La Classificazione delle Opere di Aristotele: Scritti, Metafisica e Quadro delle Scienze
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Gli Scritti di Aristotele: Acroamatici ed Essoterici
Gli scritti di Aristotele si dividono in due categorie principali:
- Scritti Acroamatici (o Esoterici): Scritti per l'insegnamento (appunti per le lezioni).
- Scritti Essoterici: Scritti in forma dialogica, destinati al pubblico (miti). Gli scritti essoterici ripresero la forma e gli argomenti del suo maestro (Platone), concepiti come testi per un gruppo più vasto. Erano precisati più in dettaglio e in forma (esposizione letteraria, ripetizioni, contraddizioni), ma di essi restano poche testimonianze.
Gli scritti acroamatici cominciarono a essere conosciuti solo nel I secolo a.C., quando furono pubblicati da Andronico di Rodi. Nasce così il problema del rapporto esistente tra i dialoghi (essoterici) e i trattati scolastici (acroamatici). Nei trattati scolastici, il pensiero del filosofo appare perfettamente sistematico e definito.
La Struttura delle Opere Acroamatiche
Le opere acroamatiche (esoteriche) si dividono in più parti:
- La Logica: È la disciplina che studia il pensiero dal punto di vista della sua forma e non dei contenuti.
- La Metafisica (Filosofia Prima): I libri che stanno dopo quelli della Phýsis (Fisica). In queste opere, Aristotele tratta della filosofia prima, ovvero lo studio generale dell'essere.
- Fisica, Matematica e Scienze Umane: L'astrazione costruita sulla fisica.
- Etica, Politica, Poetica.
La Concezione Aristotelica della Filosofia
Aristotele non accetta la differenza tra due mondi (la dottrina platonica), pensando che l'essere stia già nella phýsis. Egli fissa invece lo scopo della filosofia nella conoscenza disinteressata del reale e vede il filosofo come un sapiente.
Aristotele ritiene che la filosofia, intesa come la Metafisica, si differenzi dalle altre scienze solo perché essa s'interroga sull'essere o sulla realtà in generale, studiando l'essere in quanto tale (la Filosofia Prima). Così concepita, la filosofia appare come l'anima unificatrice e organizzatrice delle scienze, in quanto ne studia il fondamento.
In Aristotele c'è la tendenza a organizzare il discorso filosofico in un sistema chiuso. Egli concepisce la filosofia come una speculazione rigorosamente razionale e specialistica (dimostrando la sua passione per la matematica e le scienze naturali).
Il Quadro delle Scienze Aristoteliche
Aristotele classifica le scienze in base all'oggetto, allo scopo e al metodo:
Le Scienze Teoriche
(Matematica, Fisica e Metafisica)
- Oggetto: Il necessario.
- Scopo: La conoscenza disinteressata della realtà.
- Metodo: Quello dimostrativo.
Le Scienze Pratiche
(Etica e Politica)
- Oggetto: Il possibile.
- Scopo: L'orientamento dell'agire.
- Metodo: Un tipo di ragionamento non dimostrativo.
Le Scienze Poietiche
(Arti belle e Tecniche)
- Oggetto: Il possibile.
- Scopo: La produzione di opere e la manipolazione di oggetti.
- Metodo: Un tipo di ragionamento non dimostrativo (come nelle scienze pratiche).