Il Diritto Medievale: Un'Esperienza Giuridica Plurale

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Il Diritto Medievale

Capitolo 5: Medioevo, un'Esperienza Giuridica Plurale

L'esperienza giuridica è un insieme di politiche fondamentali che devono essere attuate, un prisma che specifica e concretizza, traducendo gli atteggiamenti e gli orientamenti dell'azione legale in sistemi efficaci di vita.

Questa specificazione e realizzazione è proprio lo strumento attraverso il quale si esprime l'esperienza: il sistema è fatto di schemi in grado di ordinare la realtà grazie alla specificità.

La legge, come "l'organizzazione, la struttura, la situazione della società in cui si sviluppa e che cosa costituisce come unità", è stata, sostanzialmente, tagliata fuori dal potere politico e dalla proiezione storica dello Stato. La legge è stata legata alla società in cui è apparsa, dimensione critica. Lo stesso diritto ha riconquistato un carattere ontico più profondo, aderendo ai fondamenti più nascosti del sociale, e, inevitabilmente, ha conquistato un primato, perché era, di fatto, la garanzia fondamentale di coesione e di unità.

È stato percepito dalla società come naturalmente legale, soprattutto di diritto romano. La società medievale, infatti, è una società senza stato dove, a causa della permanenza di questo vuoto politico, la legge ha sublimato la sua funzione, ponendosi al centro della vita sociale.

Rappresenta la formazione della durata oltre la natura episodica della maggior parte delle politiche di base. Il mondo moderno, nonostante le grandi foglie di fico del giusnaturalismo del XVII e XVIII secolo e la codificazione del XIX secolo, che impoverisce il diritto, lo lega e lo condiziona al potere, separandolo dal sociale.

Il Diritto Medievale: Ordine Sociale Spontaneo

Il diritto medievale è una grande esperienza giuridica che alimenta una moltitudine di giurisdizioni in cui la legge è l'ordine sociale, motore spontaneo, che viene da una società che, con il governo autonomo del contenzioso del filamento quotidiano, ha costruito questa indipendenza, propria nicchia di vera protezione di individui e gruppi. Permea la società del diritto e sopravvive perché lei è, prima di ogni legge, a causa della sua articolazione giuridica.

La disponibilità della riserva legale è stata spesso infettata nel campo causato dall'inconscio. Ha ricevuto il primo colpo dalla pluralità dei legali, tranciamento della necessaria presenza dello Stato a causa della produzione di legge, ma è rimasta ostinatamente radicata nella convinzione che, tra tutte le giurisdizioni, ce n'è una che è qualitativamente diversa: la legge come è veramente stata, dimostrando la vittoria continuata di uno statalismo psicologico.

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