Confronto tra Rivoluzione Francese e Americana: Diritti, Libertà e Sovranità
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L'analisi della Rivoluzione francese si conclude con la difficoltà di assicurare una stabile ed efficace tutela dei diritti e delle libertà in una cultura segnata dal modello statalista. Questo modello, che termina con il riferimento all'immagine del legislatore virtuoso, apre la porta a un potere sovrano, componente o del potere costituito, il popolo o lo stato, che risulta difficile da gestire per motivi di sicurezza.
Si sostiene che quando la cultura dei diritti e delle libertà si separa dalla tradizione britannica, si esalta la sovranità di un governo e si indebolisce la garanzia dei diritti stessi.
È quindi necessario tornare alla Rivoluzione Americana, con tutto il suo punto di riferimento storico: si afferma che il costituzionalismo moderno, inteso come una tecnica specifica per limitare il potere e garantirne i fini, non è nato con le dichiarazioni dei diritti della Rivoluzione francese, ma piuttosto con la Costituzione federale americana del 1787.
La rivoluzione americana tende a coniugare l'individualismo e lo storicismo, escludendo gli orizzonti statalisti delle filosofie europee sulla sovranità politica.
Nella cultura rivoluzionaria americana dei diritti e delle libertà, lo storicismo e l'individualismo sono fortemente interconnessi. È fondamentale tenere a mente la differenza tra la cultura americana dei diritti e delle libertà e la parte continentale europea delle Dichiarazioni dei diritti della Rivoluzione francese.
Nella cultura rivoluzionaria francese dei diritti e delle libertà, lo storicismo e l'individualismo sono assolutamente incompatibili e inconciliabili. La rivoluzione non può stabilire i diritti e le libertà nella storia, perché questa è la realtà del vecchio regime, cioè con il giusto ordine sociale di classe, con il mondo del privilegio. Cercare di rovesciare il nuovo ordine individualistico rende impossibile qualsiasi dottrina storicistica dei diritti e delle libertà. La rivoluzione francese si definisce in opposizione al vecchio regime e la necessità di rompere con esso rende impossibile qualsiasi dottrina storicistica dei diritti e delle libertà.
- La rivoluzione americana non ha avvertito questo bisogno perché non aveva un 'vecchio regime' da abbattere. Questa rivoluzione ha portato la sua rottura, che è stata la definitiva separazione dalla madrepatria, nella proclamazione di indipendenza. Tuttavia, era qualcosa di diverso, che non implicava la necessità di definirsi in opposizione rispetto al passato, come è stato il caso della Rivoluzione Francese. La tradizione di common law è ciò che distingue la Rivoluzione americana da quella francese. Questo semplice fatto cambia completamente il significato più profondo dei diritti e delle libertà nelle due rivoluzioni. Il primo problema che dobbiamo affrontare è quello di scoprire a cosa servisse la rivoluzione americana e quale fosse la realtà oppressiva contro la quale, in nome dei diritti individuali, la rivoluzione poteva e doveva essere portata a termine.