Diritto Romano: Periodizzazione Storica e Caratteristiche Essenziali
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Periodizzazione del Diritto Romano: Fasi e Caratteristiche
La concezione politica dominante in ogni epoca storica condiziona il sistema delle fonti del diritto. Adottando un punto di vista giuridico, piuttosto che meramente storico, si possono distinguere cinque fasi principali nell'evoluzione del diritto romano:
Periodo Arcaico (VII secolo a.C. - 450/451 a.C.)
Questo periodo inizia con la fondazione di Roma nel VII secolo a.C. da Romolo, il primo re. La monarchia o Regnum è la forma politica prevalente per due secoli e mezzo. Il Periodo Arcaico è spesso considerato concluso con la pubblicazione, negli anni 450-451 a.C., delle norme giuridiche allora in vigore, contenute nel Codice delle XII Tavole. Questo codice è così chiamato perché composto da 12 tavole di bronzo e legno con precetti giuridici validi e applicabili a tutti.
In questo periodo, Roma era governata in gran parte da imperativi religiosi, sotto l'influenza della casta sacerdotale, che risiedeva nel tempio Capitolino e che creava, interpretava e applicava la legge del tempo. Pertanto, diritto, religione e morale si intrecciavano, con una separazione progressiva tra di essi che si verificò solo con il passare del tempo.
Periodo Pre-classico o Repubblicano (450/451 a.C. - 27 a.C.)
Questo periodo è così chiamato perché la forma politica dominante era la Repubblica. Si estende dalla pubblicazione delle XII Tavole al 27 a.C., quando ad Augusto furono concessi poteri speciali, in contrasto con il modello repubblicano.
Il Codice delle XII Tavole conteneva le linee generali dell'organizzazione politica e della convivenza civile. Quattro secoli dopo la sua pubblicazione, Cicerone ci racconta che all'epoca i bambini lo imparavano a memoria a scuola, cantandone i precetti, e Livio lo considerava la fonte di tutto il diritto romano pubblico e privato. I principali apporti delle XII Tavole furono la pubblicità, che garantiva maggiore certezza giuridica ai cittadini, e l'isonomia, ovvero l'uguaglianza davanti alla legge per patrizi e plebei.
I precetti delle XII Tavole richiedevano interpretazione da parte di giuristi (chiamati magistrati) e avvocati, che divennero sempre più laici. Il diritto cominciò a secolarizzarsi, dissociandosi dalle connotazioni religiose. In questo periodo si verificò anche lo sviluppo dei concetti fondamentali del diritto privato, ancora attuali, come dominio, usufrutto, eredità, ecc.
Età Classica o Principato (27 a.C. - III secolo d.C.)
Questo periodo va dalla concessione di poteri eccezionali ad Augusto nel 27 a.C. al III secolo d.C., quando la formula politica autoritaria del principato si evolve nella formula assoluta e totalitaria dell'impero. Questo periodo è considerato classico per il diritto, in quanto modello esemplare e degno di imitazione, caratterizzato da considerazioni di equità e dal tentativo di conciliare l'interesse pubblico con i principi guida.
Le opere dei giuristi di questo periodo, compilate in parte da Giustiniano nel Digesto, sono considerate la più preziosa eredità per il diritto romano trasmessa ai posteri.
Periodo Postclassico o Impero (265 d.C. - 476 d.C.)
Questo periodo va dal 265 d.C. all'invasione di Roma da parte dei popoli germanici e barbari nel 476 d.C. Dal punto di vista giuridico, si assiste a una volgarizzazione del diritto: i giuristi, da creatori, scompaiono e diventano burocrati al servizio dell'Imperatore, che detiene un potere considerato assoluto e di carattere divino. Si accettano anche le istituzioni provinciali di diritto e si nota l'influenza positiva della filosofia cristiana nella legislazione.
Alla fine del IV secolo d.C. si verifica la divisione dell'Impero Romano in due parti: Oriente e Occidente. Nel 476 d.C. avviene la caduta dell'Impero d'Occidente, mentre l'Impero d'Oriente esiste ancora fino al XV secolo, quando Costantinopoli (già Bisanzio, oggi Istanbul) viene invasa dai Turchi.
Periodo Giustinianeo e Bizantino (VI secolo d.C. - 565 d.C.)
Questo periodo comprende il regno dell'imperatore Giustiniano nel VI secolo d.C. fino alla sua morte nel 565 d.C. Egli ordinò la compilazione del diritto romano precedente, che va sotto il nome di Corpus Iuris Civilis (Corpo di Diritto Civile), il quale copre tutte le branche del diritto ed è diviso in quattro sezioni:
- Institutiones
- Digesta
- Codex
- Novellae Constitutiones
Questa collezione è considerata l'opera giuridica più importante e influente di tutti i tempi.