Compensazione Perdite Fiscali e Determinazione della Base Imponibile

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Compensazione delle Perdite Fiscali

Il termine ultimo per compensare le perdite fiscali è di 15 anni. Le perdite subite in un periodo d'imposta possono essere compensate con il reddito positivo (+) dei periodi imponibili che si chiudono nei successivi 15 anni (se non dichiarate, non sono compensabili).

Esempio

Un anno il risultato fiscale è negativo. L'anno successivo il risultato è positivo. Non è possibile compensare il risultato negativo dell'anno precedente se tale perdita non è stata dichiarata (a meno che non sia possibile presentare una dichiarazione integrativa nei termini consentiti).

Esempio 2010

Costituzione il 1° luglio 2009, anno solare. A fine anno la perdita è di € 100.000. Non effettuo un versamento in acconto. Il 25/07/2010 si presenta la dichiarazione IS con base imponibile negativa di 100.000, e, naturalmente, non ho effettuato alcun versamento in acconto.

Nel 2010 l'utile contabile è di € 200.000 da dichiarare entro il 25/07/2011. Il 20/04/2011 non effettuo ancora versamenti parziali.

Nel mese di luglio la base imponibile sarà = 200.000 - 100.000 = 100.000 €. L'imposta sarà il 30% di 100.000.

Concetto e Metodi di Determinazione della Base Imponibile

Regola generale: Stima diretta (Ricavi - Costi)

Solo la determinazione oggettiva nei casi previsti dalla legge.

Con il metodo di stima diretta, la base imponibile viene calcolata partendo dall'utile contabile, che sarà corretto applicando la normativa fiscale.

Domanda: "Quali sono le spese non deducibili?"

Utile Contabile

Indica i profitti o le perdite contabili ottenuti dall'ente secondo le norme del Codice Civile, altre leggi pertinenti (come la legge sulle società) e i Principi Contabili Nazionali (OIC) o Internazionali (IAS/IFRS).

Le Variazioni Fiscali

Le variazioni si verificano perché ci sono delle differenze tra il diritto tributario e i Principi Contabili. Sono applicate all'utile contabile per la determinazione della base imponibile e possono essere positive o negative:

Differenze Permanenti

  • Costi contabili non deducibili fiscalmente.
  • Imposte sul reddito non deducibili.

Ad esempio, una sanzione per mancato versamento di acconto di € 100.000. Questa spesa non è deducibile dal reddito imponibile, anche se registrata come costo straordinario.

Differenze Temporanee

Consentono rettifiche in periodi d'imposta successivi. Ad esempio, una spesa è deducibile fiscalmente in un periodo diverso da quello contabile, o un ricavo è tassabile in un periodo diverso.

Ad esempio, la legge consente alle imprese l'ammortamento accelerato di alcune immobilizzazioni nei primi 5 anni. Se un bene ha vita utile di 10 anni (ammortamento 10% annuo), la legge potrebbe consentire di ammortizzare il 100% del costo nei primi 5 anni.

Costituzione: 01/01/2009 (anno solare)

Utile Contabile: 90.000

Costo Macchinario: 100.000 (entrato in funzione il 01/01)

La legge consente l'ammortamento accelerato. Questo significa che ho una spesa fiscale di 100.000, mentre l'ammortamento contabile è solo 10.000. La variazione fiscale è +90.000 € (perché ho dedotto 100.000 fiscalmente invece di 10.000 contabili).

Differenze Fiscali: Temporanee vs Permanenti

Differenze Temporanee: Hanno una proiezione futura, influenzando più periodi d'imposta.

Differenze Permanenti: Hanno effetto solo nel periodo d'imposta in cui si verificano.

Rettifiche di Valore: Ammortamenti Fiscali

La regola fiscale parte dal dato contabile. Per essere deducibili fiscalmente, gli ammortamenti devono essere "effettivi". Sono "effettivi" quando calcolati secondo uno dei metodi previsti dalla legge, a condizione che:

Metodi di Ammortamento

Metodo Lineare (secondo le tabelle ministeriali)

Si applica al costo storico del bene, utilizzando i coefficienti stabiliti nelle tabelle ministeriali.

Metodo a Percentuale Costante

Prevede l'applicazione di un tasso costante sul valore residuo da ammortizzare (costo storico - ammortamenti pregressi). Il tasso costante si ottiene moltiplicando il coefficiente di ammortamento lineare previsto dalle tabelle per i seguenti coefficienti:

  • Vita utile > 8 anni: 1,5
  • Vita utile da 5 a 8 anni: 2,0
  • Vita utile < 5 anni: 2,5

Il tasso così ottenuto non può essere inferiore all'11%. Questo metodo non si applica a fabbricati, mobili e arredi.

Metodo a Quote Decrescenti (secondo la somma delle cifre)

Si sceglie il periodo di ammortamento e si assegna a ciascun anno una cifra progressiva che rappresenta il numero di anni di vita residua. La somma di queste cifre determina il denominatore. Si divide il valore da ammortizzare per la somma delle cifre per ottenere la quota unitaria. La quota di ammortamento annua si ottiene moltiplicando la quota unitaria per la cifra corrispondente all'anno. Anche questo metodo non si applica a fabbricati, mobili e arredi.

Ammortamento secondo un piano presentato dal contribuente e accettato dall'Amministrazione Finanziaria

È ammesso anche l'ammortamento basato sul deprezzamento effettivo, se giustificato dal contribuente.

Ammortamenti Accelerati

Consiste nell'anticipare l'ammortamento di una quota significativa del valore dei beni nell'anno in cui entrano in funzione (o negli anni successivi, se previsto).

Voci correlate: