Azione, Processo e Competenza nel Diritto Processuale Civile Brasiliano

Classified in Diritto & Giurisprudenza

Written at on italiano with a size of 13,71 KB.

Teorie dell'Azione

Teoria Immanentista (o Classica, o del Diritto Civile)

Sostiene che l'azione esiste se esiste il diritto. L'azione segue la natura del diritto (pubblico o privato). È come se l'azione fosse immanente al diritto. Questa teoria entra in crisi quando il giudice rigetta la domanda nel merito, dichiarando l'inesistenza del diritto.

Teoria dell'Azione come Diritto Autonomo e Concreto

Si distingue il diritto materiale (esercitabile verso il convenuto) dal diritto di agire (verso lo Stato). Poiché oggi l'azione è considerata un diritto soggettivo pubblico, questa teoria è superata perché legata alla concretezza del diritto materiale.

Teoria dell'Azione come Diritto Autonomo e Astratto (Degenkolb e Plósz)

Non è necessaria l'esistenza concreta del diritto materiale per agire davanti al Giudice statale. Basta la sua affermazione in astratto (ipotetica). Prevale oggi.

Teoria Eclettica dell'Azione (Liebman)

È quella prevalente in Brasile. Consiste nella teoria precedente, più le seguenti tre condizioni per il regolare esercizio del diritto di azione:

  1. Possibilità giuridica della domanda: la pretesa deve essere ammessa, in astratto, dall'ordinamento giuridico.
  2. Legittimazione ad causam delle parti: soggetti qualificati ad apparire nel rapporto processuale come attore (attiva) o convenuto (passiva). La legittimazione può essere:
    • Ordinaria (art. 6 CPC): agire in nome proprio per un diritto proprio.
    • Straordinaria (sostituzione processuale): quando qualcuno agisce in nome proprio per un diritto altrui (es. azioni collettive, sindacati).
  3. Interesse ad agire (interesse processuale): sussiste quando sono presenti la necessità (non poter ottenere il bene della vita senza l'intervento del giudice) e l'utilità/adeguatezza (il provvedimento richiesto è idoneo a soddisfare l'interesse).

In mancanza di una di queste condizioni, il processo si estingue per carenza d'azione. Tutte e tre le condizioni devono essere presenti simultaneamente, altrimenti si avrà una sentenza di rigetto in rito (senza risoluzione del merito) per carenza d'azione (art. 267, VI CPC/73). Le condizioni dell'azione sono requisiti per il regolare esercizio del diritto d'azione; la loro mancanza configura la carenza d'azione.

Domanda vs. Richiesta (Merito)

La domanda è ciò che si chiede al giudice, il provvedimento giurisdizionale; il merito è il bene della vita che si intende ottenere.

  • Domanda immediata: il provvedimento giurisdizionale richiesto.
  • Domanda mediata: il bene della vita che si vuole ottenere attraverso quel provvedimento.

Si ha estinzione del processo senza risoluzione del merito quando la domanda non viene esaminata nel suo contenuto (sentenza processuale o in rito). Si forma solo il giudicato formale, che impedisce la discussione nello stesso processo, ma ammette la riproposizione della domanda una volta corretto il vizio formale.

Se la domanda è decisa nel merito (accolta o rigettata), la sentenza diventa definitiva e passa in giudicato materiale, non potendo più essere discussa né nello stesso né in altro processo.

Istanza Processuale vs. Domanda di Merito

  • L'istanza processuale è rivolta al processo, è dunque il diritto processuale che governa la vita del procedimento, è la sequenza di atti, la strada da percorrere. (Esempi: citazione del convenuto; riunione di cause; eccezione di incompetenza; designazione di udienza; fissazione di termine; ammissione di testimoni).
  • La domanda di merito (o sostanziale) è diretta al merito della causa, alla pretesa. Riguarda il bene della vita, dunque il diritto materiale. (Esempi: condanna del convenuto; dichiarazione di nullità di un negozio giuridico; transazione; sentenza costitutiva).

Formazione del Processo

Il processo inizia con il deposito della petizione iniziale (art. 263 CPC/73).

Struttura Giudiziaria (Esempio Brasile): Stato -> Comarca -> Vara (Tribunale) | Giustizia Federale -> Sezione Giudiziaria -> Vara Federale

La costituzione del rapporto processuale avviene con il primo provvedimento positivo del giudice (es. ordine di citazione) - art. 263 CPC/73. Tuttavia, gli effetti sostanziali e processuali per il convenuto si producono solo dopo la sua valida citazione (art. 219 CPC/73).

Presupposti Processuali

Presupposti Processuali di Esistenza:

  • Domanda Giudiziale (Petizione Iniziale)
  • Organo Giurisdizionale Investito della Potestà
  • Valida Citazione (requisito prevalente; si ammettono eccezioni in cui il merito può essere giudicato senza citazione del convenuto, es. art. 285-A CPC/73, o in casi specifici come provvedimenti monitori).

Presupposti Processuali di Validità (o Sviluppo) e Condizioni dell'Azione (cfr. art. 267 CPC/73):

  • Condizioni dell'Azione (vedi sopra: possibilità giuridica, legittimazione, interesse ad agire)
  • Presupposti di costituzione e di sviluppo valido e regolare del processo:
    • Volontà delle parti rispetto alla domanda: Se vi è desistenza dall'azione prima della costituzione del convenuto, il processo si estingue senza risoluzione di merito. Dopo la costituzione del convenuto, è necessario il suo consenso per l'estinzione (art. 267, § 4º CPC/73). L'abbandono della causa (unilaterale per oltre 30 giorni, bilaterale per oltre un anno) porta all'estinzione senza risoluzione di merito.
    • Competenza del giudice: È la misura della giurisdizione attribuita dalla legge a un determinato organo giudiziario.
      • Incompetenza Assoluta (per materia, persona o funzione): Deve essere dichiarata d'ufficio dal giudice in qualsiasi momento e grado di giurisdizione. Impedisce lo sviluppo valido e regolare del processo. La decisione viziata può essere impugnata con azione rescissoria.
      • Incompetenza Relativa (per valore o territorio): Ammette la proroga della competenza se il convenuto non la eccepisce tramite eccezione entro 15 giorni (art. 305 CPC/73). Impedisce lo sviluppo valido e regolare solo se eccepita.
    • Imparzialità del giudice: Assenza di cause di impedimento o sospetto (art. 134 e 135 CPC/73).
    • Capacità di essere parte: Persone fisiche, giuridiche ed enti privi di personalità giuridica (es. condominio, nascituro, massa fallita).
    • Capacità processuale: Idoneità a compiere atti processuali autonomamente (o essere debitamente rappresentati/assistiti se incapaci).
    • Capacità postulatoria: (art. 133 CF) - di regola, esclusiva dell'avvocato.
  • Presupposti Processuali Negativi: La loro presenza impedisce una decisione di merito.
    • Cosa giudicata (Giudicato materiale): Il nuovo processo identico sarà estinto senza risoluzione di merito.
    • Litispendenza: Stessa causa pendente davanti ad altro giudice. Il secondo processo sarà estinto senza risoluzione di merito.
    • Perenzione (Abbandono Reiterato): Se l'attore abbandona la causa per tre volte, alla quarta proposizione identica, il giudice può dichiarare la perenzione, estinguendo il processo senza risoluzione di merito.
  • Regolarità Procedurale: La procedura è l'insieme degli atti processuali da compiere secondo la legge (forma, tempi, sequenza). Il rispetto delle norme procedurali evita irregolarità che possono ostacolare la decisione di merito. Conoscere la procedura è essenziale per la partecipazione effettiva delle parti e per il contraddittorio.

Passaggi per Determinare il Giudice Competente (Esempio Brasile)

  1. Verificare se la competenza originaria è del STF (art. 102 CF) o del STJ (art. 105 CF).
  2. Verificare se la causa rientra nella competenza delle Giustizie Speciali (Lavoro, Elettorale, Militare).
  3. Verificare se la competenza è della Giustizia Federale Comune (art. 108 e 109 CF).
  4. Se nessuna delle precedenti, la competenza è della Giustizia Statale Comune (residuale).
  5. Determinare il foro competente secondo le regole territoriali (art. 94-100 CPC/73).
  6. Identificare la 'Vara' (ufficio giudiziario) competente.

Cause di Estinzione del Processo Senza Risoluzione di Merito (Art. 267 CPC/73)

  1. Rigetto della petizione iniziale (art. 295 CPC/73): Petizione inetta. (Nota: L'art. 269 CPC/73 prevede risoluzione di merito in caso di pronuncia su decadenza o prescrizione).
  2. Abbandono bilaterale della causa: Processo fermo per più di un anno.
  3. Abbandono unilaterale della causa: Attore inerte per più di 30 giorni.
  4. Assenza dei presupposti processuali di esistenza e validità.
  5. Perenzione, litispendenza o cosa giudicata.
  6. Assenza delle condizioni dell'azione (possibilità giuridica, legittimazione ad causam, interesse ad agire).
  7. Convenzione d'arbitrato (clausola compromissoria o compromesso).
  8. Desistenza dall'azione da parte dell'attore (con consenso del convenuto se già costituito).
  9. Intrasmissibilità dell'azione per morte della parte (art. 267, IX CPC/73), se il diritto è intrasmissibile. Se trasmissibile, il processo viene sospeso per l'abilitazione dei successori.
  10. Confusione tra attore e convenuto.
  11. Altri casi previsti dalla legge.

Cause di Estinzione del Processo Con Risoluzione di Merito (Art. 269 CPC/73)

  1. Accoglimento o rigetto della domanda nel merito.
  2. Riconoscimento della fondatezza della domanda da parte del convenuto (autocomposizione per sottomissione).
  3. Transazione tra le parti (autocomposizione).
  4. Pronuncia sulla decadenza o prescrizione.
  5. Rinuncia al diritto su cui si fonda l'azione da parte dell'attore (autocomposizione per rinuncia).

Sospensione del Processo

È una parentesi nel corso del processo che impedisce il compimento di atti processuali, salvo quelli urgenti. Si classificano in:

  • Proprie: Paralizzano l'intero procedimento (salvo atti urgenti).
  • Improprie: Causano una deviazione, fermando solo il corso principale per risolvere una questione pregiudiziale.

Competenza Giurisdizionale

Può essere internazionale o interna.

  • Internazionale: Riguarda i limiti della giurisdizione brasiliana rispetto a quella straniera (art. 88 e 89 CPC/73).
  • Interna: Riguarda la ripartizione del potere giurisdizionale tra i vari giudici brasiliani.

Criteri di Determinazione della Competenza Interna:

  1. Oggettivo: Basato sulla materia (natura della causa, es. Giustizia del Lavoro) o sul valore della causa (es. Juizados Especiais Cíveis - 40 salari minimi statali, 60 federali).
  2. Funzionale: Basato sulla funzione del giudice nel processo. Può essere verticale (tra gradi di giurisdizione: primo grado, appello, ricorsi superiori) o orizzontale (es. atti di cooperazione come le rogatorie).
  3. Territoriale: Basato sul luogo (foro).
  4. Personale (Ratione Personae): Basato sulla qualità delle parti (es. criterio principale per definire la competenza della Giustizia Federale, art. 108 e 109 CF).

Motivi di Modifica della Competenza

Riguardano solo la competenza relativa (territoriale e per valore)!

  1. Proroga legale (inerzia del convenuto): Se l'incompetenza relativa non è eccepita dal convenuto entro 15 giorni tramite eccezione (art. 304 e 305 CPC/73), la competenza del giudice adito viene prorogata (convalidata).
  2. Connessione (art. 103 CPC/73): Si verifica quando due o più cause hanno in comune l'oggetto (petitum) o la causa petendi. I processi vengono riuniti davanti al giudice prevenuto. (Se le cause sono identiche in tutti e tre gli elementi - parti, petitum, causa petendi - si ha litispendenza o cosa giudicata).
  3. Continenza (art. 104 CPC/73): Tipo specifico di connessione. Si verifica quando vi è identità di parti e causa petendi, ma l'oggetto di una causa è più ampio e comprende quello dell'altra. Riunione davanti al giudice prevenuto.
  4. Prevenzione (art. 106 CPC/73): Criterio per determinare quale giudice, tra quelli ugualmente competenti, debba decidere le cause connesse o continenti. È prevenuto il giudice che ha ordinato per primo la citazione (o ha ricevuto per primo il protocollo). Se i fori sono diversi, conta la data della citazione valida (art. 219 CPC/73).
  5. Proroga volontaria (Foro di elezione): Le parti scelgono contrattualmente un foro diverso da quello legale. Ammessa solo per competenza relativa (territorio e valore) e in specifiche circostanze (art. 111 CPC/73).

La ragione principale per la riunione dei processi per connessione o continenza è evitare decisioni contrastanti e favorire l'economia processuale.

Entradas relacionadas: