Cadice 1812: La Costituzione Spagnola e la Formazione dei suoi Giudici
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Cadice e la Costituzione del 1812
Il Processo di Formazione della Costituzione
Mentre in Spagna si sviluppa la guerra d'indipendenza, si formano due poteri: il potere del funzionario francese, José Bonaparte, che governa basandosi sulla Costituzione di Bayonne; e il potere del popolo, rappresentato da enti locali e provinciali che si riuniscono in un incontro presieduto da Floridablanca, in nome di Ferdinando VII. La Giunta Centrale Suprema ha due obiettivi principali:
- Organizzare la resistenza contro l'invasore francese.
- Riformare l'antico regime.
L'invasione delle truppe napoleoniche in Andalusia costringe la Giunta a rifugiarsi prima a Siviglia e poi a Cadice. Incapace di condurre efficacemente la guerra, decide di sciogliersi e di consegnare il potere a un Consiglio di Reggenza, che indire le elezioni per l'Assemblea Costituente.
Formazione dei Giudici
Il 24 settembre 1810 si apre a Cadice l'Assemblea Costituente, formata da 300 deputati, rappresentanti di tutte le comunità spagnole e delle colonie americane. Comprendeva membri del clero, avvocati, funzionari pubblici e deputati, ed era caratterizzata da tre correnti ideologiche:
- Assolutisti: sostenitori del ritorno di Ferdinando VII, desiderosi di ripristinare i privilegi della nobiltà e del clero.
- Moderati: seguaci di un dispotismo illuminato, intenzionati ad attuare riforme dall'alto, collaborando con la borghesia.
- Liberali: influenzati dalla Rivoluzione francese, volevano porre fine all'Ancien Régime e stabilire uno Stato liberale basato sulla sovranità nazionale e sulla separazione dei poteri. Rappresentavano la piccola borghesia, pur essendo una minoranza.
Il Lavoro dei Tribunali di Cadice
I membri dell'Assemblea si prefiggevano due obiettivi principali:
- Porre fine all'Ancien Régime.
- Porre le basi di un nuovo regime sociale, attraverso riforme economiche e politiche.
Riforme economiche e sociali: abolizione dei privilegi della nobiltà, soppressione del diritto di primogenitura, abolizione del Tribunale della Santa Inquisizione, soppressione delle corporazioni e decreti a favore della libertà economica (capitalismo). Si attuò anche una timida confisca di beni ecclesiastici.
Riforme politiche: la promulgazione della Costituzione del 19 marzo 1812, nota come La Pepa, che istituisce un modello di Stato liberale basato sulla sovranità nazionale e sulla separazione dei poteri.
Costituzione del 1812
Caratteristiche
Divisione dei Poteri
Potere Esecutivo: affidato al Re, con poteri limitati e sotto il controllo dei ministri e delle Cortes. Il Re aveva il potere di veto sulle leggi.
Potere Legislativo: esercitato da un'unica camera (unicamerale), eletta ogni due anni a suffragio universale.
Potere Giudiziario: affidato ai tribunali.
La Costituzione prevedeva una Dichiarazione dei diritti e delle libertà, garantendo l'uguaglianza davanti alla legge, l'inviolabilità del domicilio, la libertà di stampa e di espressione, ecc. Lo Stato era confessionale, con il cattolicesimo come religione ufficiale.
Forma di governo: Monarchia costituzionale.
Funzioni delle Cortes
Le Cortes avevano il potere di:
- Fare le leggi.
- Votare sui bilanci.
- Intervenire nella successione al trono.
- Approvare i trattati internazionali.
- Comandare l'esercito.