La Grande Depressione del 1929: Origini, Impatto e Il New Deal
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Origini e Impatto Iniziale: Il Crollo di Wall Street
Con i termini “Grande Depressione”, “Crisi del ’29” o “Crollo di Wall Street” ci si riferisce alla crisi economica che alla fine degli anni Venti colpì l’economia mondiale, riducendo su scala globale produzione, occupazione, redditi, salari, consumi e risparmi. L’inizio della Grande Depressione coincide con il pesante crollo che si abbatté sulla Borsa di Wall Street, da molti individuato più come un segnale che come una causa della depressione, il 24 ottobre 1929 (il cosiddetto Giovedì Nero), quando circa 13 milioni di azioni furono vendute provocando un ribasso dell’indice superiore ai 50 punti percentuali. Pochi giorni dopo, Lunedì 28 ottobre e il giorno successivo, Martedì 29 ottobre, ricordato come il Martedì Nero, l’America assistette inerme al crollo del New York Stock Exchange, con più di 16 milioni di azioni che passarono di mano a prezzi in caduta verticale.
Le Misure di Ripresa: Il New Deal di Franklin D. Roosevelt
La ripresa avvenne nel 1933 con l’elezione a presidente degli Stati Uniti, il 4 marzo 1933, di Franklin D. Roosevelt. Roosevelt adottò un programma di riforme economiche e sociali fra il 1933 e il 1937, conosciuto con il nome di New Deal (nuovo metodo), consistente nei seguenti punti:
- L’abbandono della parità aurea e la svalutazione del dollaro nella misura del 40% per ridurre i debiti e facilitare le esportazioni;
- Un vasto piano di lavori pubblici per riassorbire la disoccupazione;
- Un completo sistema di assicurazioni sociali a vantaggio delle classi lavoratrici e una maggiore tassazione dei ceti abbienti;
- Un aumento dei salari;
- La riduzione delle ore lavorative nelle fabbriche;
- L’obbligo agli imprenditori di riconoscere i sindacati operai e di trattare con essi;
- Il controllo del sistema bancario, della Borsa e del mercato azionario.
La svalutazione del dollaro, autorizzata dal Congresso, stimolò la spesa pubblica. Il programma di riforme economiche e sociali attuato fra il 1933 e il 1937, conosciuto come New Deal, contribuì a far uscire gli Stati Uniti da uno dei periodi più bui della storia.
Principali Cause della Crisi del '29
La mancata crescita del potere d’acquisto nonostante l’incremento di produttività e investimenti, la politica monetaria della Fed e la continua espansione del credito attraverso tassi artificialmente bassi e l’eccesso di prestiti a carattere speculativo, insieme alla caduta dei prezzi dei prodotti agricoli avvenuta in conseguenza dell’enorme accumulazione delle scorte rimaste invendute a seguito del miglioramento della produzione agricola dei Paesi europei, sono considerate tra le principali cause della crisi culminata nel crollo di Wall Street il 29 ottobre 1929.
Conseguenze Economiche Globali
La produzione industriale scese del 50% e i fallimenti e i licenziamenti portarono alla crisi dei consumi, contribuendo ad alimentare un circolo vizioso che condusse l’economia statunitense in una fase di arresto.
L'Impatto della Crisi in Italia
Mussolini si rese conto della gravità della situazione e mise in atto i correttivi in possesso del governo: incremento delle opere pubbliche, incoraggiamento delle intese tra produttori, incentivi all'agricoltura e, soprattutto, il controllo dei salari. I lavori pubblici e l'autarchia, anche come naturale risposta alle politiche protezioniste adottate dagli altri Paesi, permisero all'Italia di non essere investita in pieno dal crollo di Wall Street. Nel 1935 la situazione sembrò normalizzarsi, ma si dovette attendere l'inizio degli anni Cinquanta perché l'economia italiana si ritrovasse su un nuovo e più sicuro sentiero di sviluppo.