Dialogo della Natura e di un Islandese: Analisi e Significato
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Dialogo della Natura e di un Islandese
Contesto e Significato
Il Dialogo della Natura e di un Islandese, scritto da Giacomo Leopardi tra il 21 e il 30 maggio 1824, è una delle Operette Morali più celebri. L'opera rappresenta la fase del pessimismo cosmico di Leopardi, in cui la natura è vista come la causa dell'infelicità umana.
Il dialogo affronta il tema centrale della natura, portando a compimento una serie di riflessioni presenti nello Zibaldone tra il 1821 e il 1823. Leopardi presenta una nuova visione della natura, non più come madre benigna, ma come matrigna indifferente al benessere degli uomini.
Riassunto
L'Islandese, protagonista del dialogo, è un viaggiatore che ha trascorso la vita fuggendo dalla natura alla ricerca della felicità. Convinto che la felicità risieda nell'assenza di dolore, decide di intraprendere un viaggio in Africa, nella parte più deserta e sconosciuta del continente.
L'ispirazione per il personaggio dell'Islandese proviene dal poema epico portoghese I Lusiadi di Luís Vaz de Camões, in cui il navigatore Vasco de Gama incontra delle statue colossali sull'isola di Pasqua. Nel dialogo, queste statue si rivelano essere una figura di donna, che rappresenta la Natura.
Perché un Islandese?
La scelta di un Islandese come protagonista si basa su diverse ragioni:
- L'Islanda, terra d'origine del protagonista, rappresenta l'incarnazione del pessimismo storico, essendo un territorio dalle difficili condizioni naturali.
- L'Islandese, un uomo comune, offre un punto di vista obiettivo basato sull'esperienza diretta.
- Il personaggio è curioso, stravagante e ingenuo, caratteristiche che lo rendono un interlocutore ideale per la Natura.
- La scelta dell'Islanda è influenzata dagli scritti di Voltaire sul clima e l'ambiente del paese.
I Tentativi dell'Islandese
L'Islandese racconta alla Natura i suoi tentativi falliti di trovare la felicità:
- Accontentarsi del minimo indispensabile per evitare conflitti.
- Vivere in solitudine in Islanda, ma il clima e i vulcani rendono la vita impossibile.
- Viaggiare in luoghi diversi, ma ovunque trova qualcosa che disturba la sua pace.
La Natura Matrigna
La Natura si rivela indifferente alla sofferenza dell'Islandese. La sua unica preoccupazione è il ciclo di vita e morte, la conservazione della specie. L'Islandese paragona la Natura a un proprietario di una villa che invita un ospite e lo maltratta.
Il Senso della Vita
L'Islandese chiede alla Natura quale sia il senso della vita, se questa è piena di infelicità. La Natura non risponde, ma dimostra la sua indifferenza facendo sbranare l'Islandese da due leoni. La morte dell'Islandese permette ai leoni di sopravvivere, evidenziando il ciclo di vita e morte che governa la natura.
Conclusione
Il Dialogo della Natura e di un Islandese rappresenta una riflessione profonda sul senso della vita e sulla condizione umana. Leopardi, attraverso l'Islandese, esprime la sua visione pessimistica della natura come forza indifferente alla felicità degli uomini. L'opera invita il lettore a confrontarsi con le domande fondamentali dell'esistenza e ad accettare la realtà della vita con coraggio e solidarietà.