Classificazione e Ruolo dei Partiti Politici: Tipologie, Sistemi e Fratture Storiche

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ARTICOLO 7: PARTITI POLITICI

1. Il Concetto di Partito Politico

Il concetto di partito politico, secondo le scienze politiche, è: un gruppo politico che partecipa a elezioni competitive e si propone di convertire i suoi programmi in politiche pubbliche. Il concetto affonda le sue radici nella Roma classica, nelle città-stato medievali o nella Francia rivoluzionaria.

2. Criteri per la Distinzione delle Tipologie di Partiti Politici

2.1. Classificazione di Weber

  • Partito di patrocinio (Patronage Party): cerca una posizione di potere per i suoi leader e posizioni amministrative per i militanti.
  • Partito di classe o di gruppo sociale: difende gli interessi di una classe sociale o gruppo sociale specifico.
  • Partito ispirato da una visione del mondo (Weltanschauung): a favore di una chiara visione del mondo ideologica.

2.2. Classificazione di Duverger (Origine)

  • Partiti di origine interna: nati all'interno di un parlamento al fine di ampliare il consenso.
  • Partiti di origine esterna: nati nella società con lo scopo di accedere al parlamento.

2.3. Classificazione di Duverger (Organizzazione Interna)

Duverger, sulla base di criteri di organizzazione interna, li divide in:

  • Cellule: in passato, l'organizzazione fondamentale dei partiti comunisti, in quanto:
    • Si basano su un criterio di luogo di lavoro.
    • Facilitano i flussi verticali (strategie gerarchiche).
    • Ostacolano le relazioni orizzontali, tipiche dei partiti comunisti.
  • Sezioni: L'origine è stata nelle forme organizzative dei partiti socialisti, ma è la forma attuale di organizzazione di tutti i partiti. Sono definite dal fatto che si tratta di un gruppo territoriale.
  • Comitati (Committees): Forma a-sezionale. L'organizzazione territoriale è temporanea e si basa sul territorio dove avviene il conteggio dei voti (solitamente la provincia). Un esempio è il partito americano.
  • Milizie (Militias): Organizzazioni private di stampo militare che fanno largo uso di simboli esterni. Molto comuni negli anni tra le due guerre del XX secolo.

2.4. Classificazione di Kirchheimer

Kirchheimer: Ideatore del partito catch-all (o atrapalotodo). È un partito che ha subito una progressiva perdita di identità (ideologia) con l'obiettivo di attrarre il maggior numero possibile di elettori, spesso cercando di posizionarsi nel centro politico.

3. Funzioni dei Partiti Politici

  1. Strutturare la funzione di voto come principale strumento di partecipazione politica.
  2. Integrazione, mobilitazione e partecipazione popolare nella vita politica.
  3. Il reclutamento del personale politico. I partiti politici non sono l'unico canale; il concorrente principale sono le burocrazie pubbliche.
  4. Integrare gli interessi e le esigenze dei cittadini. I partiti devono essere consapevoli degli interessi e delle esigenze dei cittadini.

4. Sistemi Partitici

È il risultato delle interazioni stabilite tra i diversi partiti. Ci sono tre criteri principali di classificazione dei sistemi partitici:

4.1. Approccio Genetico (Rokkan)

Secondo Rokkan, i partiti politici emersero in Europa a seguito di cinque fratture storiche (cleavages) che portarono a cinque tipi di sistemi politici:

  1. La prima frattura (XV-XIX secolo) contrappose il centro e la periferia. L'impronta principale è data dai partiti nazionalisti, sia di centro che di periferia.
  2. La seconda frattura (XIX secolo) contrappose la Chiesa e lo Stato. L'effetto fondamentale è la nascita dei partiti confessionali (ad es. il PNV).
  3. La terza frattura (XIX secolo) contrappose la campagna e la città. L'impronta principale è data dai partiti agrari e urbani.
  4. La quarta frattura (XIX secolo) contrappose datori di lavoro e dipendenti. L'impronta principale è data dai partiti liberale, socialista o comunista, ovvero l'asse sinistra-destra. È la più importante.
  5. La quinta frattura (XX secolo) contrappose il blocco occidentale e il blocco sovietico, influenzando la costituzione dei partiti comunisti.

In Spagna è evidente che le due fratture che operano con maggiore incidenza nel sistema politico sono la 1ª e la 4ª.

4.2. Criteri Morfologici (Numero di Partiti)

  • Bipartitismo: Caratterizzato dalla presenza di due principali partiti politici, sebbene ve ne siano altri.
  • Sistema Multipartitico: Operano 3 o più partiti importanti.

Discussione sul Bipartitismo vs. Multipartitismo

Tesi iniziale: Il bipartitismo è preferibile perché fornisce stabilità e una scelta più chiara e semplice. Commenti critici:

  • Propriamente parlando, il bipartitismo puro è raro ed è spesso il prodotto della distorsione di alcuni sistemi elettorali.
  • Il termine 'multipartitico' è ambiguo nella misura in cui può descrivere sia un sistema con 3 grandi partiti sia uno con 10 partiti importanti, nascondendo realtà molto diverse.

Analisi di Duverger: Distinzione tra Partiti

  • Partito di Maggioranza: È quello che raggiunge da solo la maggioranza assoluta dei seggi in parlamento (non del voto popolare).
  • Partito Grande: Per raggiungere la maggioranza assoluta dei seggi necessita del sostegno dei seggi forniti da uno o più partiti minori.
  • Partito Pivot (Alta): È in grado di permettere a un Partito Grande di raggiungere la maggioranza assoluta.
  • Partiti Minori: Non sono coinvolti in questi calcoli o nella configurazione della maggioranza.

Ci sono sistemi multipartitici, come Svizzera, Olanda e Paesi Scandinavi, caratterizzati da notevole stabilità.

Distinzione di Sartori

Sartori distingue tra il sistema multipartitico moderato e quello polarizzato:

  • Sistema Multipartitico Moderato: È caratterizzato dall'operare di 3-5 partiti maggiori, con distanze ideologiche ridotte tra loro. È più vicino al bipartitismo.
  • Sistema Multipartitico Polarizzato: Operano 6 o più partiti importanti con grandi distanze ideologiche tra loro.

Sartori ha coniato il concetto di un sistema partitico dominante: Si verifica quando la stessa forza politica si assicura la maggioranza assoluta dei seggi per un periodo prolungato (almeno 4 o 5 legislature).

4.3. Criteri di Concorrenza

Si basano sulla metafora del mercato. I partiti sono come aziende che operano in un mercato, e gli elettori sono consumatori che scelgono i 'beni' prodotti da uno o l'altro partito. Questo modello risponde solitamente ai partiti catch-all (o atrapalotodo).

Effetto dei Partiti Catch-all

I modelli di competizione suggeriscono che questi partiti corrono il rischio di perdere elettori. C'è la possibilità dell'emergere di nuovi soggetti (nuove 'aziende') e del declino dei vecchi partiti.

4.4. Configurazioni di Governo in Europa Occidentale

  1. Alternanza (Turni): Sistema partitico in cui due partiti si alternano, da soli, nell'esercizio del governo.
  2. Semi-alternanza: Un partito minore (pivot) si alterna nel sostegno ai due partiti principali (ad es. in Germania, il partito liberale si alterna nel sostegno all'uno o all'altro dei due partiti maggiori).
  3. Sostituzione Periferica: Un grande partito è sempre al governo ed è affiancato, a seconda del momento, da altri partiti minori. Ad es. in Italia, la Democrazia Cristiana era sempre al governo cercando l'appoggio dei partiti minori (cambiando alleato a ogni legislatura).
  4. Coalizione Intercambiabile Egualitaria: Un elevato numero di partiti, indiscriminatamente e senza regole restrittive, possono formare una coalizione (ad es. il Belgio, dove sei partiti hanno formato coalizioni in tempi diversi).
  5. Grande Coalizione: Un governo in cui diversi partiti si uniscono per ottenere in Parlamento un numero di seggi ben al di sopra della maggioranza assoluta. Si afferma spesso in situazioni di grave crisi (ad es. l'Italia alla fine della Seconda Guerra Mondiale).
  6. Partito di Maggioranza Assoluta: È quello che ottiene un numero di seggi tale da superare la somma dei seggi di tutti gli altri partiti, rendendo impossibile la formazione di un'alleanza alternativa (ad es. il PP in Galizia).

Voci correlate: