Datazione Radiocarbonio C-14: Principi, Metodi e Calibrazione per la Cronologia Storica

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Il Metodo di Datazione con il Radiocarbonio (C-14)

La datazione con il Carbonio-14 (C-14), o radiocarbonio, è una tecnica fondamentale per determinare l'età di materiali organici. Il suo sviluppo si deve principalmente a Willard Libby, che studiò le radiazioni cosmiche e il loro impatto sull'atmosfera terrestre.

Principi Fondamentali del Radiocarbonio

Produzione e Instabilità del 14C

Le radiazioni cosmiche, particelle subatomiche che bombardano continuamente la Terra, producono neutroni ad alta energia. Questi neutroni reagiscono con gli atomi di azoto (14N) dell’atmosfera, generando atomi di 14C, o radiocarbonio. Il 14C è instabile poiché possiede otto neutroni nel nucleo, a differenza dei sei del carbonio ordinario (12C). L'instabilità determina il decadimento radioattivo del 14C a un ritmo regolare.

Il Tempo di Dimezzamento

Libby determinò inizialmente che occorrevano 5568 anni perché decadesse la metà del 14C contenuto in un campione, definendo questo periodo come il tempo di dimezzamento. Ricerche più moderne indicano che il tempo di dimezzamento è di 5730 anni. Nonostante ciò, molti laboratori continuano a usare il valore di 5568 anni; questa differenza non costituisce un problema significativo, dal momento che si dispone di una scala di tempo calibrata basata sul radiocarbonio.

Equilibrio e Assorbimento negli Organismi Viventi

Libby si rese conto che il decadimento del radiocarbonio a un ritmo costante doveva essere compensato dalla sua produzione continua per opera delle radiazioni cosmiche. Ipotizzò, quindi, che la concentrazione percentuale di 14C nell’atmosfera dovesse rimanere costante nel tempo. Questa concentrazione costante di radiocarbonio nell’atmosfera si trasferisce uniformemente in tutti gli organismi viventi attraverso l’anidride carbonica. Conoscendo la velocità di decadimento del 14C e misurando la quantità di radiocarbonio rimasta in un campione, Libby comprese che si poteva determinare l’età di un tessuto vegetale o di un animale morto.

Tecniche di Misurazione e Progressi

Misurazione Iniziale e Precisione

Le tracce di 14C sono piccolissime già all’inizio e si riducono alla metà dopo 5730 anni. Libby scoprì che ogni atomo di 14C, durante il processo di decadimento, emette particelle beta (β), che egli riuscì a contare con un contatore Geiger. La precisione della misurazione dell’attività del 14C è condizionata da errori di conteggio, dalle radiazioni cosmiche e da altri fattori. Per questo motivo, le date ottenute con il metodo del radiocarbonio sono sempre accompagnate da una stima dell’errore probabile.

Evoluzione delle Tecniche e Riduzione dei Campioni

Un progresso significativo si è verificato tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta, con l’introduzione di contatori a gas capaci di misurare campioni molto piccoli. Applicando il metodo tradizionale, era necessario disporre di circa 5 g di carbonio purificato, il che significava campioni di circa 10-20 g di legno o carbone, o 100-200 g di ossa. Le nuove apparecchiature, invece, sono in grado di fornire risultati con poche centinaia di milligrammi di carbone.

Spettrometria di Massa con Acceleratore (AMS)

La Spettrometria di Massa con Acceleratore (AMS, Accelerator Mass Spectrometry) ha permesso di usare campioni ancora più piccoli. L’AMS è infatti capace di contare direttamente tutti gli atomi di 14C, prescindendo del tutto dalla loro radioattività. Il campione minimo richiesto è dell’ordine di 5-10 mg. L’arco di tempo coperto dalla datazione con il metodo del radiocarbonio mediante l’AMS può teoricamente estendersi a ritroso nel tempo fino a 80.000 anni fa; nella pratica, è difficile raggiungere tale limite, anche a causa delle contaminazioni che il campione può aver subito.

Calibrazione e Affinamento del Metodo

La Variazione della Concentrazione di 14C Atmosferico

Libby ipotizzò che la concentrazione di 14C nell’atmosfera fosse rimasta costante nel tempo; tuttavia, oggi si sa che è variata, in gran parte a causa delle fluttuazioni del campo magnetico terrestre e di altri fattori. Questa variazione ha reso necessarie delle calibrazioni per ottenere date più precise.

Dendrocronologia e la "Seconda Rivoluzione del Radiocarbonio"

Il metodo che ha dimostrato l’imprecisione delle datazioni con il radiocarbonio – la dendrocronologia (lo studio degli anelli di accrescimento degli alberi) – ha anche fornito il mezzo per calibrare le date stabilite con questo metodo. Le date ottenute con il radiocarbonio dagli anelli di accrescimento degli alberi indicano che, prima del 1000 a.C. circa, le date espresse in anni determinati con il radiocarbonio risultano progressivamente più recenti rispetto a quelle espresse in veri anni di calendario. Ottenendo sistematicamente date con il radiocarbonio dalle sequenze principali lunghe di anelli di accrescimento del Pinus aristata e della quercia, gli scienziati sono riusciti a rappresentare le età determinate con il radiocarbonio in funzione di quelle ottenute con la dendrocronologia, costruendo così curve di calibrazione valide fino all’8500 a.C. circa. Le date ottenute con il radiocarbonio divergono sempre più dalle date vere prima del 1000 a.C.: nel 5000 a.C. in anni di calendario, la data stabilita con il radiocarbonio è di circa 900 anni più recente. Questo spostamento all’indietro di molte date, grazie alla dendrocronologia, ha condotto alla “seconda rivoluzione del radiocarbonio”.

Altre Metodologie di Calibrazione

Più recentemente, il confronto di datazioni con il metodo 14C con datazioni ottenute con il metodo dell’uranio-piombo ha prodotto una curva di calibrazione dal 9.000 BP al 40.000 BP. Tra il 18.000 BP e il 40.000 BP, le datazioni ottenute con il 14C sono di circa 3.000 anni più recenti. La curva di calibrazione INTCAL98, elaborata da Minze Stuiver, combina i dati disponibili dalla dendrocronologia, dai coralli datati con l’uranio-torio e dai sedimenti marini datati con il metodo delle varve; in questo modo, la curva spazia dal 24.000 a 0 BP.

Convenzioni e Margine di Errore

Anni BP (Before Present)

I laboratori che effettuano datazioni con il radiocarbonio hanno adottato come loro “presente” l'anno 1950 d.C., e tutte le date ottenute con il radiocarbonio sono espresse in anni BP (Before Present).

Errore Statistico

Tutte le date determinate con il radiocarbonio sono affette da un errore statistico, o errore quadratico medio (o deviazione standard). Ad esempio, quando una data viene presentata come 3700 ± 100 BP, ciò significa che c’è una probabilità del 68% – ossia la possibilità di 2 su 3 – che la stima corretta dell’età del campione in anni determinati con il radiocarbonio sia compresa tra i 3800 e i 3600 anni BP.

Voci correlate: