Comunicazione Scritta Efficace e Strutture Lessicali in Italiano
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Il Curriculum Vitae e la Lettera di Presentazione
Il Curriculum Vitae (dal latino "corsa della vita") è un documento in cui un candidato per un'occupazione espone la propria formazione e le proprie qualifiche. Il Curriculum Vitae richiede un linguaggio formale e un tono informativo.
Struttura del Curriculum Vitae:
- Dati personali: Cognome, nome, indirizzo, telefono, email, ecc.
- Istruzione: Formazione accademica, complementare e, soprattutto, linguistica e delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT).
- Esperienza professionale: Indicare azienda, posizione e durata, presentate in ordine cronologico (dalla più recente alla meno recente).
La Lettera di Presentazione
La lettera di accompagnamento del curriculum permette di esporre molti aspetti del candidato che non appaiono nel CV: competenze, interessi, capacità, motivazioni per cui l'azienda è stata scelta, ecc. Deve essere scritta in un tono garbato, con un linguaggio accurato e preciso.
Struttura della Lettera di Presentazione:
- Intestazione: Dati del mittente, dati del destinatario, data e saluto.
- Corpo: Motivo dell'invio della lettera (se in risposta a un annuncio specifico) e informazioni che il candidato desidera far conoscere all'azienda.
- Chiusura: Saluto di chiusura e firma.
Corrispondenza Commerciale e Amministrativa
La lettera commerciale è un documento che un'azienda invia ai propri clienti, fornitori o altri interlocutori per richiedere (merci, informazioni), protestare, offrire, ecc. Le lettere commerciali hanno uno scopo pratico, per cui si consiglia di affrontare ogni singolo caso e identificare chiaramente il mittente (per il quale si usa, sempre più spesso, la carta intestata) e la data.
La lettera di patronage è quella che un organo amministrativo trasmette a un ente pubblico, privato o altra organizzazione per comunicare una richiesta di carattere generale o che riguarda i suoi interessi.
Struttura della Lettera Commerciale e Amministrativa:
- Intestazione: Dati dell'agenzia mittente. Intestazione dell'agenzia (simbolo, logo...).
- Contenuto: Contenuto della lettera, suddiviso in introduzione, sviluppo e chiusura.
- Chiusura: Saluto, firma e, se necessario, allegati. Postscriptum.
Stile della Corrispondenza
Lo stile della corrispondenza commerciale e amministrativa deve essere formale, chiaro e preciso, e il tono, cordiale. Questa esigenza si riflette nella scelta di termini positivi (es. gentile richiesta, proposta stimata...) o nell'uso di verbi come chiedere, domandare, richiedere..., seguiti dall'infinito, per mitigare la richiesta. Il destinatario deve essere trattato con rispetto, utilizzando le appropriate forme di cortesia.
La Composizione Lessicale
La composizione lessicale è il processo di formazione di nuove parole a partire da parole già esistenti nella lingua. Le parole composte possono presentarsi in varie forme:
- Una parola unica: (es. passamontagna, bianconero). Il tipo più produttivo di questa composizione è la combinazione di verbo e sostantivo (di solito al plurale): lo smacchiatore, il firewall... La composizione verbo + sostantivo è usata soprattutto nella descrizione di macchine e utensili (lavastoviglie, parabrezza), occupazioni (guardiacorpo, DJ) e termini dispregiativi, sia professionali (azzeccagarbugli) che morali (buffonata).
- Due parole unite da un trattino: (es. franco-tedesco). Questa procedura è produttiva nella formazione di aggettivi composti, in particolare nei settori del giornalismo (piano-patera) e scientifico (lessicale-semantico, sino-arabo), dove a volte si preferisce la forma classica dell'aggettivo (es. ispano-luso). Si tratta di un'unica unità lessicale che indica genere e numero nel secondo elemento (es. vertici luso-spagnoli). Si prega di notare questa caratteristica, dal momento che non tutte le parole unite da un trattino sono composte in questo modo (es. riunione datore di lavoro-dipendente).
- Separatamente: (es. uomo rana). I composti possono, a loro volta, dare luogo a nuove parole nella loro composizione (pulire + vento = tergicristallo) e dalla derivazione (Sud Africa -> sudafricano).
Sono considerati composti anche i termini che, pur non formando una parola unica, designano una realtà specifica o un concetto: pesce spada, racconto lungo. Gli elementi che compongono questo tipo di composti mantengono sempre lo stesso ordine. Se vengono introdotti altri elementi, perdono il loro significato (es. lungo pesce spada, storia molto cinese). Sintatticamente, questi composti si comportano come una sola parola e i suoi componenti non hanno autonomia separata: ho comprato due filetti di pesce spada, ma non *filetto di pesce spada io ho comprato due.
Categorie di Composizione
In genere sono formati dalla combinazione delle seguenti categorie:
- Nome + sostantivo: pesce spada, cena teatro, pantaloni pirata.
- Nome + preposizione + sostantivo: agenda del weekend.
- Sostantivo + aggettivo: racconto bagnato, ponte aereo, carta cinese.
L'elemento risultante di questo processo di composizione è sempre un sostantivo. Il suo plurale si forma, di solito, solo sul primo elemento del composto (es. i fine settimana, ma i pesci spada). I composti che non formano una singola parola sono usati spesso nei testi tecnici e scientifici (es. fossa abissale, fosse settiche). Nel linguaggio di tutti i giorni sono più legati a espressioni come pantaloni alla Capri.
L'Avverbializzazione
Storicamente, anche se molti avverbi si formano per composizione (es. dopo + dietro = dietro; in + cima = in cima), la procedura più comunemente utilizzata oggi per creare avverbi è la derivazione.
Avverbi Derivati
Gli avverbi derivati si formano aggiungendo il suffisso -mente a un aggettivo. Se l'aggettivo ha una forma maschile e una femminile, il suffisso si aggiunge alla forma femminile (es. veloce -> velocemente).
Altre Forme di Avverbializzazione
Un'altra risorsa di avverbializzazione è l'uso di aggettivi o sostantivi in frasi concrete. A tal fine, la forma della parola rimane invariata, impedendo il cambiamento di genere e numero (es. Suona la chitarra lenta). Lo stesso vale per espressioni come "Abbiamo avuto una bomba", dove il sostantivo è avverbializzato. La procedura è mantenuta anche per creare locuzioni avverbiali: a testa in giù, con paura, viceversa...