Cultura Umana: Società, Identità e Adattamento

Classified in Filosofia ed etica

Written at on italiano with a size of 2,7 KB.

Esistono società pure, totalmente chiuse?

Grazie alla globalizzazione, oggi è impossibile considerare le culture come entità limitate o isolate. Lo scambio culturale non è un fenomeno secondario rispetto a un nucleo di identità culturale. Al contrario, il cambiamento è ora sostanziale, nella misura in cui le diverse identità culturali si trovano attualmente in una combinazione selezionata di caratteristiche di origine diversa. Questo ha reso l'idea della società pura una fantasia letteraria o un'utopia politica più o meno radicale, ma in ogni caso molto profondamente efficace nella realtà antropologica del nostro tempo.

Perché l'essere umano è un essere incompiuto?

Natura e società definiscono ciò che è umano, ma non ne fanno qualcosa di finito o concluso. L'uomo, proprio perché incompiuto, sente sempre la necessità di pensare a se stesso, di scegliere tra le possibili prospettive umane o addirittura di creare nuovi modi di interpretarle, di decidere sul proprio essere.

Né la natura né la società determinano in modo definitivo la sua forma. Per l'uomo, la domanda "che cos'è l'uomo?" non può mai smettere di avere senso o essere considerata una risposta definitiva.

Perché la cultura umana trascende la semplice logica di sopravvivenza?

Se vogliamo ridurre la nozione di cultura alla sua concezione socio-antropologica, insieme di regole e modelli di comportamento stabiliti, la rendiamo un correlato delle leggi biologiche nel territorio del sociale.

Se, inoltre, insistiamo sul fatto che l'uomo è per natura culturale e sulla natura adattiva della cultura stessa, stiamo promuovendo un'interpretazione naturalistica o biologica della cultura come meccanismo primario attraverso il quale l'uomo si adatta all'ambiente e inizia a controllarlo.

Se ci atteniamo esclusivamente a questo, ci sfugge il fatto che l'attività umana differenziale nel mondo trascende la mera logica di sopravvivenza. Vale a dire che la cultura non è solo una funzione adattiva e che la creatività umana non ha come fine l'ingegno pragmatico o l'astuzia, abilità e trucchi in grado di portare benefici, schemi che si possono trovare ovunque, sia nel naturale che nel sociale. Ma l'aspirazione ideale verso quello che dovrebbe essere raggiunto, quello che ogni società considera buon senso e vita decente.

In questo senso, la cultura è unicamente umana perché, prima di tutto, è per gli uomini la possibilità di criticare la realtà vissuta come ingiusta e indegna e l'impegno a cercare una soluzione migliore. La cultura assegna un valore morale che non può essere ridotto al semplice calcolo dei benefici, ma è legato alla dignità etica che attribuiamo al singolo individuo.

Entradas relacionadas: