Comunicazione Efficace: Elementi e Funzioni del Linguaggio

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Elementi di Comunicazione

Gli elementi coinvolti in un atto di comunicazione sono:

  • Emittente: Produce il messaggio e lo invia.
  • Ricevitore: Riceve il messaggio e lo interpreta.
  • Codice: Un insieme di segni e di regole che il mittente e il destinatario devono conoscere e usare per codificare e decodificare il messaggio.
  • Messaggio: Dichiarazione del mittente, ricevuta dal destinatario.
  • Canale: Il mezzo fisico attraverso il quale il messaggio si propaga nell'ambiente.
  • Contesto: L'insieme delle circostanze psicologiche, sociali, emotive, ecc. che circonda l'emittente e il ricevitore e che influenza la trasmissione e la ricezione del messaggio.
  • Referente: L'elemento della situazione reale a cui si riferisce l'emittente.
  • Rumore: Qualsiasi intervento che, colpendo uno degli altri elementi, produce il fallimento dell'atto comunicativo.

Funzioni Linguistiche

Si parla di funzioni o scopi che può avere un messaggio:

  1. Funzione referenziale: Il messaggio trasmette informazioni oggettive. L'elemento di rilievo è il "Referente".
  2. Funzione espressiva: Il mittente esprime il suo stato d'animo, emozioni, opinioni. Prevale la soggettività.
  3. Funzione conativa (o appellativa): Si cerca di ottenere dal ricevitore comportamenti specifici. L'elemento di rilievo è il "Ricevitore".
  4. Funzione fàtica: Controlla il contatto tra l'emittente e il ricevitore. L'elemento importante è il "Canale".
  5. Funzione poetica: È importante sia ciò che viene comunicato sia come viene comunicato il messaggio, che è elaborato esteticamente. L'elemento di rilievo è il "Messaggio".
  6. Funzione metalinguistica: Il messaggio verte sul "Codice" stesso, che è l'elemento di rilievo.

Proprietà Linguistiche del Segno

B) Linearità

Il segno è lineare perché il significante si sviluppa nel tempo, uno dopo l'altro, in unità discrete successive che si verificano linearmente nel tempo. Nello scrivere, il tempo viene sostituito dallo spazio e si conserva il carattere lineare. Tenete a mente che il linguaggio orale è primario, mentre la scrittura è un evento secondario, la sostituzione di un codice che potrebbe anche non esistere.

C) Discretezza

La lingua è, secondo Saussure, una struttura di elementi discreti, cioè indipendenti l'uno dall'altro e chiaramente separati gli uni dagli altri. Questa indipendenza è definita da relazioni di opposizione e di identità. Un segno è opposto rispetto ad un altro, o identico, mai una via di mezzo.

D) Convenzionalità e Immutabilità

Il rapporto stabilito tra il significante e il significato è convenzionale (concordato tra gli oratori), ma non può essere modificato da un singolo parlante, bensì è disciplinato dall'evoluzione storica del linguaggio. In ogni caso, è una lingua viva e in continua evoluzione. (Un esempio è il recente cambio di uso della parola mouse, l'adeguamento del sostantivo a nuove concezioni di esso).

E) Doppia Articolazione

Si tratta di un fenomeno che riguarda il significante, ma che influenza il significato. Sono le più piccole unità del significante, e tra queste possiamo distinguere:

  • Monemi: I monemi sono unità minime di significato. Si classificano in:
    • Morfemi: Le minime parti che esprimono il significato di genere, numero, ecc. (Esempio, -e di ragazze)
    • Lessemi: Le minime parti che esprimono il concetto, il significato della parola stessa (ad esempio, ragazz- di ragazze)
  • Fonemi: I fonemi sono le più piccole unità, senza significato, ma che unite formano i monemi.

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