Comprendere l'Azione Umana: Dalla Sociologia all'Etica
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Tipi di Azioni
L'azione è un'azione individuale che un soggetto esegue in una società in modo consapevole e volontario, anche se non ne avesse l'obbligo. (Es. Prendere un oggetto).
L'azione collettiva è l'azione eseguita da un gruppo di persone che hanno un obiettivo comune (Es. Escursione).
L'azione sociale è un'azione congiunta tra l'individuo e la collettività, perché quando l'individuo compie azioni per la società, ha bisogno di dare un significato attraverso costumi e tradizioni. Abbiamo due tipi di azioni sociali:
- Azione teleologica: incentrata sulla scelta del mezzo ritenuto più opportuno per raggiungere un fine, considerando le conseguenze. Possono essere di due tipi:
- Strumentale: tiene conto delle regole tecniche; il soggetto utilizza un mezzo per raggiungere un fine.
- Strategica: quando il soggetto considera il mezzo per un fine.
- Azione comunicativa: è l'interazione di due individui che stabiliscono un rapporto interpersonale per poter comunicare. Si può ricorrere a mezzi verbali (lingua), non verbali (gesti) ed extraverbali (tono di voce). Anche se ognuno vuole perseguire il proprio fine, ha accettato di coordinare i piani d'azione da seguire.
Componenti dell'Azione
Qualsiasi azione, prima di essere compiuta, ha un movente e un'intenzione, ed è dovuta a un atto o a una conseguenza. L'azione ha due componenti:
- Corpo: parte osservabile dei movimenti, cioè i movimenti che descriviamo.
- Mente: parte motivata e intenzionale dell'azione, non osservabile.
a) Il Ricorso Motivato
- Motivo: è la causa che ci spinge ad agire.
- Esempio: Non ho soldi - fare soldi dalla banca.
- Esempio: Sospendere una prova - per studiare più vicino.
- Elementi esterni: oggettivi, che hanno influenza nel fare o non fare un atto (eventi esterni).
- Elementi interni: che riteniamo di fare o non fare qualcosa.
- Esempio: Prendere soldi dalla banca - per comprare qualcosa.
- Esempio: Studiare per un esame - per passarlo.
b) L'Azione Intenzionale
Scopo perseguito da ciascuna persona secondo il suo fine, ossia per modificare la funzione del fine. Quando si agisce, le intenzioni sono solo idee e contenuti mentali; diventano fatti solo quando l'azione giunge a buon fine.
Esempio: Andare al lavoro con il taxi.
PERCORSO CON SUCCESSO FINALE / FALLIMENTO
- Motivo: l'auto del taxi si è schiantata. Risultato: nessun ritardo / fine raggiunto.
- Intenzione: prendere un taxi per arrivare in ufficio. Conseguenza: arrivato in ufficio / svincolato.
Comprensione e Spiegazione dell'Azione
Comprendere l'azione non è facile, poiché prima bisogna conoscere le motivazioni e le intenzioni che spingono un soggetto a compiere l'azione, e questi non possono essere osservati. Una volta compresa l'azione e trovatone un senso, siamo in grado di spiegarla.
Esempio: Cosa stai facendo?
- Risposta osservabile: Sto scrivendo versi su carta.
- Risposta attesa: Sto scrivendo una lettera, un elenco...
Scrivere simboli sulla carta non è un'azione, in quanto non possiamo attribuirle alcun senso, perché la risposta ci lascia insoddisfatti.
Moralità ed Etica
- Morale: Insieme di norme morali che regolano l'azione individuale e collettiva. Facciamo una distinzione tra contenuto morale e struttura morale:
- Il contenuto morale riguarda le norme e i principi specifici che regolano il comportamento.
- La struttura morale caratterizza la natura umana, la capacità di scegliere e l'obbligo di agire in conformità con i livelli raggiunti e di incontrarli.
Etimologicamente parlando, moralità è l'insieme di regole generate da usi e costumi; questi ultimi definiscono il carattere o il modo di essere di una persona. Il carattere si forma ogni giorno attraverso le nostre azioni, rendendoci responsabili di esse. Una volta formato il carattere, esso condiziona le nostre azioni e, di conseguenza, la correttezza e l'erroneità di queste.
All'interno della morale, le norme morali sono le regole che stabiliscono il nostro modo di agire. Tutte le società hanno una serie di regole che disciplinano il modo in cui i loro membri devono agire. Queste regole possono essere:
- Codici espliciti: sono scritti nel legale.
- Abitudini implicite o consuetudini (Es. in caso di incidente, salvare prima i bambini).
La coscienza morale è responsabile dell'accettazione e dell'assimilazione di questo insieme di regole e del giudizio sulla correttezza e l'erroneità del sé.
- Etica: è lo studio delle opere umane, considerando la morale, ovvero se i fatti sono buoni o cattivi. L'etica è una parte della filosofia che ha due obiettivi:
- Obiettivo materiale: gli atti umani.
- Obiettivo formale: l'esame degli atti umani dal punto di vista del bene e del male dell'azione.
Per realizzare il suo obiettivo, l'etica deve rispondere a tre caratteristiche:
- Etica scientifica: è un insieme ordinato di verità fondate sulla conoscenza delle loro cause (tutto è sbagliato perché la società si mantiene contro la vita).
- Etica pratica: applica le proprie conoscenze alle azioni umane, quindi è una scienza normativa che vieta determinati atti e ne ordina altri (per qualsiasi cosa so che serve la giustizia, ma siamo giusti).
- Sentenze filosofiche etiche: implicano la conoscenza dell'uomo, il suo significato e il suo scopo. Pertanto, la riflessione etica è una riflessione filosofica (la filosofia mi dice che se tutto ciò che conta è l'individuo, l'etica non può pretendere che io sia favorevole).
Tipi di Struttura
- Eventi, atteggiamenti e carattere
- Atti: sono l'elemento centrale del comportamento morale. Cioè, dopo un atto, questo viene giudicato moralmente buono o cattivo. Ma se non esistessero, la morale si ridurrebbe a un insieme di regole, e si tratterebbe solo di vedere se possiamo fare il bene o meno. Gli eventi non sono visti in modo isolato, in quanto questi ultimi sono radicati nella mentalità.
- Atteggiamenti: è una predisposizione stabile e selettiva ad agire o percepire in un certo modo. Da un punto di vista morale, l'atteggiamento sarebbe una predisposizione costante e acquisita a reagire in un certo modo in una data situazione. Gli atteggiamenti non sono dovuti agli eventi, ma se si conosce l'atteggiamento di una persona, le sue azioni sono prevedibili (a un avaro non si chiederà qualcosa che fermerà).
- Carattere: per carattere intendiamo il nostro modo di essere moralmente una persona. Ciò che conta dal punto di vista morale è l'uomo buono, come egli sia radicato nella mentalità e sia l'origine delle sue buone azioni.
Conclusione: Tra questi tre termini vi è una certa circolarità. Il carattere e gli atteggiamenti predispongono agli atti. Gli eventi si spiegano con gli atteggiamenti e il carattere. E gli atteggiamenti sono creati a forza di ripetuti atti diversi. Il compito e la responsabilità dell'uomo è quello di andare oltre sé stesso; ogni atto riceve un colpo dal quale emerge un tiro che concluderà il personaggio, ma siamo anche condizionati biologicamente, socialmente e psicologicamente.
- Norme, valori e coscienza
- Norme: insieme di regole che stabiliscono come mi comporto per raggiungere ciò che è preferibile. Sono necessarie non solo per la società, ma anche per l'individuo, in quanto implicano un obbligo e possono avere una dimensione sociale e personale.
- Valori: vanno oltre le regole e la loro applicazione può avvenire in due modi: regole rigide che rimangono quando la realtà esterna è assoluta e intoccabile, e regole flessibili che la coscienza singola e collettiva applica in base ai valori che vogliamo catturare e alle circostanze.
- La coscienza rappresenta l'epitome di norme e valori, perché non vi è coscienza se non vi è la parte giusta.
Teorie Etiche
Le teorie etiche principali sono:
- Intellettualismo morale: secondo questa teoria, conoscere il bene significa farlo. Il rappresentante è Socrate, perché non tutto è oggettivo, ma l'uomo deve capire, conoscere e imparare la conoscenza morale.
- Eudemonismo: sostiene che l'obiettivo finale è la felicità, ma la felicità è intesa diversamente da ognuno. Il rappresentante è Aristotele; la felicità per lui è una vita contemplativa, cioè concentrarsi sulla ragione per conoscere le cose che possono condurre alla felicità.
- Edonismo: l'uomo cerca il piacere. La scuola Cirenaica intende il piacere come piacere fisico e sessuale, mentre l'Epicureismo lo comprende come assenza di dolore.
- Stoicismo: sostiene di trascurare i piaceri esterni e il dolore, concentrandosi sull'austerità dei desideri.
- Formalismo: il suo rappresentante è Kant, e questa teoria può essere riassunta nei seguenti modi:
- Le regole dovrebbero avere validità universale.
- Rifiuta l'etica del bene, perché sono universali.
- Propone una propria etica.
- Emotivismo: sostiene che la moralità è centrata sull'esperienza e la ragione interviene. Il suo rappresentante è Hume, il quale affermava che le sentenze e le norme morali influenzano i sentimenti.
- Utilitarismo: è molto simile all'eudemonismo e all'edonismo perché difende due cose: la felicità e il piacere. Ha due rappresentanti: Jeremy Bentham, che afferma che l'obiettivo finale è che le persone ottengano il massimo piacere, e John Stuart Mill, che dice che tutti quei beni sono utili per raggiungere la felicità.
- Etica del discorso: l'etica di Kant continua, e non ci sono norme specifiche in questa scuola, ma nella procedura con cui le regole sono valide o meno eticamente, cioè, si concentra sul servizio.