Assicurazioni Sociali Obbligatorie in Italia: Guida Completa
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04 Assicurazioni Sociali Obbligatorie
Enti previdenziali: Lo Stato ha istituito alcuni enti pubblici che hanno il compito di gestire le assicurazioni sociali obbligatorie, sia per tutelare i lavoratori e le loro famiglie sia per assicurare la pensione a coloro che hanno raggiunto l'età per il riposo.
Questi enti sono:
- INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale): gestisce diverse forme di assicurazioni sociali come le pensioni anticipate e le pensioni di vecchiaia.
- INAIL (Istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro): garantisce il diritto costituzionale alla salute sui luoghi di lavoro e gestisce l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
- Le regioni, alle quali è affidata la gestione del servizio sanitario nazionale attraverso le ASL (Aziende Sanitarie Locali).
Contributi Sociali
Gli enti previdenziali finanziano le loro prestazioni attraverso i contributi sociali obbligatori che devono essere versati periodicamente dalle imprese. I contributi sociali sono a carico delle imprese e, in misura minore, a carico dei lavoratori. I contributi sociali a carico dell'impresa sono molto più alti.
05 L'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS)
L'INPS è un ente pubblico non territoriale, con sedi in ogni capoluogo di provincia, che garantisce la maggior parte dell'assicurazione sociale obbligatoria dei lavoratori dipendenti.
Le principali Assicurazioni sociali gestite dall'INPS sono:
- L'erogazione delle pensioni dei lavoratori che possono essere:
- Di vecchiaia: quando il lavoratore viene collocato a riposo per raggiunti limiti di età (67 anni).
- Anticipate: con una contribuzione previdenziale minima di 43 anni e tre mesi per gli uomini e 42 anni e 3 mesi per le donne.
- Di invalidità: erogate a quei soggetti che vedono ridotta la loro capacità lavorativa per infermità fisica o mentale.
- Ai superstiti: corrispondente ai parenti dei lavoratori deceduti.
- La cassa integrazione guadagni: garantisce un'indennità rapportata a una percentuale della retribuzione percepita ai lavoratori dipendenti che vengono sospesi dal lavoro.
- La NASpI: un'indennità mensile commisurata alla precedente retribuzione e di durata massima di 24 mesi.
- L'indennità di malattia: corrisposta ai lavoratori ammalati e calcolata sulla base della retribuzione media giornaliera del mese precedente.
- L'indennità di maternità: erogata a favore delle lavoratrici in maternità.
- La cassa unica assegni familiari: assicura ai lavoratori il pagamento mensile degli assegni per il nucleo familiare.
I contributi a favore dell'INPS
Vengono calcolati applicando aliquote percentuali sulle retribuzioni dei dipendenti, determinate facendo riferimento alla normativa fiscale. Le aliquote percentuali sono diverse a seconda del settore economico di appartenenza e a seconda del numero di dipendenti dell'impresa.
Liquidazione dei contributi
L'importo dei contributi viene liquidato mensilmente come differenza fra somme a debito e somme a credito dell'impresa nei riguardi dell'INPS.
L'impresa può risultare:
- A debito, per i contributi sociali a suo carico e per quelli a carico dei dipendenti trattenuti in busta paga.
- A credito, per le somme pagate ai lavoratori per conto dell'INPS.
Versamento dei contributi
I contribuenti titolari di partita IVA devono effettuare il versamento dei contributi sociali entro il 16 del mese successivo.
I contribuenti devono effettuare il versamento unico per via telematica, utilizzando un apposito modello ministeriale, il modello di pagamento unificato F24.
L'unificazione dei versamenti permette di compensare l'eventuale credito risultante dalla dichiarazione INPS con i debiti derivati dalle altre dichiarazioni.
Dichiarazione mensile INPS
I datori di lavoro devono trasmettere all'INPS per via telematica con frequenza mensile la denuncia dei dati retributivi riferiti a ciascun lavoratore dipendente utilizzando il modello UniEmens.