Contabilizzazione degli Investimenti Aziendali: Il Metodo del Valore di Mercato per i Titoli Passivi
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Obiettivo 1: Comprendere le Categorie e i Metodi Contabili degli Investimenti Aziendali
Le Tre Principali Categorie di Investimenti in Titoli
Gli investimenti aziendali in titoli si classificano in tre categorie principali, a seconda dell'intento dell'investitore:
- Investimenti passivi: Effettuati senza l'intenzione di esercitare un'influenza o un controllo sulla società partecipata.
-
Investimenti con influenza notevole: Realizzati con l'intenzione di esercitare un'influenza significativa sulle decisioni operative e finanziarie di un'altra società. Un'influenza notevole può essere indicata da fattori quali:
- Presenza nel consiglio di amministrazione.
- Partecipazione alla formulazione delle politiche e al processo decisionale.
- Transazioni rilevanti tra le due società.
- Scambio di personale dirigente.
- Dipendenza tecnologica.
In assenza di prove contrarie, si presume che esista un'influenza notevole se l'investitore possiede tra il 20% e il 50% delle azioni con diritto di voto della società partecipata.
- Investimenti di controllo: Realizzati con l'intento di esercitare il controllo su un'altra società (solitamente con una partecipazione superiore al 50%).
Metodi Contabili per la Registrazione degli Investimenti
I metodi contabili utilizzati per la registrazione degli investimenti sono direttamente connessi alla finalità dell'investimento stesso. Una volta determinata la categoria dell'investimento, si stabilisce il metodo contabile appropriato per la sua registrazione e valutazione.
Obiettivo 2: Contabilizzare gli Investimenti in Titoli Passivi con il Metodo del Valore di Mercato
Principi del Metodo del Valore di Mercato (Fair Value)
I titoli detenuti come investimento passivo, che si presumono tali quando la società partecipante possiede meno del 20% delle azioni con diritto di voto, sono contabilizzati con il metodo del valore di mercato (o fair value). Secondo questo metodo, i titoli sono iscritti in bilancio al loro valore di mercato alla data di chiusura del periodo. Gli utili e le perdite non realizzati, derivanti dalle variazioni dei prezzi delle azioni detenute, vengono rilevati contabilmente.
Ragioni della Deroga al Principio del Costo
L'approccio del valore di mercato rappresenta una deroga al principio del costo storico ed è supportato da due ragioni principali:
- Rilevanza: Gli analisti finanziari cercano di prevedere i flussi di cassa futuri di un'azienda. Una potenziale fonte di tali flussi è la vendita del portafoglio di investimenti passivi. La migliore stima dei flussi di cassa generabili dalla vendita di questi titoli è proprio il loro valore di mercato corrente.
- Misurabilità: I contabili possono registrare solo elementi che siano misurabili con un elevato grado di affidabilità. Mentre determinare il valore di mercato per molti attivi può essere complesso, per i titoli quotati è relativamente semplice grazie a fonti attendibili (es. borse valori, pubblicazioni finanziarie come The Wall Street Journal).
Classificazione degli Investimenti Passivi
Gli investimenti passivi vengono ulteriormente classificati in base all'orizzonte temporale e all'intento del management.
Investimenti a Breve Termine (Attività Correnti)
L'obiettivo è ottenere un rendimento da fondi che potrebbero essere necessari per scopi operativi nel prossimo futuro.
- Titoli di negoziazione (Trading Securities): Investimenti in azioni o obbligazioni detenuti principalmente a scopo di compravendita nel breve termine. Sono valutati al fair value e classificati come attività correnti.
- Titoli disponibili per la vendita (Available-for-Sale Securities): Tutti gli investimenti passivi diversi dai titoli di negoziazione. Sono valutati al fair value e possono essere classificati come attività correnti se si prevede di venderli entro l'anno.
Investimenti a Lungo Termine (Attività Non Correnti)
Si tratta di titoli disponibili per la vendita che non sono necessari per le operazioni correnti, ma che potrebbero servire per scopi a lungo termine. La loro classificazione come attività non correnti si basa sulle intenzioni del management aziendale.
Trattamento Contabile delle Operazioni su Titoli
Concetto Chiave: Acquisto di Titoli e Riscossione di Dividendi
I dividendi percepiti da investimenti in titoli sono registrati come proventi da capitale e sono inclusi nel conto economico, contribuendo a formare l'utile netto dell'esercizio.
Concetto Chiave: Valutazione di Fine Esercizio
Per i titoli disponibili per la vendita, gli utili o le perdite non realizzati derivanti dall'adeguamento al fair value non transitano nel conto economico. Vengono invece iscritti in una specifica riserva del patrimonio netto (nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo).
- Gli utili o le perdite non realizzati associati a questi titoli non influenzano l'utile netto dell'esercizio.
- Solo al momento della vendita effettiva del titolo, l'utile o la perdita realizzati verranno inclusi nel calcolo del risultato d'esercizio.
Cessione di Titoli Disponibili per la Vendita
Quando i titoli disponibili per la vendita vengono ceduti, l'operazione influenza principalmente il conto di investimento (che viene stornato) e il conto di cassa (che viene incrementato), e l'eventuale plusvalenza o minusvalenza realizzata viene rilevata nel conto economico.