Classificazione degli Organi Amministrativi: Funzioni, Territorio e Struttura
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Esistono numerosi criteri per classificare gli organi amministrativi, indipendenti e autonomi l'uno dall'altro. I più importanti sono i seguenti:
Dal punto di vista funzionale:
- Gli organi di gestione, chiamati anche organi di attività, sono quelli la cui unica o principale funzione è la dichiarazione di intenti, ovvero l'adozione di decisioni e risoluzioni. Questi organi sono caratterizzati e vincolati dal principio di gerarchia. Esempio: il sindaco, i ministri.
- Gli organi consultivi hanno una funzione esclusivamente o prevalentemente costituita dal rilascio di pareri o giudizi. Servono a tutelare il know-how specifico dell'Amministrazione Pubblica (AP). Praticamente in ogni settore amministrativo esistono organismi consultivi creati dalla legge. Esempio: il Consiglio dei Ministri (in alcune funzioni), il Consiglio di Stato.
- La funzione degli organi di vigilanza è quella di esprimere atti di controllo sull'attività degli organi in funzione. Esempio: la Corte dei Conti, i revisori dei conti comunali.
Dal punto di vista territoriale:
- Gli organi centrali sono quelli che hanno giurisdizione su tutto il territorio dell'Amministrazione Pubblica (AP) a cui appartengono (nazionale, regionale o autonomo). Esempio: un ministero centrale.
- Gli organi periferici sono quelli la cui competenza è limitata (o ridotta) a una parte del territorio dell'Amministrazione Pubblica (AP) a cui appartengono. Esempio: le delegazioni provinciali.
Dal punto di vista strutturale:
- Gli organi individuali (o monocratici) sono quelli in cui la titolarità di un organo è attribuita a un singolo individuo. Esempio: il cancelliere, il sindaco, il presidente del Consiglio di Amministrazione (CdA). Sono caratterizzati da maggiore agilità decisionale.
- Gli organi collegiali sono quelli in cui la titolarità dell'organo corrisponde a una pluralità di individui disposti orizzontalmente, che cooperano. Esempio: il Consiglio Direttivo. La loro creazione è meno comune, poiché la deliberazione è più complessa e potenzialmente più costosa, ma le loro sessioni decisionali sono spesso più importanti. Il loro regime è molto particolare, in quanto la deliberazione deve avvenire secondo una procedura che integra la volontà dei membri che lo compongono. Il loro schema di base si trova negli articoli da 22 a 27 della Legge 30/1992, uno schema integrato da quanto prescritto dalla LOFAGE e dalla Legge sul Governo. È inoltre integrato dalle prescrizioni delle leggi regionali (per le amministrazioni regionali) e dalla legge sulle norme locali degli organi collegiali di amministrazione locale. La composizione degli organi collegiali è definita nelle loro norme di creazione o di statuto, dove si trova anche il luogo di origine di ciascuno dei suoi membri. All'interno di ogni collegio devono essere distinti due tipi di membri: i membri qualificati e i membri non qualificati.
Membri Qualificati
I membri qualificati sono il presidente e il segretario. La Legge 30/1992 non disciplina specificamente le modalità di nomina, ma prevede la possibilità che il segretario sia un membro dell'organo o un membro del personale di assistenza dell'Amministrazione Pubblica (AP). In quest'ultimo caso, il segretario non avrà i pieni diritti dei membri del collegio, ovvero avrà voce ma non voto. Il presidente e il segretario detengono specifici poteri e funzioni, ma non diritti di voto come gli altri membri. Il Presidente rappresenta l'ente, convoca le riunioni, stabilisce l'ordine del giorno, presiede le riunioni e le sessioni, modera le discussioni, indice le votazioni, mantiene l'ordine e fa rispettare la legge. Il segretario è responsabile della fede pubblica e della redazione dei verbali delle riunioni. In qualità di membri necessari, la Legge 30/1992 disciplina la loro sostituzione nell'art. 23.2. In caso di vacanza, assenza, malattia o altra causa legale, il presidente è sostituito dal vicepresidente, se presente, e, in mancanza di quest'ultimo, dal membro più anziano del collegio per età. La sostituzione del segretario è determinata dallo stesso organo, da uno dei suoi membri o da altra persona esterna. Se il segretario è un membro, avrà voce; se è un estraneo all'AP, avrà solo voce.
Membri Non Qualificati
I membri non qualificati sono coloro i cui diritti principali riguardano la partecipazione paritaria alla formazione della volontà o del parere dell'organo. Tutti gli altri diritti sono accessori al diritto di partecipare. Esempio: il diritto all'informazione sui temi da discutere, il diritto di partecipare alle riunioni, il diritto di voto, il diritto di far registrare a verbale il significato del proprio voto. I membri avranno un supplente. Le riunioni possono essere tenute con il quorum costitutivo richiesto. Le riunioni dell'organo collegiale, che richiedono preavviso, in funzione della convocazione, possono essere: ordinarie (quando la loro conclusione corrisponde a un periodo di tempo prestabilito) o straordinarie (fuori dall'ordinario). In ogni caso, la convocazione deve indicare il giorno, l'ora, il luogo e l'ordine del giorno da discutere. La convocazione successiva all'ordine del giorno sarà comunicata dal segretario a tutti gli altri membri con un minimo di 48 ore di anticipo. Le informazioni relative a ogni argomento devono essere disponibili per i membri qualificati.