Concetti Fondamentali di Retorica, Logica e Filosofia Antica

Classificato in Filosofia ed etica

Scritto il in italiano con una dimensione di 11,46 KB

Apodeixis

L'Apodeixis (dal greco, significa 'dallo show' o 'dimostrazione') presenta una catena logica di sentenze inconfutabili, elementi di prova tali che, partendo dalla prima proposizione, si è razionalmente costretti ad accettare la conclusione. Riguarda la verità della conclusione, intesa come conseguenza necessaria delle premesse. Presuppone una logica formale, un linguaggio astratto e simbolico, e ha un carattere impersonale che lo rende isolato da qualsiasi contesto. Si applica alla scienza logico-deduttiva.

Argomentazione

L'Argomentazione è un atto di pensiero e di parola. Si tratta di un atto di comunicazione, ovvero un atto con cui un oratore, di fronte a un pubblico, espone le proprie opinioni e le condivide su un determinato assunto. In particolare, si tratta di presentare argomenti a favore di una tesi specifica al fine di ottenere il sostegno del pubblico a tale teoria. Prevede la produzione di tesi a cui si aggiungono spiegazioni e giustificazioni basate su prove e fatti, che chiamiamo argomenti. Presuppone una logica informale, il linguaggio naturale è contestualizzato e il rapporto tra l'oratore e il pubblico è personale. Si applica alle scienze sociali e umanistiche e alle situazioni quotidiane.

La Retorica

La Retorica (dal greco Rhetorikē, che significa 'l'arte delle parole', 'l'arte di parlare'). Il significato più comune della retorica è l'arte della persuasione, ovvero un insieme di regole tecniche o pratiche che permettono all'oratore di ottenere l'assenso del pubblico al suo discorso.

La Persuasione

La persuasione è un fenomeno psicologico che si verifica quando l'oratore influenza il pubblico, convincendolo ad accettare le sue argomentazioni o a prendere una decisione. La persuasione è attuata entro i limiti della comprensione razionale. La persuasione è sinonimo di buon uso della retorica.

La Retorica secondo Aristotele

Secondo Aristotele, la retorica è l'arte di individuare ciò che è più appropriato in ogni caso per convincere il pubblico. Ogni tipo di discorso ha un pubblico (auditorium), un tempo, un'intenzione, uno scopo e un metodo corretto. Per Aristotele, la retorica è necessaria per:

  • La verità e la giustizia non devono essere sopraffatte.
  • Ci sono alcuni spettatori che neanche la scienza più esatta può persuadere.
  • Bisogna avere la capacità di discutere di argomenti contrari per padroneggiare la materia e, ogni volta che qualcuno argomenta contro la giustizia, è possibile confutare le sue argomentazioni.
  • Dobbiamo essere in grado di difenderci verbalmente.

Secondo Aristotele, la retorica può essere intesa in due modi:

  1. Un insieme di regole volte a chiarire l'espressione degli argomenti.
  2. L'arte della persuasione, indipendentemente dalla validità degli argomenti.

Tecniche di Persuasione

Prove Non Tecniche (o Extratecniche)

Sono quelle già esistenti e che l'oratore si limita a usare. Es: leggi, testimoni.

Prove Tecniche

Sono quelle che possono essere preparate dall'oratore e sono di tre tipi:

Ethos

Sono quelle che risiedono nel carattere dell'oratore. La persuasione si ottiene quando gli interventi sono realizzati in modo da lasciare al pubblico l'impressione che il carattere dell'oratore lo renda credibile. Errori associati: ad hominem, appello all'autorità non qualificata.

Pathos

Sono le tecniche che agiscono sul modo in cui il pubblico è disposto alla persuasione. Si ottiene quando il discorso dell'oratore risveglia nel pubblico sentimenti ed emozioni che lo rendono ricettivo alla verità di ciò che viene detto. Errori associati: appello alla popolarità, appello alla pietà.

Logos

Sono quelli che risiedono nel discorso stesso, dimostrando ciò che si vuole dimostrare. La persuasione si ottiene con argomenti che cercano di convincere il pubblico che l'oratore ha ragione o è corretto. Questa tecnica di persuasione si verifica quando il discorso mostra la verità o ciò che sembra essere vero. In quest'ultimo caso, i mezzi di persuasione sono: l'esempio e l'entimema (una specie di sillogismo).

Il Pubblico (Auditorium)

Insieme di tutti coloro che l'oratore vuole persuadere o influenzare con il suo discorso. Può essere:

Singolo

Costituito da una sola persona.

Particolare

Un gruppo specifico di persone, raggruppate in base a determinati aspetti.

Universale

L'umanità intera; ciò che l'oratore dice è valido per tutti.

I Sofisti

I Sofisti erano maestri professionisti che istruivano i giovani e, attraverso le loro conferenze itineranti, dimostravano la loro eloquenza in cambio di denaro. La loro nascita è legata al sistema politico democratico. I Sofisti furono i primi a evidenziare il ruolo della cultura nella formazione dell'uomo. Con l'avvento della democrazia in Grecia, la maggior parte delle decisioni doveva essere presa nell'assemblea dei cittadini; pertanto, il dominio della parola, la persuasività, divenne il fattore decisivo per l'accesso e l'esercizio del potere politico. In assenza di università e di una scuola per giovani adulti, furono i Sofisti a fornire l'istruzione necessaria per essere un cittadino, ovvero per partecipare attivamente alla vita politica della città.

Caratteristiche dei Sofisti

  • Insegnavano la retorica.
  • Insegnavano la virtù politica.
  • Erano interessati all'antropologia, all'evoluzione dell'uomo, della società e della civiltà.
  • Erano interessati al rapporto tra leggi e costumi e la natura.
  • Volevano essere in grado di parlare su tutte le questioni e rispondere alle domande che venivano loro poste.
  • Negavano l'esistenza di una realtà permanente che sta alla base e giustifica le apparenze. Adottavano un punto di vista fenomenista, relativista e soggettivista.
  • Avevano un approccio empirista e scettico riguardo all'origine e alla possibilità della conoscenza.

Per i Sofisti, dato il ruolo e il vantaggio della retorica, la verità è relativa e particolare; ogni conoscenza si riduce a credenze e opinioni che gli uomini possono essere persuasi ad accettare.

La Retorica secondo Platone

Platone è fortemente contrario alla retorica e ne critica il carattere in due occasioni (nella sua opera, il dialogo Gorgia). In un primo momento, dimostra che l'oratore è convincente solo se non si conosce l'argomento di cui si parla. In seguito, dimostra che la definizione di retorica di Gorgia non è corretta, presentando una propria definizione. Per Platone, ogni attività è una vera arte solo se:

  • Si basa su un principio razionale per giustificare la modalità d'azione.
  • Ha come fine il bene.

Così, per Platone, la retorica non è arte, ma una forma di pratica empirica che mira a produrre nel pubblico un sentimento di soddisfazione e piacere. Platone chiama questa attività una forma di adulazione.

Egli sosteneva l'esistenza di una realtà oggettiva e universale, ovvero verità oggettive che possono essere scoperte non con la retorica, ma attraverso la dialettica.

La Dialettica

La dialettica è l'arte del dibattito attraverso domande e risposte. È associata ai dialoghi platonici e a Socrate.

Caratterizzazione della Filosofia

La filosofia è la ricerca della verità, il tentativo, attraverso buoni argomenti, di trovare risposte che ci dicano come stanno veramente le cose. Il modo migliore per caratterizzare la filosofia è dire che è costituita da problemi, teorie/tesi e argomenti. Per tutti i problemi filosofici, i filosofi formulano risposte – teorie o dottrine filosofiche – che cercano di giustificare con argomenti. Anche se non è facile determinare il valore di verità di una teoria, questo è l'obiettivo della filosofia.

Perché la Logica è Indispensabile alla Filosofia?

  1. Ci permette di distinguere gli argomenti dai non-argomenti. Un argomento è un insieme di proposizioni formato da una o più premesse e una conclusione.
  2. Ci permette di chiarire gli argomenti, ovvero di identificare la conclusione e le premesse che cercano di sostenerla.
  3. La logica ci insegna a pensare con coerenza, ovvero a trarre conclusioni supportate da buone ragioni.
  4. La logica ci insegna a valutare se gli argomenti sono validi:
    1. La conclusione deve essere sostenuta dalle premesse, ovvero deve esserci un rapporto di implicazione tra premesse e conclusioni;
    2. Le premesse devono essere vere.
  5. Poiché il lavoro filosofico consiste essenzialmente nella discussione delle idee, la logica ci permette di presentare meglio argomenti a favore di un'idea o di una contro-tesi, o di presentare argomenti per confutare.

Differenze tra Filosofia e Sofistica

Filosofia
  • Vista come un mezzo di ricerca della verità e della perfezione umana.
  • Obiettivi di ricerca; cerca di trasmettere la conoscenza della verità assoluta.
  • Gli strumenti usati per dimostrare una tesi dovevano mirare alla verità e alla conoscenza, e non potevano essere messi al servizio di qualsiasi causa (favorevoli al bene).
  • Sviluppa la dialettica.
  • Scopo di chiarire e promuovere la comprensione razionale del pubblico.
  • Privilegia la saggezza.
Sofistica
  • Caratterizzata dalla volontà di preparare i giovani alle controversie politiche e giudiziarie.
  • Voleva raggiungere il successo politico e sociale a ogni costo.
  • Aveva obiettivi pratici (orientati all'azione politica).
  • Cercava di manipolare il pubblico più che di trasmettere il sapere.
  • I maestri di oratoria trasformarono la retorica in una tecnica di bellezza e fascino per il discorso, usando figure retoriche, giochi di parole e altre strategie retoriche con l'unico scopo di convincere.
  • Sviluppa la retorica.
  • Scopo di manipolare e dominare il pubblico per conquistarlo.
  • Privilegia l'opinione.

Manipolazione

Consiste nell'abuso dell'argomento per indurre il pubblico, in modo acritico e involontario, ad aderire a ciò che l'oratore propone.

Seduzione

È una particolare forma di persuasione che si verifica quando il messaggio è subliminale, ovvero porta le persone a un'adesione inconscia. Il messaggio fa appello alle emozioni e al piacere, originando nel pubblico desideri e bisogni che esistono a livello inconscio.

Voci correlate: