Confronto Rivoluzione Americana e Francese: Diritti, Tirannia e Potere Legislativo

Classificato in Scienze sociali

Scritto il in italiano con una dimensione di 3,11 KB

La Dichiarazione d'Indipendenza e la Nascita della Nazione Americana

I coloni, nel frattempo, avendo capito subito che la loro proposta del 1765 fosse destinata a cadere nel vuoto, con la Dichiarazione di Indipendenza del 1776 trovarono impossibile continuare a vivere come sudditi del monarca britannico e sotto la protezione delle leggi della madrepatria. Alla ricerca di una forte e permanente separazione dall'Inghilterra, è esplicitamente richiamata nella prima parte della Dichiarazione la dottrina dei diritti naturali individuali e del contratto sociale, che fino a poco tempo fa era estranea al dibattito sui diritti sviluppatosi all'interno della tradizione costituzionale britannica del modello storicistico. Fu così necessario proclamare il re tiranno, il quale era l'ultimo, ma fortissimo, filo che teneva uniti i coloni alla madrepatria e che per lungo tempo aveva negato la rappresentanza.

La Tirannia nell'Ancien Régime: La Prospettiva Francese

Per i protagonisti della Rivoluzione francese, la tirannia sconfitta non era un singolo individuo, ma un intero sistema: il sistema dell'Ancien Régime. La tirannia della Rivoluzione francese era costituita da una pluralità intricata di situazioni di privilegio – giudiziari, fiscali, commerciali, in materia di uffici pubblici – che erano sintetizzati nel concetto, sempre più disprezzato con il progredire della rivoluzione, di "Ancien Régime".

Rivoluzione Americana vs. Rivoluzione Francese: Due Visioni della Tirannia e del Legislatore

Al contrario, la Rivoluzione americana non dovette distruggere alcun "Ancien Régime". La Rivoluzione americana, a differenza di quella francese, nacque dalla necessità di opporsi a un legislatore che agiva al di fuori della sua giurisdizione legittima. Il tiranno era un'autorità pubblica precisa e definita che agiva in modo illegale, e non un intero sistema. Il grande tema della cultura politica e costituzionale americana è sempre stata la sfiducia nei confronti del legislatore, in particolare in relazione alla sua pretesa di incarnare la volontà generale, secondo le modalità della Rivoluzione francese.

La Rivoluzione francese, impegnata nella sistematica distruzione della società dell'Ancien Régime, ebbe bisogno di una forte componente di statualità. Contro gli antichi privilegi, doveva affermare l'autorità sovrana del legislatore, con lo strumento della legge generale e astratta, che rende possibile il riconoscimento dei diritti individuali e al tempo stesso rende possibile, attraverso l'artificio della rappresentazione, l'unità del popolo o della nazione.

La Rivoluzione americana, al contrario, si distingue per la sua visione dei diritti e delle libertà non dipendente dallo stato. Possiamo dire che la Rivoluzione francese affidò i diritti e le libertà all'opera di un legislatore virtuoso, che è tale perché altamente rappresentativo del popolo o della nazione; mentre la Rivoluzione americana, diffidando delle virtù di ogni legislatore, affidò i diritti e le libertà alla Costituzione, vale a dire alla possibilità di limitare il legislatore con una norma di ordine superiore.

Voci correlate: