Diritti Fondamentali: Definizione Teorica e Strutturale
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Capo I - Definizione dei diritti fondamentali
1. Una definizione formale dei diritti fondamentali
Luigi Ferrajoli propone una definizione teorica, puramente formale o strutturale, di "diritti fondamentali". Per Ferrajoli, sono "diritti fondamentali" tutti quei diritti soggettivi che corrispondono universalmente a "tutti" gli esseri umani in quanto dotati dello status di persone, di cittadini o persone con capacità di agire, intesa come "diritto" qualunque aspettativa positiva (di prestazioni) o negativa (per evitare infortuni) collegata a un soggetto da una norma giuridica, e "status" la condizione di un soggetto, fornita anch'essa da una norma giuridica positiva, e il bilancio della loro idoneità per la concessione di situazioni giuridiche e/o autore degli atti che sono di tale esercizio. Questa definizione è una definizione teorica in quanto, pur essendo redatta con riferimento ai diritti fondamentali sanciti dalla legislazione positiva e costituzioni esistenti nelle democrazie, ignora il fatto che tali diritti siano effettuati nelle carte e le leggi fondamentali, e anche le dichiarazioni che appaiono in norme di diritto positivo. In altre parole, non è una definizione dogmatica, cioè, fatta con riferimento alle norme di un particolare ordinamento, ad esempio, italiano o spagnolo. Corrispondentemente, si dice che sono "fondamentali" i diritti collegati da un ordinamento giuridico a tutti gli individui in quanto tali, come cittadini o come in grado di agire. Ma noi lo diremo, ma la nostra definizione è sovvertita, che un sistema giuridico, come totalitario, non i diritti fondamentali. La fornitura dei diritti di tali dal diritto positivo di un particolare sistema è, in breve, una condizione della sua esistenza o la validità in questo ordine, ma non influenza il significato del concetto di diritti fondamentali. Ancora meno impatto sulla previsione che il significato di un testo costituzionale, che è solo una garanzia di rispetto da parte del legislatore ordinario: sono fondamentali, per esempio, anche i diritti connessi agli imputati da tutte le garanzie procedurali dettate dal codice di procedura penale, che è una legge ordinaria.
In breve, una condizione della sua esistenza o la validità in questo ordine, ma non influenza il significato del concetto di diritti fondamentali. Ancora meno impatto sulla previsione di significato in un testo costituzionale, che è solo una garanzia del rispetto dal legislatore ordinario: è ineluttabile, ad esempio, anche i diritti connessi alle accusato da tutte le garanzie procedurali dettate dal codice procedura penale, che è una legge ordinaria. In secondo luogo, la nostra è una definizione formale o strutturale, nel senso che non tiene conto della natura degli interessi e delle esigenze dei loro riconoscimento in quanto protetti da diritti fondamentali, e si basa esclusivamente sul carattere universale della sua denuncia: mi rendo conto "universale" nel puramente logico e vede il nostro quantificazione universale della c1ase di soggetti che li detengono, sono infatti protetti come universale, e quindi fondamentale la libertà libertà personale di pensiero, di diritti politici, diritti sociali e simili. Ma quando questi diritti sono alienabili e quindi praticamente universale, come accadrebbe, per esempio, in una società schiavista o interamente mercantilistico, questi non sarebbe universale e, quindi, essenziale. Al contrario, se affermata come un diritto universale assolutamente futili, come ad esempio il diritto di essere salutato per stradaconosciuto da loro stessi o il diritto di fumare, sarebbe un diritto fondamentale.
Ci sono ovvi vantaggi di una definizione come questa materia non tiene conto delle circostanze di fatto, è valido per qualsiasi ordine, a prescindere dei diritti fondamentali specificato o non specificato nel presente documento, inclusi i moderni sistemi di pre totalitario. Il suo valore come definizione appartenente alla teoria generale del diritto. Come è indipendente dalla proprietà, i beni e le forti esigenze che sono protetti dai diritti fondamentali è anche ideologicamente neutrale. Così, è valido qualunque sia la politica o filosofia del diritto che professa: diritto naturale o positivista, liberale o socialista e addirittura anti-liberale e democratico.