Diritto del Lavoro in Spagna: Fonti, Principi e Organizzazione Giudiziaria
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1. Il Diritto del Lavoro: Concetti Fondamentali
1.1. Definizione di Diritto
L'insieme delle regole e dei principi normativi applicabili per il rispetto delle relazioni sociali, la cui necessità è emersa con lo sviluppo della società umana. Le principali aree del diritto includono:
- Diritto Costituzionale
- Diritto Civile
- Diritto Penale
- Diritto Amministrativo
- Diritto del Lavoro e della Previdenza Sociale
- Diritto Tributario e Finanziario
- Diritto Processuale
- Diritto Commerciale
- Diritto Internazionale
- Diritto del Lavoro Comunitario
1.2. Definizione di Diritto del Lavoro
Serie di norme che disciplinano il rapporto tra datori di lavoro e lavoratori, la cui origine è il contratto di lavoro o la contrattazione collettiva.
2. L'Unione Europea e il Diritto del Lavoro
Nel 1986 la Spagna entrò a far parte dell'Unione Europea, che oggi conta un totale di 27 paesi. Il suo obiettivo principale è consentire la libera circolazione delle persone, dichiarando:
- Libera circolazione dei lavoratori dipendenti.
- Libertà di stabilimento delle imprese.
- Libera prestazione dei servizi.
In ambito lavorativo, l'Unione Europea si propone di:
- Creare un Fondo Sociale Europeo per consentire la mobilità dei lavoratori.
- Promuovere un diritto sociale europeo per armonizzare le leggi e le politiche di tutti i paesi membri.
Il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo (composto dai Capi di Stato e di Governo dell'UE) sono le principali istituzioni. L'UE crea due tipi di norme:
- Regolamenti: Sono norme di portata generale dell'Unione Europea, applicabili allo stesso modo in tutti i paesi e direttamente applicabili. Esempio: la libera circolazione dei lavoratori.
- Direttive: Sono norme UE destinate in tutto o in parte agli Stati membri per raggiungere obiettivi determinati, lasciando a ciascuno Stato la libertà di stabilire le modalità per ottenerli. Esempio: il cambiamento dell'ora legale.
3. Fonti del Diritto del Lavoro
Si tratta di soggetti o gruppi sociali che creano norme, affiancandosi alle norme legislative (ad esempio, lo Statuto dei Lavoratori).
3.1. Potere Legislativo
È il Parlamento, l'organo legislativo (eletto in elezioni generali), diviso in Congresso dei Deputati e Senato. Le sue norme sono le leggi:
- Leggi Organiche: Sono quelle che si occupano di diritti e libertà fondamentali e devono essere approvate a maggioranza assoluta dei membri del Congresso (metà più uno del totale). Esempi: il diritto di associazione, la LOE (Legge Organica sull'Educazione), ecc.
- Leggi Ordinarie: Sono approvate a maggioranza semplice dei presenti al momento del voto.
3.2. Potere Esecutivo
È il Governo, formato dal Presidente (eletto dal Congresso dei Deputati), dai Vicepresidenti (VP 1 e VP 2) e dai Ministri, tutti scelti personalmente dal Presidente del Governo. Il Governo emana due tipi di norme:
3.2.1. Norme con Forza di Legge
- Decreto Legge: Atto normativo emanato in caso di estrema necessità e urgenza. Richiede la convalida del Congresso entro 30 giorni. Non può riguardare i diritti fondamentali.
- Decreto Legislativo: Norma emanata con permesso (delega) del potere legislativo.
3.2.2. Norme di Rango Inferiore alla Legge
Emanate dal Governo per lo sviluppo (spiegare in dettaglio) di quanto stabilito dalla Legge.
- Regio Decreto: Una norma emanata dall'intero Governo.
- Decreti Ministeriali: Norma che definisce e approva un unico ministro con l'approvazione degli altri ministri.
3.3. Contrattazione Collettiva
Un gruppo di lavoratori e/o imprenditori si riunisce per definire le condizioni di lavoro, il che porta al Contratto Collettivo (accordo tra datori di lavoro e dipendenti o i loro rappresentanti, che stabilisce le condizioni di lavoro, i diritti e gli obblighi, assumendo così le caratteristiche di una norma).
3.4. Contratto di Lavoro
Accordo tra datore di lavoro e lavoratore, che definisce le condizioni. Si può dedurre che è una norma per i loro diritti e obbligazioni.
3.5. Uso o Consuetudine Lavorativa
Si tratta di una norma non scritta. La consuetudine è un comportamento che le persone adottano e che viene accettato come regola; si applica solo in assenza di una norma scritta. L'uso lavorativo ha due caratteristiche: deve essere locale (comunale) e professionale (si riferisce a una particolare professione).
4. L'Applicazione delle Norme Sociali
4.1. Gerarchia delle Fonti del Diritto (Generale)
Le norme giuridiche seguono una gerarchia ben definita:
- Regolamenti UE
- Costituzione
- Trattati Internazionali
- Norme con forza di legge:
- Leggi Organiche
- Leggi Ordinarie
- Decreti Legge
- Decreti Legislativi
- Norme regolamentari:
- Regi Decreti
- Decreti Ministeriali
- Contratti Collettivi
- Consuetudini
Principio di Gerarchia: Nessuna norma di livello inferiore può contravvenire a una di livello superiore.
4.2. Gerarchia delle Norme sul Lavoro e Principi Fondamentali
La gerarchia delle norme sul lavoro segue un principio diverso: si applica la norma più favorevole al lavoratore, anche se non sempre si tratta di questioni quantificabili (es. orario di lavoro, stipendio, permessi).
4.2.1. Principi del Diritto del Lavoro
I principi del diritto sono orientamenti non scritti che guidano il comportamento di un individuo o di un giudice. Per esempio, 'tutti sono innocenti fino a prova contraria' o 'nessuna punizione senza reato'.
Ci sono tre principi fondamentali:
- Principio Pro-lavoratore (o del Favor Lavoratoris): Quando un giudice o un tribunale esita nell'applicare una norma, deve sempre scegliere l'interpretazione più favorevole al lavoratore.
- Principio del Trattamento Più Favorevole: Se due o più norme trattano la stessa questione, il giudice applica quella più favorevole al lavoratore, a condizione che la questione sia quantificabile.
- Principio di Irrinunciabilità dei Diritti: Il lavoratore non può rinunciare ai diritti che gli spettano, a meno che tale rinuncia non produca un danno (o pregiudizio) per il lavoratore stesso.
5. I Giudici Sociali e l'Organizzazione Giudiziaria in Spagna
Il Giudice Sociale è responsabile di giudicare e far rispettare le sentenze. Un tribunale è normalmente composto da tre giudici (può essere di 5, 7, 9..., sempre dispari). Il giudice è competente per giudicare e far rispettare quanto giudicato.
5.1. Diritto a una Tutela Giurisdizionale Effettiva
Ogni cittadino ha il diritto di rivolgersi a un giudice o a un tribunale in difesa dei propri interessi e di ottenere una soluzione al proprio caso, anche se ciò comporta il rigetto della pretesa.
5.2. Organizzazione dei Giudici e Tribunali in Spagna
I giudici e i tribunali in Spagna sono organizzati come segue:
- Tribunale Sociale (Juzgado de lo Social): È responsabile di risolvere i conflitti tra lavoratore e datore di lavoro la cui sede di servizio si trova all'interno della stessa provincia. Ha sede nella capitale provinciale corrispondente.
- Ufficio Sociale dei Tribunali Superiori di Giustizia delle Comunità Autonome (Sala de lo Social de los Tribunales Superiores de Justicia de las Comunidades Autónomas): Risolve i conflitti tra lavoratori e imprenditori la cui attività e aree di lavoro si trovano all'interno di una comunità autonoma. La sezione si trova nella capitale della Comunità Autonoma.
- Sezione Sociale dell'Audiencia Nacional (Sala de lo Social de la Audiencia Nacional): Risolve i conflitti tra lavoratori e datori di lavoro la cui attività commerciale o luoghi di lavoro si estendono su più di una comunità autonoma. La sezione si trova nella capitale della Spagna.
- Sezione Sociale della Corte Suprema (Sala de lo Social del Tribunal Supremo): Risolve i ricorsi contro le sentenze della sezione sociale dei tribunali delle comunità autonome e contro la sezione sociale dell'Audiencia Nacional.