Assolutismo e Illuminismo: Storia, Principi e Protagonisti in Europa (XVII-XVIII Secolo)

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L'Assolutismo

Definizione e Contesto Storico

Sistema di governo che si affermò in Europa tra il XVII e il XVIII secolo.

Il suo esempio più emblematico è Luigi XIV (il Re Sole), attorno al quale ruotava ogni cosa, e la sua celebre frase: "Lo Stato sono io".

È conosciuto anche come "Antico Regime".

Caratteristiche dell'Assolutismo

  • Tutto il potere era concentrato nelle mani del Re.
  • Il potere assoluto del sovrano era considerato di origine divina; il Re rispondeva delle sue azioni solo a Dio.

Fattori che Favorirono il Potere Assoluto del Re

  • I nobili ambivano alle ricchezze della borghesia.
  • La borghesia desiderava il potere dei nobili.
  • Per ottenere protezione e prestigio, la borghesia si avvicinò al Re.
  • La borghesia sosteneva il Re poiché la sua politica economica era a loro favorevole.
  • Le guerre di religione avevano causato morte e distruzione; la popolazione vedeva nel Re l'unica figura in grado di riportare la pace.

Sistema Economico: Il Mercantilismo

Il sistema economico associato all'Assolutismo è il Mercantilismo, noto anche come Colbertismo (dal nome di Jean-Baptiste Colbert). La sua politica economica si basava sulla tutela dell'industria nazionale, sull'incentivo all'esportazione di prodotti trasformati e sull'accumulo di metalli preziosi.

Teorici Sostenitori dell'Assolutismo

  • Jacques Bossuet: Sosteneva che "il potere del re viene da Dio". Nel suo libro "La Politica tratta dalle Sacre Scritture", afferma che Dio è la fonte di ogni potere e che il Re è il suo rappresentante diretto, incarnando la legge divina.
  • Luigi XIV: Nelle sue "Memorie", sosteneva che i re sono scelti da Dio e sono i suoi rappresentanti sulla terra.
  • Thomas Hobbes: Nel suo libro "Leviatano" (o "Leviathan"), argomentava che gli uomini, nello stato di natura, combattono tra loro per gli stessi scopi, rendendo necessario un potere assoluto per garantire l'ordine.

Critici dell'Assolutismo

  • John Locke: Affermava che tutti gli uomini nascono con diritti inalienabili. Sosteneva che il Re non dovesse detenere tutto il potere, poiché ciò violerebbe i diritti umani.

L'Illuminismo

Definizione e Origini

Corrente filosofica, politica e scientifica del XVIII secolo, emersa in Inghilterra e che raggiunse il suo massimo splendore in Francia.

Diffusione dell'Illuminismo

Si diffuse principalmente attraverso i salotti intellettuali (incontri ristretti dove si ascoltavano i filosofi illuministi), i libri e gli opuscoli.

L'Enciclopedia: Simbolo dell'Illuminismo

L'opera più rappresentativa dell'Illuminismo fu l'"Encyclopédie", o "Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri". Consisteva in 17 volumi di testo e 11 volumi di illustrazioni, e fu proibita per i suoi contenuti politici e critici.

Principi Politici

I filosofi illuministi proponevano una divisione dei poteri dello Stato in tre rami: esecutivo, legislativo e giudiziario. Sostenevano che il potere risiedesse nel popolo, il quale sceglieva i propri rappresentanti e, in caso di abuso di potere, aveva il diritto di riprenderselo.

L'obiettivo principale dell'Illuminismo era il benessere del popolo, da raggiungere anche attraverso l'istruzione.

Principali Filosofi Illuministi

  • Voltaire
  • Montesquieu
  • Rousseau
  • Diderot
  • D'Alembert

Si distinguono due principali tendenze: quella razionalista (rappresentata da Voltaire e Montesquieu) e quella naturalista (rappresentata da Rousseau).

Il XVIII secolo è universalmente noto come il Secolo dei Lumi.

Caratteristiche dell'Illuminismo

  • La ragione è lo strumento principale per raggiungere lo sviluppo umano.
  • Ogni fenomeno ha una spiegazione razionale; non c'è spazio per il soprannaturale.
  • Critica delle istituzioni del tempo.
  • Ricerca dell'utile e del pragmatico.
  • Vicinanza alla natura.
  • Orgoglio di appartenere a quest'epoca di progresso.
  • Preoccupazione per la felicità dell'uomo.
  • I nobili e gli intellettuali borghesi frequentavano i salotti e i banchetti.
  • Critica alla Chiesa, spesso veicolata attraverso libri di viaggi esotici e utopie.

Tendenza Razionalista ed Empirista

  • Montesquieu: Sosteneva la separazione dei poteri: il potere legislativo (affidato al Parlamento o a un'assemblea) responsabile di fare le leggi; il potere esecutivo (affidato al monarca) responsabile di farle rispettare; e il potere giudiziario (affidato ai giudici) responsabile di amministrare la giustizia. Le sue idee furono influenzate da John Locke.
  • Voltaire: Diffuse le idee di Isaac Newton. Era un deista e non credeva nell'uguaglianza assoluta delle persone. Proponeva riforme come la soppressione della tortura e della pena di morte, una tassazione più equa e l'abolizione dei dazi doganali interni.

Tendenza Naturalista

  • Jean-Jacques Rousseau: Sosteneva che l'uomo dovesse riavvicinarsi alla natura. Per lui, la legge è l'espressione della volontà generale del popolo e la libertà consiste nel rispetto di tale legge. La sua celebre frase è: "L'uomo è buono per natura, ma la società lo corrompe".

Il Dispotismo Illuminato

Il motto che lo riassume è: "Tutto per il popolo, niente attraverso il popolo".

I sovrani illuminati adottarono alcune idee dell'Illuminismo, ma il loro dispotismo era, di fatto, un assolutismo mascherato.

Tendenze Economiche nel Dispotismo Illuminato

  • Fisiocrazia: Il principale rappresentante fu François Quesnay. Sosteneva che la maggior parte della ricchezza derivasse dalla terra (da cui la centralità della proprietà terriera) ed era contraria ai vincoli economici. Il loro motto era: "Laissez faire, laissez passer" (Lasciate fare, lasciate passare).
  • Liberalismo Economico: Il suo principale rappresentante fu Adam Smith, autore del celebre libro "La ricchezza delle nazioni".

Voci correlate: