Augusto di Prima Porta: Iconografia, Propaganda e l'Eredità del Doriforo

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Augusto di Prima Porta: Contesto Storico e Scoperta

1° agosto. La scultura dell'imperatore Ottaviano Augusto Cesare, di autore sconosciuto, fu realizzata per celebrare la sua potenza. Cesare Ottaviano Augusto fu nominato imperatore di Roma nel 27 a.C. dopo aver sconfitto Marco Antonio e Cleopatra nella battaglia di Azio e dopo aver conquistato l'Egitto. Era il nipote di Giulio Cesare, che lo aveva adottato come figlio. Fu un generale di grande importanza e detenne molti titoli che rappresentavano il suo potere. Durante il suo governo nacque Gesù e il mese di agosto fu a lui dedicato dai Romani.

Il suo regno fu un periodo di grande prosperità. La sua morte avvenne nel 14 d.C. e gli succedette Tiberio, suo figliastro, figlio di Livia. La statua originale in bronzo è andata perduta, ma la copia in marmo che possediamo fu ritrovata negli scavi della Casa di Livia a Prima Porta, vicino Roma, nel 1863.

L'immagine scolpita fu commissionata dal Senato di Roma. Copie di essa venivano inviate alle province dell'Impero per rafforzare nelle popolazioni il senso di obbedienza al sovrano. È una chiara prova di conquista e sottomissione, ma anche un perfetto esempio di campagna politica di propaganda imperiale.

Iconografia e Stile dell'Augusto di Prima Porta

La Postura e l'Abbigliamento (Punto 3)

L'immagine dell'imperatore è una scultura che lo ritrae a piedi nudi, su un piedistallo, vestito di una tunica e di una corazza muscolare scolpita con rilievi. Indossa anche un paludamentum (mantello da generale) che circonda la vita e avvolge il braccio sinistro, creando una diagonale. Il braccio destro è leggermente alzato ed esibisce un atteggiamento di sicura autorità.

Sotto la gamba destra si trova la figura di Cupido che cavalca un delfino. Questo è un espediente usato dallo scultore per contribuire a sostenere l'enorme peso della composizione marmorea. Nelle proporzioni, la statua riprende il modello classico greco del Doriforo di Policleto, in particolare nell'uso del famoso contrapposto: il busto è mantenuto dritto, mentre il fianco destro è sollevato e la gamba sinistra è flessa.

Ritratto Psicologico e Realismo

Il volto dell'imperatore non riflette una bellezza ideale, ma mostra i suoi tratti somatici individuali, sebbene ringiovaniti, ottenendo un ritratto psicologico in cui si mescolano autorità e umanità. Questo realismo si nota anche nelle pieghe più realistiche dell'abbigliamento e negli accessori, e nell'attento e dettagliato lavoro dei rilievi della corazza. Tutto questo lavoro non è presente nella parte posteriore, poiché, come d'uso, l'immagine era destinata a essere posizionata contro una parete. Originariamente, il marmo era totalmente policromo, con colori vivaci come il rosso e il blu.

Simbolismo e Propaganda Militare (Punto 4)

La statua rappresenta l'imperatore Augusto nel suo abbigliamento militare di generale romano, nell'atto di incitare le sue legioni di soldati. Sculture di questo tipo hanno la funzione di glorificare la figura principale dell'imperatore e sono tipiche dello stile di propaganda dell'arte imperiale romana.

I rilievi della corazza (lorica) raffigurano scene con divinità e la storia militare del personaggio. Si evidenziano, ai lati del plastron, la rappresentazione delle due province pacificate sotto il dominio di Augusto:

  • Britannia (a sinistra)
  • Gallia (a destra)

Nella parte superiore sono raffigurati il cielo, Sol (il sole) e Aurora (il giorno). C'è anche l'immagine del figliastro Tiberio che recupera le insegne dai Parti, e nella parte inferiore della corazza, Diana e Apollo, divinità protettrici della casa imperiale.

Nell'originale in bronzo, il personaggio indossava i sandali. Invece, la copia in marmo, realizzata dopo la sua morte da sua moglie Livia, lo volle rappresentare a piedi nudi; un dettaglio che suggerisce che il defunto fosse già nell'Olimpo. L'immagine di Cupido a cavallo di un piccolo delfino rimanda alla figura di Afrodite greca e indica l'origine divina di Cesare.

Confronto Stilistico: Augusto e il Kouros di Anavysos

Il Kouros di Anavysos è una scultura greca risalente al 510-500 a.C., in stile greco arcaico, mentre l'Augusto di Prima Porta è una scultura romana del 20 a.C. (per l'originale in bronzo) e del 14 d.C. (per la copia in marmo).

A prima vista, possono sembrare entrambe opere commemorative: la scultura greca commemora la morte di un giovane atleta (Kroisos) caduto in battaglia, mentre quella romana commemora la vita e il potere di un grande imperatore, Ottaviano Augusto.

Riguardo all'aspetto formale, sono due chiari esempi che permettono di confrontare l'evoluzione della scultura dal periodo arcaico fino all'epoca della Roma imperiale:

  1. Kouros Arcaico: Si presenta come una scultura rigida e ieratica, con la gamba avanzata, il sorriso arcaico, gli occhi a mandorla e i capelli ricci.
  2. Augusto Imperiale: Mostra l'uso della naturalezza, della realtà e del contrapposto. Nonostante il volto dell'Imperatore non rifletta l'ideale di bellezza assoluta, i suoi tratti somatici individuali realizzano un ritratto psicologico in cui l'autorità e l'umanità si mescolano.

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