Biografia e Opera di Ángel González: Poesia tra Intimismo e Impegno Sociale
Classified in Lingua e Filologia
Written at on italiano with a size of 3,78 KB.
Biografia di Ángel González
Ángel González (Oviedo 1925 - Madrid 2008) è stato un poeta spagnolo la cui infanzia fu profondamente segnata dalla morte del padre, dall'omicidio di uno dei suoi fratelli durante la guerra civile e dall'esilio di un altro. Studiò giurisprudenza presso l'Università di Oviedo e giornalismo a Madrid. A Barcellona lavorò come caporedattore per alcune case editrici. Nel 1956 pubblicò il suo primo libro, Aspero Mondo, frutto della sua esperienza di figlio della guerra. Dopo il suo secondo libro, Senza Speranza, con Convinzione, si unì al gruppo di poeti noto come Generazione del '50 o Generazione di Mezzo Secolo.
Tenuto diverse conferenze come professore invitato in varie università degli Stati Uniti. Nel 1993 sposò Susan Rivera. Lavorò presso l'Università del New Mexico come docente di Letteratura spagnola contemporanea, posizione da cui andò in pensione. Nel 1996 fu eletto membro della Reale Accademia della Lingua Spagnola.
González collaborò con alcuni cantanti, un tenore e un fisarmonicista.
Nel 2008 morì a Madrid a causa dell'insufficienza respiratoria cronica di cui soffriva.
Caratteristiche dell'Opera di Ángel González
La sua opera è una miscela di intimismo e poesia sociale con un particolare tocco ironico caratteristico, e si avvicina agli affari di tutti i giorni e allo slang urbano. Il passare del tempo e i temi dell'amore e civili sono le tre ossessioni che si ripetono in tutta la sua poesia, ma con un retrogusto malinconico ottimista. Il suo linguaggio è sempre puro, accessibile e trasparente e si distilla in un fondo etico di dignità umana e di fratellanza, che spazia tra solidarietà e libertà.
Riflessioni Esistenziali nella Poesia di Ángel González
In questa poesia, il poeta prende le distanze in modo riflessivo dal proprio nome, come qualcosa di temporaneo, per arrivare a ciò che è veramente essenziale: un essere perso nell'esistenza nel cammino antico della carne. Sensazione di estraneità al segno configuratore della propria identità, in cui Ángel González fluttua alla deriva e vive in un posto strano. Il poeta è visto come il risultato finale dell'evoluzione della storia, la potenza umana che si è incorporata. Il poeta è il detrito, il risultato del dolore e del naufragio, l'ultimo pezzo marcio, spazzatura inutile... che alza le ali, senza speranza, ma con tenacia su un sentiero che non conduce in nessun luogo e a nessuna salvezza possibile. Tuttavia, il poeta, simbolo che si erge desolato nel fallimento e nella delusione, trova una forza titanica che ci spinge a restare in piedi orgogliosi nella sconfitta. Il respiro poetico esistenziale, la chiarezza e la trasparenza, fanno di questa poesia una luce del portico di questo inno alla dignità umana, senza dei, senza salvezza, ma con ostinazione sufficiente a resistere alla forza dello scoraggiamento folle.
Analisi Stilistica e Tematica
Nella poesia si evidenziano il tono colloquiale, il linguaggio senza iperboli e l'antifrasi finale dei versi culminanti scoraggiati, ma pieni di luce che brilla nei nostri tentativi. La poesia continua a essere piena di tragica ironia ed è proprio a causa dello scoraggiamento, del fallimento, della sconfitta, che l'uomo solo e orfano, può ottenere la sua forza per resistere alla terribile lotta, senza Dio o niente che dia un senso all'esistenza a priori. Siamo di fronte a un esistenzialismo fatalista e l'ansia è presentata senza enfasi drammatica, in modo colloquiale e trasparente. Ci identifichiamo con il senso desolato del poeta e partecipiamo, simbolicamente illuminati, alla sua resistenza tanto inutile quanto tenace.