Diritto Commerciale: Concetti Fondamentali e Applicazioni
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Concetto di Diritto Commerciale
Il Diritto Commerciale può essere definito come quella parte del diritto privato che disciplina la legislazione relativa all'imprenditore e alle azioni derivanti dall'esercizio della sua attività. I problemi fondamentali di questo concetto sono:
- La parte di Diritto Privato: Questa è una branca del diritto privato, una delle due categorie base in cui si suddivide il diritto oggettivo. Il diritto privato si occupa di disciplinare i rapporti tra gli individui e, in particolare, il diritto commerciale regola i rapporti d'affari tra loro, o tra questi e i loro clienti. Tuttavia, oggi non si può affermare che rientri esclusivamente nel diritto privato, poiché l'interventismo statale crescente comporta che molte regole siano di natura amministrativa e fiscale.
- Il diritto degli imprenditori: L'imprenditore è il soggetto dei rapporti che costituiscono l'essenza di questa legge. Ciò non esclude che, in via eccezionale, le norme di diritto commerciale possano essere applicate a casi che non coinvolgono un imprenditore, come nel caso della cambiale.
Azienda
L'azienda è un'unità di produzione caratterizzata dall'organizzazione di elementi eterogenei come capitale, beni e lavoro, al fine di distribuire prodotti o servizi sul mercato. Se il costo dei beni o dei servizi è inferiore al ricavo ottenuto dalla loro vendita, si otterrà un profitto; al contrario, se il costo di vendita è superiore al costo di produzione, si subirà una perdita.
La società è intesa sia come soggetto, quando si riferisce all'imprenditore (aspetto soggettivo), sia come oggetto, ovvero il risultato dell'attività dell'imprenditore (aspetto oggettivo), ed è suscettibile di negozi giuridici.
L'azienda è intesa come un oggetto, il risultato dell'attività di organizzazione, e varia a seconda del risultato. L'azienda viene trasferita tramite cessione o creazione di oggetti e diritti. Il lavoro e l'organizzazione aziendale rappresentano il rapporto tra le persone che collaborano con l'imprenditore per raggiungere gli obiettivi.
Usi Commerciali
Gli usi commerciali utilizzano criteri oggettivi di applicazione della legge, creati dalla coerenza e dalla costanza dei commercianti, ripetuti nel tempo. Il diritto commerciale nasce e si sviluppa essenzialmente come diritto consuetudinario e, sebbene abbia perso la codificazione di questo carattere, i codici erano amichevoli verso gli usi commerciali, nella misura in cui il nostro C. Com. assegna nell'art. 2 la prevalenza sugli usi civili.
La legge distingue tra ciò che è ingiusto e ciò che sono i termini e le condizioni generali. Una clausola è una condizione generale quando è predisposta e inserita in diversi contratti esclusivamente da una parte, e non può essere abusiva. La clausola abusiva è quella che, malgrado il requisito della buona fede, determina, a danno del consumatore, uno squilibrio significativo e ingiustificato degli obblighi contrattuali e può avere o meno il carattere di condizione generale. Per quanto riguarda il nostro TS (Tribunale Supremo), in materia di Condizioni Generali di Contratto (CGC) ha raggiunto le seguenti conclusioni:
- Possono essere parte integrante del contratto per volontà delle parti, ma queste sono limitate a pagare l'adesione.
- Attraverso di esse è possibile modificare il dispositivo di legge, ma non eludere il requisito.
- Sono soggette alle regole generali di interpretazione, in collaborazione con le altre clausole del contratto. L'articolo 1288 c.c. stabilisce che l'interpretazione delle disposizioni oscure di un contratto non può essere orientata verso la parte che le ha formulate.
Concetto di Imprenditorialità
L'articolo 1 del codice di commercio stabilisce che un imprenditore può essere individuale (persona fisica) o una società commerciale (persona giuridica).
L'imprenditore possiede l'impresa e può essere definito come quella persona giuridica o fisica che, in nome proprio, si dedica professionalmente alla produzione o distribuzione di beni o servizi per il mercato, al fine di ricevere i benefici o sopportare le perdite derivanti da questa attività.
Le attività professionali, artistiche e artigianali inizialmente sono rimaste escluse dal controllo del diritto commerciale, ma in realtà, prendendo la forma di S.A., S.R.L., ditte individuali o attività dello spettacolo, vengono regolate dal D. Mercantil.
Molte delle attività svolte da questi professionisti, come la pubblicità e la firma di contratti con i clienti, sono disciplinate dalla legge D. Mercantil.