La Grande Depressione del 1929: Espansione Globale e Strategie di Ripresa (Keynes e New Deal)
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La Grande Depressione del 1929: Espansione Globale e Strategie di Ripresa
4. Espansione Globale della Crisi
La crisi degli Stati Uniti si riverberò in Europa e nel mondo capitalista: i prezzi crollarono, la disoccupazione salì alle stelle e l'industria e il commercio internazionale sprofondarono.
Meccanismi di Espansione della Crisi
I meccanismi di espansione di questa crisi furono:
- Il calo dei prezzi negli Stati Uniti, che rese impossibile la concorrenza per i prodotti esteri.
- Calo della domanda e diminuzione delle importazioni e delle esportazioni.
- Diminuzione dei crediti e degli investimenti a causa del crollo del mercato azionario. Gli USA rimpatriarono i capitali, diffondendo la crisi.
- Crollo del commercio mondiale dovuto alle politiche protezionistiche degli Stati Uniti e di altri paesi. Il commercio internazionale si ridusse a un terzo. Ciò colpì soprattutto i paesi esportatori di materie prime e cibo in America Latina e Asia, i quali, avendo un reddito inferiore, non potevano restituire i finanziamenti, riducendo così la domanda per i paesi industrializzati. Giappone e America Latina furono particolarmente colpiti.
Impatto della Crisi in Europa
In Europa, la crisi iniziò a manifestarsi pienamente intorno al 1933. I paesi più colpiti furono:
- Germania: L'inflazione crebbe, la produzione industriale scese, la disoccupazione aumentò e la Reichsbank perse le sue riserve auree.
- Gran Bretagna: La crisi non fu così grave. Il sistema monetario internazionale si ruppe. La sterlina non fu più la valuta di riferimento e venne svalutata del 30%.
- Francia: La crisi arrivò più tardi, peggiorando dopo il 1936. La moneta fu mantenuta stabile, ma il commercio ristagnò e ci fu un calo della produzione.
5. Percorsi di Ripresa Economica
Per alcuni, la crisi segnò la fine del sistema capitalista. I governi tentarono di risolverla con misure diverse. L'economista inglese Keynes propose nuove soluzioni all'interno del capitalismo (Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta, 1936).
5.1. La Proposta Keynesiana
Keynes riteneva che i governi dovessero agire, poiché la crisi era prolungata e non era sufficiente abbassare i salari. Il problema principale era la mancanza di domanda, che impediva l'aumento della produzione e dell'occupazione.
In assenza di investimenti privati, propose l'aumento della spesa statale in lavori pubblici. Questo avrebbe causato un deficit, ma avrebbe aumentato la domanda attraverso la spesa, generando domanda in altri settori: il moltiplicatore keynesiano.
Lo Stato, per incrementare il gettito, avrebbe dovuto aumentare la produzione, aumentando le tasse e riducendo il deficit.
- Sostenne il miglioramento delle condizioni di lavoro per aumentare il potere d'acquisto dei lavoratori.
- La prosperità dipendeva dagli investimenti e dai consumi.
- Il ruolo del capitalista è produrre, e quello del lavoratore è consumare.
5.2. New Deal di Roosevelt (Nuovo Corso)
È una politica basata sulla teoria keynesiana per uscire dalla crisi e mitigarne gli effetti sociali. Fu condotta da F. D. Roosevelt, eletto presidente nel 1932.
Si tratta di una politica contraddittoria: mirava ad aumentare l'intervento dello Stato, ma anche a ridurre il deficit tagliando la spesa.
Obiettivi Generali del New Deal
Gli obiettivi si concentrarono su tre aree principali:
A. Obiettivi Economici
- Lotta contro il declino dei prezzi agricoli (Agricultural Adjustment Act).
- Incentivi per l'industria (National Industrial Recovery Act).
- Progetti infrastrutturali per ridurre la disoccupazione e creare maggiore domanda di lavoro (grandi dighe idroelettriche nelle aree depresse degli Stati Uniti).
- Riforme bancarie: Controllo su banche e assicurazioni federali come garanzia per i piccoli investimenti. Istituzione di una commissione per supervisionare l'emissione di azioni.
- Politica monetaria: Il dollaro fu svalutato del 40% per promuovere le esportazioni.
B. Obiettivi Lavorativi
- Nel 1933, nuova legislazione per migliorare le condizioni di lavoro, libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva (salario minimo e orario massimo).
C. Obiettivi Sociali
- Creazione della sicurezza sociale, sussidi di disoccupazione, assistenza agli anziani senza risorse. L'obiettivo era garantire un reddito minimo per aumentare i consumi.