Concetti Fondamentali dell'Evoluzione Biologica: Definizioni Chiave
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Concetti Chiave dell'Evoluzione
Fissismo
Convinzione secondo cui tutte le specie sarebbero state create così come le vediamo oggi. Le specie sono quindi considerate immutabili.
Lamarckismo
Teoria evolutiva proposta da Lamarck. Ritiene che gli esseri viventi si modifichino nel corso della loro vita a causa dell'uso o del disuso degli organi. Le modificazioni corporee acquisite si trasmetterebbero alla prole. Chiamato anche evoluzionismo lamarckiano.
Genotipo
La combinazione specifica di alleli in una cellula di un individuo, per l'intero genoma o, più comunemente, per un gene particolare.
Fenotipo
I caratteri osservabili o visibili di un organismo, risultato dell'azione combinata del genotipo e dell'influenza dei fattori ambientali.
Mutazione
Il processo che dà origine a una nuova variante (allele) di un gene. Si definisce mutazione anche il gene risultante da questo processo.
Selezione sessuale
Gli effetti della "lotta tra individui dello stesso sesso, solitamente i maschi, per il possesso dell'altro sesso".
Selezione artificiale
Tecnica di controllo della riproduzione mediante la quale gli esseri umani alterano i geni di organismi coltivati o addomesticati. Questa tecnica agisce sulle caratteristiche ereditabili delle specie, aumentando la frequenza con cui compaiono determinate variazioni nelle generazioni successive. Produce un'evoluzione diretta, in cui le preferenze umane determinano i tratti che favoriscono la sopravvivenza.
Genealogia
Rappresentazione grafica che illustra i dati genealogici di un individuo in modo organizzato e sistematico, sia sotto forma di albero che di tabella.
Catastrofismo
Teoria che spiega i cambiamenti geologici e biologici avvenuti sul nostro pianeta non come risultato di un cambiamento graduale, ma di cambiamenti improvvisi e violenti (catastrofi), che danno il nome alla teoria.
Cromosoma
Struttura a forma di bastoncello (o circolare nei procarioti) derivante dalla condensazione della cromatina nucleare durante la divisione cellulare, visibile al microscopio. Contiene i geni organizzati in modo lineare (negli eucarioti).
Selezione naturale
Processo secondo cui le popolazioni o gli individui con caratteristiche vantaggiose producono una prole maggiore rispetto a quelli che non le possiedono, sostituendoli nel tempo.
Speciazione
Processo evolutivo attraverso il quale da una specie se ne formano due o più distinte.
Teoria sintetica (o Neodarwinismo)
La teoria dell'evoluzione attualmente accettata. Prende questo nome perché sintetizza i contributi di diverse discipline (principalmente genetica, sistematica e paleontologia) e riconosce molteplici cause dell'evoluzione: selezione naturale, mutazioni genetiche, ricombinazione genica e isolamento geografico.
Teoria degli equilibri punteggiati
Teoria secondo cui, per la maggior parte del tempo della loro esistenza, le specie rimangono stabili o subiscono solo lievi modifiche (stasi). I cambiamenti evolutivi significativi si accumulerebbero rapidamente (in termini geologici) durante gli eventi di speciazione. Non nega il cambiamento graduale, ma ne rifiuta l'uniformità del ritmo, proponendo lunghi periodi di stasi intervallati da brevi periodi di rapida evoluzione.
Eredità (o Ereditarietà)
La trasmissione delle caratteristiche anatomiche, fisiologiche o di altro tipo da un essere vivente ai suoi discendenti, attraverso il materiale genetico contenuto nel nucleo cellulare (o nel citoplasma, per l'eredità extranucleare). La prole eredita una combinazione dei geni dei genitori (nella riproduzione sessuata).
Evoluzione
Processo continuo di cambiamenti negli esseri viventi, avvenuto attraverso modificazioni graduali nel corso della storia geologica, che ha prodotto l'enorme varietà di forme e specie animali e vegetali, attuali ed estinte.
Encefalizzazione
Misura relativa delle dimensioni del cervello di un individuo rispetto al suo peso corporeo. Spesso espressa come quoziente di encefalizzazione (QE).
Deriva genetica
Forza evolutiva che agisce, insieme alla selezione naturale e ad altri fattori, modificando casualmente le frequenze alleliche nelle popolazioni nel corso del tempo, specialmente in quelle di piccole dimensioni.