Caratteristiche Fondamentali dei Testi Umanistici: Studio e Saggio a Confronto
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Caratteristiche dei Testi Umanistici
- Tendenza all'astrazione, affrontando il regno delle idee e delle opere che queste generano.
- Natura speculativa, leggi non verificabili sperimentalmente. Si basa principalmente sul puro pensiero teorico e sul ragionamento logico.
- Apertura al dibattito continuo.
- Presenza di aspetti soggettivi, ideologici e pragmatici.
Funzioni del Linguaggio e Discorso
- Le funzioni del linguaggio referenziale e metalinguistica sono molto rilevanti, insieme alla funzione conativa (non essendo verità categoriche, l'emittente cerca il nostro impegno verso le sue affermazioni), e, nei testi di saggistica, alle funzioni espressiva e poetica.
- Discorso: Predominano le modalità dell'argomentazione e dell'esposizione. Conformi allo schema strutturale di base: introduzione - sviluppo - conclusione. In ogni caso, si possono scegliere diverse modalità di progressione tematica: induttiva (dal particolare al generale), deduttiva (dal generale al particolare), problema-soluzione, causa-effetto.
- Si distinguono due sottogeneri fondamentali: lo studio e il saggio.
Studio vs. Saggio: Caratteristiche Differenziali
- Unitarietà tematica (lo studio è limitato a un tema perfettamente delimitato) / Varietà tematica (il saggio è pura riflessione, libero di divagare e trattare temi e idee inaspettate).
- Atteggiamento obiettivo (lo studio è un'indagine approfondita che si propone di giungere a conclusioni) / Atteggiamento soggettivo (il saggio è un genere aperto alla controversia che offre una visione personale, originale e creativa, senza tentare di imporsi come verità).
- Completezza (lo studio si avvicina al soggetto da tutte le prospettive possibili di analisi per giungere a conclusioni definitive) / Scopo del saggio: suggerire al lettore nuove prospettive sul problema e provocare la riflessione.
- Precisione terminologica e rispetto delle convenzioni metodologiche (studio) / Struttura libera e aperta, volontà di stile letterario (saggio).
- Pubblico specializzato (studio) / Pubblico ampio (saggio), richiede semplicità espositiva e piacevolezza di lettura piuttosto che rigore.
Aspetti Morfosintattici
- Prevalenza della modalità enunciativa (studio) / Varietà di modalità, con presenza di esclamazioni e domande retoriche (saggio).
- Sia lo studio che il saggio sono caratterizzati dall'abbondanza di sostantivi astratti. Questi sostantivi sono talvolta neologismi creati tramite procedure come:
- Derivazione da aggettivi con suffissi come -ità, -ezza, -anza, -enza (es. falsificabilità, assertività, ecc.).
- Prevalenza dell'aggettivazione specificativa nello studio / Importanza degli aggettivi esplicativi e valutativi nel saggio.
- Data la natura dei contenuti trattati, abbondano i verbi di opinione e di pensiero sia nello studio sia nel saggio. Tuttavia, l'uso del verbo presenta peculiarità in ciascun genere:
- Prevalenza dell'indicativo (studio) / Maggiore varietà di modi verbali nel saggio, data la sua natura soggettiva.
- Presenza dell'imperativo e, soprattutto, del congiuntivo esortativo nel saggio per coinvolgere il lettore.
- Uso del plurale di modestia (studio) / Uso frequente della prima persona singolare o del plurale sociativo nel saggio (es. analizziamo, vediamo).
- È caratteristico dello studio l'uso di procedure sintattiche (simili a quelle del testo scientifico-tecnico) per mascherare il soggetto enunciatore.
- Ricerca della chiarezza sintattica nello studio (subordinate causali, finali, consecutive; costruzioni esplicative; periodi brevi; connettivi logici; segnali discorsivi, ecc.) / Il saggio ha piena libertà stilistica a livello sintattico, a seconda delle intenzioni dell'autore.
- Presenza di risorse stilistiche nel saggio.
Aspetti Lessico-Semantici
- Presenza di tecnicismi, soprattutto nello studio, ma anche nel saggio.
- Abbondanza di citazioni da altri autori e testi.
- Presenza nel saggio di figure retoriche con funzione argomentativa.
- Uso di artifici stilistici nel saggio.