Classi Sociali e Struttura della Società Spagnola nel XIX Secolo
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La Società Spagnola del XIX Secolo: Strutture e Dinamiche
Il Blocco Dominante: Fusione di Aristocrazia e Borghesia
L'identificazione progressiva economica tra i due gruppi – i proprietari terrieri, i legami con i governi liberali, i matrimoni misti e l'acquisizione di titoli di nobiltà – completò il processo di fusione tra le famiglie del blocco dominante. Questa integrazione tra il "nome aristocratico" e i "principi di denaro" fu anche un approccio ideologico basato sui valori del progresso, della libertà individuale, dell'ordine morale e di un rigoroso cattolicesimo puritano.
La Classe Media: Piccola Borghesia e Professionisti
La classe media consisteva principalmente della piccola borghesia, dei proprietari di imprese familiari (commercianti, piccoli commercianti di tessuti e generi alimentari) che sostituirono le vendite tradizionali e le professioni itineranti, legate al settore editoriale e topografico, e che gestivano piccole fabbriche di prodotti di consumo. In questo gruppo erano inclusi anche funzionari, ufficiali dell'esercito e giornalisti. Essi furono il gruppo più attivo nei comitati rivoluzionari emersi nelle città per tutto il XIX secolo. Separata dalla classe medio-alta per mentalità, status e diritti, si evolse verso un atteggiamento più democratico. Essendo esclusi dal sistema censitario, furono i principali promotori del sistema repubblicano, del federalismo o del radicalismo laico e clericale, e furono gli artefici della loro opposizione ai gruppi dominanti.
Le Classi Lavoratrici Urbane: Artigiani e Proletariato Industriale
Le classi lavoratrici urbane, dato il basso livello di industrializzazione, erano composte da artigiani e lavoratori legati al commercio, a piccole imprese, e da un gran numero di donne impiegate nei servizi domestici. La classe operaia industriale, il proletariato, ancora una minoranza nella seconda metà del secolo, si concentrava a Barcellona (industria del cotone) e in Vizcaya (acciaio). La continua instabilità lavorativa, la mancanza di prestazioni sociali (per infortuni, invalidità e vecchiaia), il sovraffollamento e l'accattonaggio segnarono il ritmo quotidiano della lotta per la vita nel mondo urbano.
La Popolazione Rurale e il Proletariato Agricolo
Per la maggior parte del diciannovesimo secolo, la popolazione era rurale e la situazione dei piccoli proprietari, affittuari o braccianti rimase invariata con la dissoluzione dei manieri, poiché la struttura della proprietà non era cambiata. La politica di disvincolo (o desamortización), non solo non li beneficiò, ma non impedì loro di perdere la proprietà comunale. La crescita della popolazione aggravò la situazione, aumentando il numero di contadini senza terra. Il proletariato agricolo (operai e braccianti) fu il gruppo più numeroso della società spagnola del diciannovesimo secolo, soprattutto a sud del Tago, il che spiega la forte risposta sociale dei contadini andalusi, guidati dall'idea di distribuzione della terra e influenzati da democratici e repubblicani, sostenitori della riforma sociale.