Assolutismo e Mercantilismo nel XVII Secolo: Potere, Diritto Divino e Sistemi Economici
Classificato in Scienze sociali
Scritto il in
italiano con una dimensione di 6,92 KB
Teorie e Forme di Politica del Governo nel XVII Secolo
Nel XVII secolo si assiste a una significativa evoluzione nel pensiero umano e nelle strutture di potere.
Il Consolidamento dell'Assolutismo
Il rafforzamento del potere reale e la centralizzazione politica, iniziati nel XV secolo, si conclusero due secoli più tardi con il consolidamento in molti paesi europei di una nuova forma politica: l'Assolutismo. La Francia, sotto Luigi XIV, fu l'esempio più completo della monarchia assoluta.
Per tutto il XVII secolo, la Francia subì diversi periodi di crisi demografica ed economica, conflitti internazionali e momenti di disordini interni che portarono a rivolte, ribellioni e sommosse nella maggior parte del paese. Nonostante ciò, la Francia riuscì a imporre la sua egemonia e divenne la prima potenza europea. Nonostante la crisi demografica, era il paese più popoloso d'Europa ed era anche il più prospero.
Riforme Amministrative e Fiscali
I cambiamenti introdotti da ministri come Richelieu e Colbert nell'amministrazione permisero il pieno controllo dello Stato. Tali riforme includevano:
- La nuova divisione territoriale.
- Le riforme legislative.
- Il nuovo sistema fiscale, che fu una grande fonte di reddito.
Furono introdotte anche riforme nell'esercito, che contribuirono a sviluppare una politica di espansione e l'annessione di nuovi territori. Mentre artigiani e contadini sopportavano una forte pressione fiscale, la nobiltà godeva del privilegio di non pagare le tasse e del diritto di ricevere pagamenti e altri onori, ricoprendo incarichi a corte, riservando banchi in chiesa, ecc. La base della sua ricchezza era la proprietà terriera.
La Giustificazione Teorica: Bossuet e il Diritto Divino
Il Vescovo Bossuet fu il fautore dell'assolutismo politico di Luigi XIV. Secondo le sue teorie, la monarchia era di diritto divino. I re governavano per grazia di Dio, erano i suoi ministri, i suoi luogotenenti in terra. Si riteneva che i monarchi potessero esercitare un potere assoluto e che la loro persona fosse sacra. Il principio di origine divina della monarchia liberava il re dai limiti imposti dall'evoluzione tradizionale della Costituzione dello Stato.
Si riteneva che tutti i diritti individuali fossero solo in usufrutto ai loro sudditi, poiché il re era il legittimo proprietario delle loro vite e proprietà. Questa concezione portava al dispotismo integrale.
Teoria dei Contratti e Jean Bodin
La teoria dei contratti fu sviluppata nei primi anni del XVII secolo dagli scrittori di diritto naturale, i quali si opposero alla teoria assolutista di Jean Bodin. Bodin, nel XVI secolo, aveva creduto che la monarchia assoluta fosse necessaria per mantenere uno Stato ben ordinato.
Il pensiero di Bodin è a volte confuso, a metà tra il medievale e il moderno, oscillando tra vecchie nozioni peripatetiche, prassi e un assolutismo precoce. Egli definisce la sovranità come l'ordine supremo sui cittadini e sui sudditi, senza limiti di legge. Ne consegue che il re è al di sopra della legge, e nessuno ha il diritto di rivolta contro il principe.
Forme Economiche Emergenti
Il Capitalismo
Il Capitalismo è un sistema economico in cui privati e aziende effettuano la produzione e lo scambio di beni e servizi attraverso operazioni che implicano prezzi e mercati. Sebbene abbia le sue origini nell'antichità, lo sviluppo del capitalismo è un fenomeno europeo. Dall'Europa, e in particolare dalla Gran Bretagna, il sistema si è esteso in tutto il mondo. Successivamente, si è affermato un nuovo sistema socio-economico, quello comunista, che divenne l'opposto del capitalismo.
Se vi è un fondatore del sistema capitalista, sarebbe Adam Smith, che fu il primo a descrivere i principi fondamentali che definiscono l'economia capitalista. Gli interessi sociali si trovano nel raggiungimento del massimo livello di produzione dei beni che le persone desiderano possedere.
Il Mercantilismo
Dal XV al XVIII secolo, con l'emergere degli stati nazionali moderni, il capitalismo assunse una forma commerciale, dando vita a un nuovo modello di scambio, noto come Mercantilismo. Questo nuovo capitalismo raggiunse il suo apice in Inghilterra e in Francia.
Il sistema mercantilista si basava sulla proprietà privata e sul ricorso ai mercati come modo per organizzare l'attività economica. A differenza del capitalismo di Adam Smith, l'obiettivo finale del mercantilismo era massimizzare l'interesse dello Stato sovrano (non dei proprietari delle risorse economiche), rafforzando la struttura del nascente Stato-nazione. A tal fine, il governo esercitava il controllo su produzione, commercio e consumo.
Caratteristiche del Mercantilismo
La caratteristica principale del mercantilismo era la preoccupazione per l'accumulo di ricchezza nazionale, materializzata nelle riserve di oro e argento possedute dallo Stato. Ciò significava che la promozione delle esportazioni doveva superare in volume e valore le importazioni, poiché i pagamenti internazionali venivano realizzati con oro e argento. Gli Stati mercantilisti cercavano di mantenere salari bassi per scoraggiare le importazioni, promuovere le esportazioni e aumentare l'afflusso di oro.