Diritto del Lavoro: Selezione del Personale, Contratto, Retribuzione e Assicurazione Sociale

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Selezione del Personale e Strumenti di Reclutamento

La selezione del personale è l'insieme di attività volte a scegliere i candidati che hanno le maggiori possibilità di adattarsi a una determinata posizione, al fine di soddisfare le esigenze dell'organizzazione. L'obiettivo principale è trovare il candidato più adatto a ricoprire una determinata posizione, tenendo conto delle esigenze e delle caratteristiche sia dell'azienda che del lavoratore.

Strumenti di Reclutamento:

  • Test di Capacità

    Questo test misura la capacità intellettuale o l'intelligenza generale. Si tratta di uno strumento di grande validità che misura le potenzialità del personale, ma non è strettamente legato a una posizione specifica.

  • Test di Personalità e Psicologici

    I test di personalità e psicologici misurano le caratteristiche più rilevanti della personalità, nonché il grado di motivazione, l'atteggiamento e i valori. Questo strumento di selezione viene somministrato tramite una serie di domande. Tuttavia, presenta lo svantaggio che le risposte possono essere facilmente falsificate o che i candidati possono semplicemente simulare comportamenti.

  • Visita Medica

    La visita medica è un metodo costoso che consiste in esami medici volti a rilevare malattie fisiche preesistenti. Essendo un metodo oneroso, è consigliato solo per posizioni che richiedono una notevole attività fisica o che comportano rischi elevati.

Contratto di Lavoro: Definizione e Requisiti (Articolo 10 del Codice del Lavoro)

Il contratto di lavoro è un accordo mediante il quale il datore di lavoro e il dipendente assumono obblighi reciproci: il dipendente si impegna a fornire servizi personali sotto la dipendenza e la subordinazione del datore di lavoro, e quest'ultimo si impegna a pagare per tali servizi una remunerazione certa.

Articolo 10. Contenuto Minimo del Contratto di Lavoro:

Il contratto di lavoro deve contenere almeno le seguenti disposizioni:

  1. Luogo e data del contratto;
  2. Identificazione delle parti, inclusa la loro nazionalità, le date di nascita e il reddito del lavoratore;
  3. La determinazione della natura dei servizi e il luogo o la città in cui devono essere forniti;
  4. Quantità, forma e periodo di pagamento del corrispettivo pattuito;
  5. Durata e distribuzione dell'orario di lavoro, a meno che nel sistema aziendale non esista il lavoro a turni, nel qual caso si applicherà quanto previsto dal regolamento interno;
  6. Durata del contratto; e
  7. Altri patti concordati dalle parti.

Va notato, inoltre, che, ove necessario, devono essere previsti ulteriori benefici sotto forma di alloggio fornito dal datore di lavoro (casa, elettricità, carburante, cibo) o altri benefici in natura o servizi. Quando l'assunzione di un lavoratore comporta un cambio di indirizzo, deve essere indicata la provenienza. Se la natura della prestazione di servizi implica il movimento del lavoratore, per "luogo di lavoro" si intende l'intera area geografica che comprende l'attività dell'azienda. Questa regola vale soprattutto per i viaggiatori e i lavoratori delle aziende di trasporto.

Remunerazione: Spiegazione Concettuale (Articoli 41 e 42 del Codice del Lavoro)

La remunerazione è il corrispettivo pagato in contanti e in natura (valutabile in denaro) che il datore di lavoro deve versare al lavoratore in virtù del contratto di lavoro.

Non costituiscono remunerazione le assegnazioni per mobilitazione, la perdita di denaro, l'usura e il confronto, le diarie, le prestazioni familiari concesse in conformità con la legge, l'indennizzo per gli anni di servizio ai sensi dell'articolo 163 e qualsiasi altro importo dovuto in relazione al rapporto contrattuale o, in generale, i rimborsi delle spese sostenute a causa del lavoro.

Articolo 42. Composizione della Remunerazione:

La remunerazione si compone delle seguenti voci:

  1. Lo stipendio, che è la retribuzione fissa in denaro, pagabile a periodi uguali, determinata nel contratto, che il lavoratore riceve per i suoi servizi, fatto salvo il secondo comma dell'articolo 10;
  2. Il premio, che consiste nel pagamento per il lavoro straordinario;
  3. La commissione, che è la percentuale sul prezzo di vendita o di acquisto, o sull'ammontare di altre operazioni, che il datore di lavoro realizza con la collaborazione del lavoratore;
  4. La partecipazione, che è la proporzione degli utili di una particolare attività o di una società, o solo di una o più sezioni o rami della stessa; e
  5. La ricompensa, che è la parte dei profitti del datore di lavoro a beneficio del salario del lavoratore.

Assicurazione Sociale: Infortuni e Malattie Professionali (Articoli 209, 210 e 211 del Codice del Lavoro)

Ogni azienda deve rispettare questa legislazione, poiché è fondamentale per le decisioni organizzative e, ovviamente, per garantire la salute fisica dei propri dipendenti.

Articolo 209. Responsabilità del Datore di Lavoro:

Il datore di lavoro è responsabile degli obblighi di iscrizione e dei contributi derivanti dall'assicurazione sociale obbligatoria contro i rischi di infortuni e malattie professionali, regolata dalla Legge n. 16.744.

Negli stessi termini, il proprietario dell'opera o il committente è responsabile, in qualità di società controllata, degli obblighi in termini di adesione e contributi, il che riguarda gli imprenditori in relazione agli obblighi dei loro subappaltatori.

Articolo 210. Misure di Salute e Sicurezza:

Le società o gli enti di cui alla Legge n. 16.744 sono tenuti ad adottare e mantenere le misure di salute e sicurezza nelle forme, entro i termini e con le sanzioni previste dalla legge.

Articolo 211. Finanziamento dell'Assicurazione:

L'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali è finanziata, secondo le modalità previste dalla Legge n. 16.744, con un prezzo base generale e un ulteriore contributo variabile in funzione dell'attività e del rischio dell'azienda o agenzia di collocamento, sia da parte del datore di lavoro, sia con il ricavo delle multe applicate dagli organismi di gestione, gli utili o i redditi prodotti dagli investimenti dei fondi di riserva e gli importi che tali organismi ottengono attraverso l'esercizio del diritto di regresso nei confronti del datore di lavoro.

Voci correlate: