Veio e ora si trova a Roma, a Villa Giulia.
  • Vaso del Dipylon (o del lamento funebre, perché utilizzato come urna nobile cineraria): Realizzato tra il 760 e il 750 a.C. dal maestro del Dipylon, a figure nere su fondo rosso, in ceramica e stile geometrico. Alto 155 cm, si trova nel Museo Archeologico di Atene. Decorato con motivi geometrici nelle fasce orizzontali, rappresentanti animali stilizzati, scacchi, greca, triangoli, denti di lupo, spirali e meandri.

Entradas relacionadas: