Il David di Michelangelo: simbolo di lotta e determinazione
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A Parigi, nel museo di Louvre, si conserva un disegno a penna di Michelangelo che raffigura il braccio destro del Davide. Il foglio aveva alcune note dell'artista come Davide con la fionda e io con il mio arco. Charles Seymour ha suggerito che l'arco possa riferirsi al trapano con manico ad archetto usato dagli scultori, i cui fori sono particolarmente evidenti nei capelli e nella definizione delle pupille. Per Charles, il significato della nota di Michelangelo era sottolineare il motivo della lotta condotta dallo scultore contro il gigantesco blocco marmoreo. Un simbolo degli ideali civili della repubblica fiorentina. Il gigantesco blocco precedentemente abbozzato da Agostino di Duccio era lungo e stretto, secondo il modulo della statuaria quattrocentesca. Si trattava dunque per Michelangelo di superare un ostacolo, che era di poter continuare la ricerca di nuove soluzioni compositive centrate sulla figura umana. Michele Angelo sceglie di privilegiare l'intento sull'azione, la determinazione dell'agire sull'agire stesso.
Persino la nudità del giovane eroe biblico è concepita da Michelangelo come reminiscenza dell'antico, come manifestazione di fortalezza e ira. Concentrazione ed energia dinamica. Il David di Michelangelo è concepito nell'atto di fissare il nemico nel momento di massima tensione fisica e psicologica. La concentrazione del protagonista si esprime nei dinamici contorni e nei nitidi profili, si può vedere la massima concentrazione anatomica. L'opera. Nel 1501 Michelangelo riceve l'incarico di scolpire la statua del David all'età di ventisei anni. Il David era stato malamente sbozzato quarant'anni prima da Agostino di Duccio. Ciò aumentava la difficoltà della realizzazione e idealizzazione, ma non è stato un ostacolo per Michelangelo, giacché in 3 anni compie l'opera. Nel 1504 l'opera viene collocata nell'ingresso di Palazzo Vecchio.