Correnti Filosofiche del Novecento: Dal Vitalismo all'Esistenzialismo e il Pensiero di Nietzsche

Classificato in Filosofia ed etica

Scritto il in italiano con una dimensione di 3,43 KB

Le Correnti Filosofiche del Novecento: Crisi della Razionalità e Riscoperta della Vita

All'inizio del ventesimo secolo, alcuni filosofi *denunciarono* la disconnessione della filosofia rispetto al "mondo della vita". Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, inteso come il fallimento dell'Illustrazione (o Illuminismo) basato sulla razionalità, diede impulso alle filosofie della vita.

Il Vitalismo

Sorge il *Vitalismo*, una tendenza filosofica che dà priorità ai valori della vita rispetto alla razionalità. Ritiene che l'elemento cruciale sia ciò che è estraneo alla ragione, poiché la ragione non è in grado di analizzare i fenomeni della vita, lasciando così l'immaginazione e l'intuizione come strumenti più importanti. L'uomo possiede un valore assoluto ai margini della società, da cui analizza e decide la sua esistenza. Tra i maggiori esponenti si evidenziano Schopenhauer, Nietzsche e Ortega y Gasset.

Lo Storicismo di Dilthey

Lo *Storicismo* di Dilthey è considerato la chiave per la comprensione umana, poiché evidenzia il bisogno dell'uomo di conoscere la propria individualità all'interno del proprio contesto storico.

Pertanto, il metodo scientifico utilizzato per studiare la natura non è adatto per analizzare il mondo umano, dal momento che quest'ultimo è storico e si basa su individui che hanno relazioni consapevoli con culture diverse, le quali devono essere analizzate dal singolo.

L'Esistenzialismo

L'Esistenzialismo di Heidegger e Sartre discute l'uomo a partire dalla propria individualità. Essi vedono l'uomo come un essere "gettato nel mondo", un essere incompiuto che costruisce il suo destino attraverso libere scelte. Esistere significa "essere nel mondo", e l'uomo prova angoscia (o paura) di fronte all'assurdità e al mistero della propria esistenza.

La Filosofia Analitica

La *Filosofia Analitica* di Russell e Wittgenstein sostiene che i problemi filosofici nascono dal cattivo uso del linguaggio. Dunque, attraverso l'analisi logica del linguaggio, si dovrebbe ottenere un linguaggio ideale che chiarisca il linguaggio ordinario, ponendo così fine ai falsi problemi della filosofia.

Il Pensiero di Nietzsche: L'Apollineo e il Dionisiaco

Le Due Dimensioni dell'Esistenza

Per Nietzsche, la vita è completa grazie alla presenza di due dimensioni fondamentali: l'apollineo e il dionisiaco. L'apollineo, rappresentato dal dio Apollo, simboleggia la parte razionale della vita e l'ordine, mentre il dionisiaco, rappresentato da Dioniso, incarna l'impulso, la forza e la potenza vitale.

Il contrasto tra i due è evidente, ma necessario, poiché in assenza di uno di essi, non si potrebbe vivere una vita piena.

La Decadenza Occidentale

La cultura greca, prima di Socrate e Platone, accettava la lotta esistenziale tra queste due dimensioni, chiamandola "gioco tragico".

Con Socrate e Platone, questo equilibrio preesistente fu rotto, segnando l'inizio della decadenza dell'uomo e della cultura occidentale. Apollo (la ragione) vinse su Dioniso (gli istinti), poiché, secondo entrambi i filosofi, l'istinto dionisiaco poteva essere ripugnante.

Nella sua critica alla cultura occidentale, Nietzsche richiede il ripristino di questo equilibrio perduto con Socrate e Platone e il recupero della vita dionisiaca, che significa dire "sì" alla vita in tutte le sue contraddizioni.

Voci correlate: