Concetti Chiave di Nietzsche: Dionisiaco, Apollineo, Nichilismo e Oltre

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Concetti Chiave nel Pensiero di Nietzsche: Una Panoramica

1. Dionisiaco e Apollineo

Questi concetti, centrali nella filosofia di Nietzsche, derivano dalle divinità greche Apollo e Dioniso. Apollo, dio del sole, rappresenta la moderazione, l'armonia e la serenità. Dioniso, dio del vino, simboleggia la passione, la sensualità e la gioia di vivere. Nietzsche li contrappone come due aspetti fondamentali dello spirito umano.

Con "apollineo" si intende uno sviluppo armonioso, luminoso e sereno, in contrasto con la componente passionale, entusiasta, dolorosa e oscura rappresentata da Dioniso, dio dell'ebbrezza e della passione sfrenata. Lo spirito dionisiaco si abbandona agli slanci e agli impulsi; lo spirito apollineo incanala il pensiero in modo ordinato, equilibrato e armonioso. Chi vive dionisiacamente vive la vita con passione, come un gioco o un'avventura in cui sono necessari tutti e cinque i sensi per vivere pienamente. Lo spirito apollineo, al contrario, conduce una vita razionale e ordinata.

2. L'Innocenza del Divenire

La filosofia tradizionale ha spesso rifiutato il divenire, la natura mutevole delle cose, idealizzando una realtà superiore e immutabile. Per Nietzsche, invece, l'"innocenza del divenire" è la comprensione della realtà senza alcun ordinamento giuridico esterno. Significa accettare che il mondo è così come appare, piuttosto che come la ragione vorrebbe che fosse. È un comportamento che si pone al di là del bene e del male, una comprensione del cambiamento e delle apparenze al di fuori della vanità umana che cerca verità e valori assoluti. Solo con la "morte di Dio" si può vivere pienamente nell'innocenza del divenire.

3. Il Nichilismo

Il nichilismo, in Nietzsche, è un concetto complesso, che si articola in diversi aspetti:

  • Nichilismo come decadenza della vita: L'intera cultura occidentale è nichilista in quanto ha diretto tutte le sue passioni e speranze verso qualcosa di inesistente (Dio), abbandonando l'unica realtà esistente, quella dei sensi. In Così parlò Zarathustra, Nietzsche rappresenta questo aspetto con la figura del cammello, simbolo di rassegnata accettazione degli oneri.
  • Nichilismo attivo: È la filosofia che cerca di mostrare come i valori dominanti siano una pura invenzione. La filosofia nietzschiana è nichilista in questo senso, poiché propone la distruzione completa di tutti i valori esistenti e la loro sostituzione con valori radicalmente nuovi (la "trasvalutazione di tutti i valori"). Questo nichilismo è una fase necessaria per la nascita di una nuova moralità e di un uomo nuovo, il superuomo. In Così parlò Zarathustra è rappresentato dalla metafora del leone, con la sua aggressività e capacità distruttiva.
  • Nichilismo passivo: Il nichilista passivo non crede in alcun valore, poiché ritiene che ogni valore sia possibile solo se Dio esiste, e Dio non esiste. È colui che afferma che "se Dio non esiste, tutto è permesso", disperandosi della vita e aumentando il risentimento contro di essa, poiché essa può essere ancorata solo a qualcosa al di fuori di essa, e tale fondamento non esiste.

4. Mondo Apparente e Mondo Vero

Nietzsche critica aspramente qualsiasi teoria che divida la realtà in due mondi: un "mondo vero", immutabile e oggettivo, raggiungibile con la ragione, e un "mondo apparente", mutevole e soggettivo, percepito dai sensi. Questa dicotomia, che Nietzsche identifica con il platonismo, è il prodotto di un'influenza nefasta del linguaggio, che cerca sostanze dove c'è solo divenire. La cultura occidentale inventa un "mondo vero" per trovare consolazione di fronte alla terribilità dell'unico mondo esistente, il mondo dionisiaco.

L'artista, che ama l'apparenza più del "mondo vero", non si pone dalla parte della metafisica e del cristianesimo. L'artista ama l'aspetto tragico, nel senso che dice sì alla terribilità della vita, è dionisiaco. Nietzsche sostiene, inoltre, nella sua breve storia della metafisica (nel capitolo "Come il mondo vero divenne una favola?") che, una volta perso il "mondo vero", non rimane nemmeno il mondo apparente. Bisogna ripartire da zero.

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