Attenzione e Concentrazione nello Sport: Verità e Falsità per la Performance Atletica

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Attenzione e Concentrazione nello Sport: Verità e Falsità

  1. Vero. La prospettiva cognitiva è oggi la più usata per spiegare il fenomeno dell'attenzione nel campo dell'educazione fisica e dello sport.
  2. Vero. Il livello di allerta dell'atleta influenza la capacità di spostare il focus attentivo.
  3. Vero. Le abilità attentive possono essere concettualizzate come esistenti lungo un continuum stato-tratto.
  4. Vero. Per set (o 'set mentale') si intende lo stato mentale di preparazione, attivazione e concentrazione con cui il soggetto si approccia all'esecuzione di una particolare attività sportiva.
  5. Falso. La teoria dello schema propone che ogni movimento motorio venga memorizzato nella memoria sotto forma di uno schema motorio generalizzato.
  6. Vero. Le routine arrivano ad avere una connotazione negativa solo quando l'atleta diventa superstizioso.
  7. Vero. Il controllo visivo è fondamentale per garantire che gli occhi siano diretti verso segnali che non sono correlati all'esecuzione del compito.
  8. Vero. La chiave è mantenere l'input e consentire che parole semplici causino automaticamente la risposta desiderata.
  9. Vero. Due dei test più utilizzati nel settore dell'attività fisica e dello sport sono il test di Stroop e la griglia di concentrazione.
  10. Falso. Alcuni gesti, espressioni facciali, il viavai, le routine di riscaldamento... sono indicatori autentici dello stato d'animo e del livello di concentrazione dell'atleta.
  11. Vero. Lo stile 'ampio-esterno' è il migliore per una valutazione rapida del contesto sportivo.
  12. Falso. Lo stile 'full-house', al contrario, facilita l'analisi della situazione relativa alla pianificazione delle azioni.
  13. Vero. Tutte le persone hanno uno stile attenzionale più marcato, preferito o dominante rispetto ad altri.
  14. Falso. Quando il livello di allerta è basso, il comportamento tende ad essere più goffo, sciatto e inefficiente.
  15. Falso. La mente deve essere considerata un terminale a capacità limitata che può elaborare un solo messaggio alla volta.

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