Ascesa dei Regimi Autoritari e Crisi del '29: Impatto Globale
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L'Ascesa dei Regimi Autoritari in Europa
Nei primi anni Venti, tutti i paesi europei, ad eccezione della Russia sovietica, erano rappresentativi di un sistema parlamentare. Questo periodo di entusiasmo generale sembrava che la democrazia si sarebbe presto consolidata. Tuttavia, già nei primi anni '20, la democrazia subì una grave battuta d'arresto, soprattutto nell'Europa centrale e orientale. Negli anni Trenta, a causa della crisi del '29, si diffuse un'ondata di regimi più autoritari.
L'ascesa del fascismo in paesi come Italia e Germania fu favorita da una serie di condizioni preliminari: un sistema liberale debole e instabile, una massa di cittadini frustrati, potenti movimenti di sinistra proletaria e il risentimento nazionalista contro il trattato di pace che aveva posto fine alla Prima Guerra Mondiale. I regimi fascisti condividevano tra loro l'ultranazionalismo, l'anticomunismo e l'antiliberalismo.
Caratteristiche comuni dei Regimi Fascisti:
- Sistema a partito unico
- Mobilitazione permanente delle masse
- Culto del leader/guida carismatica
- Trasformazione radicale della società
- Ampio consenso, soprattutto tra la classe media e medio-bassa, e forte attrazione sui giovani
- Esaltazione della violenza e della guerra, con tendenze espansionistiche
Il Crollo di Wall Street e la Grande Depressione
Alla fine della Prima Guerra Mondiale, gli Stati Uniti erano diventati la più grande potenza economica mondiale. Per diversi anni, il paese visse in un clima di ottimismo basato su due pilastri fragili: la sovrapproduzione e la speculazione finanziaria.
A causa degli enormi progressi tecnologici verificatisi durante la guerra, si verificò una grande espansione della produzione nell'industria e nell'agricoltura. La produzione era effettivamente superiore a quanto la domanda dei consumatori potesse assorbire. Il crollo del mercato azionario sortì il cosiddetto "effetto domino", che fece crollare uno ad uno tutti i componenti dell'economia degli Stati Uniti. Grandi aziende e piccoli azionisti finirono in rovina. Questi ultimi furono costretti a ritirare i loro risparmi dalle banche. Le banche, a loro volta, non poterono più concedere credito. Incapaci di comprare a credito, la domanda si ridusse ulteriormente, e l'attività industriale diminuì considerevolmente.
Non solo l'economia statunitense era in frantumi, ma la crisi si diffuse rapidamente in altri paesi. Gli Stati Uniti ritirarono i loro crediti dall'Europa, portando al crollo delle economie europee che si basavano sui prestiti americani. L'Europa, a sua volta, smise di comprare prodotti dal resto del mondo, e così i paesi dipendenti dall'esportazione di alimenti e materie prime videro anch'essi affondare le loro economie.