Condizioni Generali di Contratto: Azioni Legali, Registrazione e Tutela del Consumatore
Classificato in Diritto & Giurisprudenza
Scritto il in italiano con una dimensione di 6,83 KB
Controllo delle Condizioni Generali di Contratto
1. Azioni Legali
La legge prevede due tipi di azioni:
- Le singole azioni possono essere avviate dall'aderente.
- Le azioni collettive possono essere avviate da diverse istituzioni che, in modo più o meno stretto, hanno la custodia o tutela, o possono rappresentare gli interessi collettivi degli aderenti: società di persone o aziende, imprenditori, professionisti e agricoltori che per legge hanno il compito di patrocinare i loro membri, la Camera di Commercio, Industria e Navigazione, le associazioni dei consumatori e degli utenti, l'Istituto Nazionale dei Consumatori, le associazioni professionali stabilite per legge, la Procura, ecc. (Art. 16 LCGC).
Azioni Singole Rilevanti
Tra le singole azioni, sono rilevanti:
- L'azione di inapplicabilità, che può essere esercitata quando si ritiene che la clausola contrattuale sia stata inserita nel contratto senza il rispetto dei requisiti di cui all'art. 7 LCGC. Ciò si verifica, ad esempio, se l'aderente non ha avuto la possibilità di conoscerla integralmente al momento della conclusione del contratto, o se non è stata sottoscritta come richiesto dall'art. 5 LCGC, o se risulta illeggibile, ambigua, oscura e incomprensibile, a meno che, in quest'ultimo caso, non sia stata espressamente accettata per iscritto dall'aderente e sia conforme alla normativa specifica (art. 7).
- L'azione di nullità, che può essere presentata quando le condizioni sono contrarie, a danno dell'aderente, alle disposizioni della LCGC e a qualsiasi norma imperativa o proibitiva, a meno che non sia previsto un effetto diverso per qualsiasi violazione (art. 8.1 LCGC). Nei contratti dei consumatori, devono essere prese in considerazione le disposizioni del Codice del Consumo per le clausole nulle che si qualificano come vessatorie ai sensi delle disposizioni di tale legge (art. 8.2 LCGC).
- La mancata inclusione nel contratto o la dichiarazione di nullità di una o più disposizioni non determina la totale inefficacia del contratto, se il contratto può sopravvivere senza tali clausole. In questo caso, la parte del contratto affetta dal vizio deve essere integrata secondo le disposizioni di cui all'art. 1258 C.C. (art. 10 LCGC). Al contrario, si avrà una totale inefficacia qualora la mancata inclusione o la nullità riguardi uno degli elementi essenziali del contratto (art. 9.2 LCGC).
Azioni Collettive
Le azioni collettive sono tre (art. 12):
- L'azione dichiarativa, mira a ottenere una pronuncia che riconosca una clausola generale come condizione generale di contratto. Essa rappresenta un passo necessario per l'esercizio delle altre due.
- L'azione inibitoria: con il suo esperimento, si mira a ordinare al convenuto di rimuovere le condizioni generali considerate invalide e ad astenersi dal loro utilizzo futuro, identificando o chiarendo, se necessario, il contenuto del contratto.
- L'azione di ritiro: con il suo esperimento, si mira a dichiarare e imporre al convenuto, se la raccomandazione fatta per l'utilizzo di clausole delle condizioni generali è nulla, il dovere di ritirarla e di astenersi dal seguire tali raccomandazioni in futuro.
2. Registrazione delle Condizioni Generali di Contratto
L'oggetto principale del Registro delle Condizioni Generali di Contratto (RCGC) è quello di dare pubblicità alle condizioni generali e alle sentenze che possono influenzarle o che incidono, secondo i termini della LCGC, sulla loro efficacia.
La trascrizione sarà soggetta al deposito delle domande ordinarie di annullamento o di dichiarazione di non incorporazione di clausole generali e delle azioni collettive inibitorie e dichiarative di ritiro di cui al Capo IV, nonché delle decisioni che hanno disposto la sospensione cautelare dell'efficacia di una condizione generale. Queste trascrizioni saranno valide per quattro anni dalla loro data e potranno essere prorogate fino alla conclusione del procedimento ai sensi di un mandato di proroga. La registrazione è eseguita in base alle sentenze definitive che accolgono le azioni di cui sopra. Può altresì essere soggetta a registrazione, qualora il Conservatore abbia prove sufficienti della persistenza nell'uso di clausole giudizialmente dichiarate nulle.
La registrazione è generalmente volontaria, tranne in circostanze eccezionali in cui il governo la imponga obbligatoria in alcuni settori di attività (per esempio, i prestiti ipotecari per l'acquisto di una casa o le assicurazioni auto) (art. 11 LCGC).
3. Obbligo di Informazione per Alcuni Professionisti
Per quanto riguarda l'utilizzo di condizioni generali, vi è un dovere di informazione che ricade sui notai e sui conservatori dei registri immobiliari e commerciali, i quali devono informare, nei limiti delle loro competenze, sull'applicazione della LCGC (art. 23 LCGC).
Condizioni Generali e Clausole Vessatorie nei Contratti con i Consumatori
1. Per clausola vessatoria si intendono non solo le clausole non negoziate individualmente, ma anche le pratiche espressamente accettate, se, in contrasto con il requisito della buona fede, causano, a danno dei consumatori e degli utenti, un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi delle parti derivanti dal contratto (art. 82, comma 1, LGDCU).
2. La vessatorietà di una clausola deve essere valutata caso per caso. A tal fine, si valuterà la natura dei prodotti o dei servizi oggetto del contratto e si considereranno tutte le circostanze al momento della sua conclusione, nonché tutte le altre clausole del contratto o di un altro contratto ad esso collegato (art. 82, comma 3, LGDCU).
3. La legge prevede, in generale, una serie di disposizioni che devono sempre considerarsi vessatorie: quelle che vincolano il contratto alla volontà del professionista, limitano i diritti dei consumatori e degli utenti, determinano la mancanza di reciprocità nel contratto, impongono al consumatore e utente garanzie eccessive, o impongono un onere della prova sproporzionato o indebito, sono sproporzionate in relazione all'esecuzione del contratto, o sono in contrasto con le norme sulla competenza giurisdizionale e sulla legge applicabile (art. 82, comma 4, LGDCU). Stabilisce poi un elenco di clausole che specificano le categorie di cui sopra (articoli 85-90 LGDCU).
4. Le clausole vessatorie sono nulle. In genere, la loro inclusione produce nullità parziale del contratto. Solo quando le restanti clausole determinano una situazione di squilibrio eccessivo nella posizione delle parti, a cui non si può porre rimedio integrando il contratto in conformità all'art. 1258 C.C., si può dichiarare la totale inefficacia del contratto.