Colonialismo del Secolo XIX: Cause, Sviluppo e Impatto
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Il Colonialismo nel XIX Secolo
Il colonialismo è un fenomeno antico quanto la storia stessa, in quanto fin dai primi tempi si è manifestato in varie forme. Si basa sull'esistenza di una metropoli, uno stato potente che conquista altre terre per estrarne la ricchezza, risolvere il surplus di popolazione e, generalmente, diffondere il proprio stile di vita. Nel XIX secolo, le grandi potenze europee si impegnarono nella costituzione di imperi coloniali in Africa e in Asia. Tuttavia, il colonialismo del XIX secolo è peculiare perché è strettamente legato alla Rivoluzione Industriale. L'Europa necessitava in maniera massiccia di materie prime e, allo stesso tempo, cercava nuovi mercati per i propri prodotti manifatturieri.
Questo fenomeno è particolare anche perché gli imperi furono creati troppo in fretta, non concedendo tempo sufficiente per l'assimilazione culturale. Inoltre, a differenza di altri fenomeni coloniali, non vi fu una significativa mescolanza tra colonizzatori e colonizzati, in quanto gli abitanti di queste colonie non appartenevano alla razza bianca.
La storiografia marxista ha definito il colonialismo del XIX secolo come "imperialismo", evidenziando le cause economiche legate alla resistenza all'insulina che portarono a questo fenomeno. Questa interpretazione ha preso slancio soprattutto dopo la tesi di Lenin, che considera l'imperialismo come un elemento generato dal capitalismo, il quale ha ampliato la ricchezza nel mondo sviluppato a scapito del mondo in via di sviluppo, da cui si estraevano le materie prime necessarie.
Cause del Colonialismo
Le cause del colonialismo sono legate a motivi politici, strategici, economici e ideologici.
Motivi Politico-Strategici
I motivi politico-strategici sono legati alla creazione di nuovi stati nazionali e alla nuova ripartizione del potere che si era verificata dopo l'unificazione tedesca. Infatti, vi era l'idea che la grandezza di una nazione si misurasse in base alle colonie possedute. La Francia, ad esempio, aveva subito una grande umiliazione dopo la sconfitta nella guerra franco-prussiana e aveva bisogno di dimostrare di essere ancora una grande potenza, cosa che sperava di fare creando un impero coloniale. Inoltre, le grandi potenze volevano dominare i siti di valore strategico prima che altre potenze potessero anticiparle.
Motivi Economici
Le ragioni economiche sono legate ai bisogni generati dalla Rivoluzione Industriale. Era necessario ottenere materie prime e mercati sicuri per i prodotti industriali, soprattutto perché la seconda rivoluzione industriale si era diffusa ovunque, portando nell'ultimo terzo del XIX secolo a una crisi di sovrapproduzione che i contemporanei percepirono come una depressione. Di fronte a questa situazione, i grandi stati reagirono adottando misure protezionistiche. Da qui la necessità di garantire mercati coloniali per i propri prodotti industriali nazionali.
Il Problema Demografico
Un altro fattore importante fu la crescita demografica in Europa. Dopo la rivoluzione del 1848, era chiaro che la popolazione necessitava di un certo grado di benessere sociale, che l'Europa non poteva garantire a causa della sua incapacità di assorbire un numero così elevato di persone. Da qui la necessità di colonie dove queste persone potessero trasferirsi, in particolare quelle che offrivano un clima adatto agli europei (Nord Africa, Sud Africa e Australia, quest'ultima abitata anche da persone provenienti dalle prigioni). Un caso particolare fu l'emigrazione in Canada, negli Stati Uniti e nel Cono Sud dell'America Latina, che avevano un grande potenziale di sviluppo.
Motivi Ideologici
Tra le cause ideologiche, spicca l'idea che la razza bianca fosse superiore alle altre e che esistesse un solo modello di civiltà, quello europeo. I bianchi, quindi, ritenevano di avere il dovere morale di portare il loro sviluppo al resto del mondo.
Progressi Scientifici e Tecnologici
Infine, va osservato che la colonizzazione del XIX secolo non sarebbe stata possibile senza i progressi della medicina, come la scoperta del chinino, che permise ai bianchi di vivere nel mondo tropicale, e i progressi nel mondo dei trasporti (ferrovie, navi a vapore e la costruzione di canali artificiali) che resero possibile l'attraversamento di continenti inospitali.