Ascesa e Trasformazioni dell'Impero Bizantino: Da Giustiniano a Eraclio

Classificato in Storia

Scritto il in italiano con una dimensione di 8,63 KB

Impero Bizantino: Da Costantinopoli a Giustiniano

L'Impero "Romano" d'Oriente è più correttamente definito Impero Bizantino, in quanto la sua capitale era Costantinopoli, precedentemente nota come Bisanzio. La lingua ufficiale era il greco e la cultura, fortemente influenzata dall'oriente, differiva in modo significativo da quella occidentale. Tra le principali differenze troviamo:

  • Tessuto urbano: presenza di città molto popolose.
  • Eserciti ben organizzati: grazie alla numerosa popolazione, l'esercito era composto anche da autoctoni.
  • Diplomazia efficace: uffici anagrafici e del fisco efficienti; l'Impero ricorreva al pagamento di riscatti o alla stipula di patti per tenere a bada i barbari, spingendoli verso occidente quando diventavano una minaccia.
  • Superiorità tecnologica: il palazzo di Costantinopoli era riccamente decorato con mosaici; la sala del parto delle regine era di color porpora e i bambini nati al suo interno venivano chiamati porfirogeniti.

Un esempio di questa superiorità è il fuoco greco, un liquido infiammabile a contatto con l'acqua, inventato a Bisanzio.

Il commercio era fiorente, grazie anche alla Via della Seta che attraversava numerose città. Si commerciavano: seta (dalla Cina), cotone (dall'India), allume (un solfato doppio di alluminio usato per tingere le stoffe), spezie, zucchero, grano (dalla Siria) e gioielli (in oro e pietre preziose).

Giustiniano: Un Imperatore tra Riforme e Conquiste (527-565)

Giustiniano, originario della Dalmazia e nipote di Giustino, regnò dal 527 al 565. Nonostante parlasse solo latino e non greco, fu un grande imperatore. Appena salito al trono, avviò la Renovatio Imperii, un progetto di rinnovamento imperiale basato su tre punti fondamentali:

  1. Unificare le leggi in tutto l'impero.
  2. Unificare l'impero nell'ortodossia cristiana, eliminando le eresie.
  3. Riconquistare le terre occupate dai regni romano-barbarici.

Unificazione delle Leggi: Il Corpus Iuris Civilis

Giustiniano affidò a un team di giuristi, guidato da Triboniano, il compito di riordinare le leggi. Nel 534, dopo sette anni di lavoro, fu pubblicato il Corpus Iuris Civilis, una raccolta di leggi chiara, completa e universale. Era diviso in quattro parti:

  • Digesta o Pandette: leggi dalla repubblica fino ad Adriano.
  • Codex: leggi da Adriano a Giustiniano.
  • Institutiones: manuale introduttivo all'uso delle leggi.
  • Novellae: le nuove leggi emanate da Giustiniano.

Unificazione Religiosa e Lotta alle Eresie

Giustiniano si impegnò a consolidare l'ortodossia cristiana, combattendo le eresie come il monofisismo (che sosteneva la sola natura divina di Gesù) e il nestorianesimo (che affermava la duplice natura, umana e divina, di Cristo, separate tra loro). Entrambe furono condannate rispettivamente nei concili di Calcedonia (451) ed Efeso (431). Nel 529, Giustiniano chiuse la scuola di filosofia di Atene, fondata da Platone, considerandola un pericolo per la fede cristiana.

La Riconquista dell'Occidente e il Cesaropapismo

In Oriente, l'imperatore era considerato sia capo politico (Cesare) che religioso (Papa), da qui il termine cesaropapismo. Giustiniano, in quanto massima autorità religiosa e politica, si considerava discendente diretto di Dio e custode della corretta interpretazione della volontà cristiana. I suoi obiettivi erano:

  • Riunificare il Mediterraneo.
  • Combattere l'eresia ariana (che considerava il Figlio subordinato al Padre).
  • Contrastare la debolezza dei regni romano-barbarici, opponendosi all'integrazione tra Romani e Goti e vietando i matrimoni misti.

Dopo aver stipulato la "pace eterna" con il re persiano Cosroe I nel 532 e aver pagato un tributo annuale alle popolazioni barbariche dal 542, Giustiniano si concentrò sulla riconquista dell'Occidente.

Le Campagne Militari: Contro i Vandali e gli Ostrogoti

La prima campagna militare fu contro i Vandali, sconfitti nel 534. La seconda, più lunga e complessa, fu contro gli Ostrogoti di Teodorico, in Italia. La guerra, nota come greco-gotica, durò dal 535 al 553.

Le Fasi della Guerra Greco-Gotica

  1. Il generale Belisario sconfigge rapidamente i Vandali nel 534.
  2. Conquista del Sud Italia.
  3. Vitige, re dei Goti, uccide Teodato; eccidio di Milano. Nel 540, conquista di Ravenna.
  4. Totila, generale ostrogoto, si proclama re e arruola i contadini. Belisario viene sostituito da Narsete, un eunuco scelto per la sua affidabilità.
  5. Narsete vince la guerra a Gualdo Tadino nel 553. L'Italia torna sotto il dominio bizantino.

La guerra si concluse con la Prammatica Sanzione (554), un trattato di pace che stabiliva l'applicazione del Corpus Iuris Civilis in Italia e in Africa settentrionale e la loro amministrazione da parte di un esarca, con capitale Ravenna. Il primo esarca d'Italia fu Narsete.

La Peste di Giustiniano (542)

Durante la guerra greco-gotica, scoppiò un'epidemia di peste, descritta dallo storico Procopio di Cesarea. La peste, originaria dell'Egitto, si diffuse rapidamente a Costantinopoli, in Asia Minore, in Italia e in altre regioni dell'Impero. Non è chiaro se si trattasse di peste bubbonica, peste polmonare o di un'altra malattia, per questo è nota come "peste di Giustiniano".

La Rivolta di Nika (532)

Nika, che in greco significa "vinci", era il grido di incitamento durante le corse delle bighe nell'ippodromo di Costantinopoli. Le due principali fazioni, gli Azzurri (filoimperiali e cristiani) e i Verdi (filosenatori e ortodossi), si scontrarono violentemente durante una gara alla presenza di Giustiniano e Teodora. La rivolta, sedata da Belisario su ordine di Teodora, causò migliaia di morti.

Teodora: Da Ballerina a Imperatrice

Teodora, moglie di Giustiniano, fu una figura di grande importanza. Di umili origini, divenne imperatrice e si distinse per la sua intelligenza e il suo impegno politico. Fondò una scuola per ragazze povere e giocò un ruolo cruciale nel convincere Giustiniano a non abdicare durante la rivolta di Nika. Morì di cancro al seno nel 548.

La Guerra Romano-Persiana (602-628) e l'Ascesa di Eraclio

Dopo Giustiniano, l'Impero Bizantino affrontò un periodo di crisi, aggravato dalle guerre contro i Persiani. La guerra romano-persiana, combattuta tra il 602 e il 628, fu particolarmente logorante. Nel 614, i Persiani conquistarono Gerusalemme, massacrando la popolazione e trafugando la reliquia della Vera Croce.

Nel 610, Eraclio divenne imperatore. Abile generale, organizzò una controffensiva che portò alla conquista di Ctesifonte, capitale persiana, nel 624. Nel 628, Eraclio sconfisse definitivamente i Persiani a Ninive, grazie anche all'appoggio di Bulgari, Avari e Turchi.

Le Riforme di Eraclio e la Divisione in Temi

Eraclio introdusse importanti riforme, tra cui la creazione di un esercito di soldati-coloni, legati alla terra e al servizio militare ereditario. Per migliorare l'amministrazione dell'Impero, lo divise in temi, distretti militari governati da uno stratega con poteri sia militari che amministrativi.

L'Arrivo dei Longobardi in Italia (568)

Nonostante le riforme di Eraclio, l'Impero Bizantino continuò a subire pressioni esterne. Avari, Bulgari e Turchi eroderanno progressivamente i confini imperiali, aprendo la strada all'invasione dei Longobardi in Italia nel 568. I Longobardi, già presenti in Italia come mercenari nell'esercito di Narsete, decisero di stabilirsi nella penisola, attratti dalla sua ricchezza e fertilità.

Voci correlate: